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Oscar 2017, i vincitori

Moonlight conquista a sorpresa l'Oscar al Miglior Film. Miglior Regia per Damien Chazelle. Casey Affleck e Emma Stone vincono tra gli attori. Niente da fare per Fuocoammare di Gianfranco Rosi.
di Tirza Bonifazi

Mahershala Ali (Mahershalalhashbaz Ali) (50 anni) 16 febbraio 1974, Oakland (California - USA) - Acquario. Interpreta Juan nel film di Barry Jenkins Moonlight.
lunedì 27 febbraio 2017 - Oscar

Dopo un primo annuncio erroneo che dava per vincitore La La Land, Moonlight si aggiudica l'Oscar come miglior film.

Qualche brivido sul finale. Warren Beatty sbaglia ad annunciare il film vincitore e mentre la produzione di La La Land è intenta a dare il suo discorso di ringraziamento, viene improvvisamente congelata dall'annuncio "Moonlight vince l'Oscar, non è uno scherzo, ha vinto Moonlight".
Tirza Bonifazi

Al di là di quello che per qualche attimo è sembrato un brutto scherzo, il premio dell'Accademia non è mai stato così politico come quest'anno, quasi come per mettere a tacere tutte le polemiche delle recenti edizioni sulla diversità che imperversavano a Hollywood sugli Oscar "troppo bianchi".


MIGLIOR FILM
Moonlight

Con Moonlight premiato con l'Oscar a miglior film l'Accademia sembra voler fare una dichiarazione d'intenti e rispondere a quanti la accusassero di razzismo.

"Ti dirò una cosa" dice Juan al giovane protagonista del film di Barry Jenkins. "Ci sono persone di colore in tutto il mondo. Ricordatelo sempre, va bene? Non c'è nessun posto al mondo dove non ci siano neri. Siamo stati i primi su questo pianeta".
Tirza Bonifazi

Il titolo fa riferimento al fatto che "al chiaro di luna i ragazzi neri sembrano blu", con il doppio significato di blu, che in inglese sta a indicare anche la tristezza dell'animo.


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Il momento della premiazione di Moonlight.
Il momento della premiazione di Moonlight.
Il momento della premiazione di Moonlight.
MIGLIOR REGIA
Damien Chazelle - La la land

A trentadue anni Damien Chazelle entra nella storia dell'Oscar come il più giovane regista a ricevere il premio in questa categoria, battendo così - per pochi mesi di differenza - Norman Taurog che lo vinse nel 1931 con Skippy.

"Hollywood ha il suo nuovo prodigio, un regista che aveva già dimostrato il suo talento a colpi di batteria con Whiplash e che ha fatto rivivere il musical innamorando pubblico e critica".
Tirza Bonifazi

Tuttavia il candidato più giovane continua a essere John Singleton che ne aveva 24 quando nel 1992 ricevette la nomination per Boyz 'n the Hood - Strade violente".


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Il regista Damien Chazelle.
Il regista Damien Chazelle.
Il regista Damien Chazelle.
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Emma Stone - La la land

Con il permesso della regina di Hollywood Meryl Streep, arrivata alla ventesima candidatura, e di Natalie Portman, che aveva firmato un egregio ritratto di Jackie Kennedy in Jackie, Emma Stone si porta a casa il premio grazie all'indimenticabile personaggio di Mia.

C'erano forte probabilità che il premio finisse nelle mani di Isabelle Huppert - magistrale nella polemica Elle - soprattutto considerato che appena qualche giorno prima dell'Oscar aveva vinto il Cesar.
Tirza Bonifazi

Della Stone si è detto che non canta né balla sufficientemente bene, ma che la sua tenerezza, l'abilità di connettersi con il pubblico e il suo magnetismo compensano queste carenze.


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In foto Emma Stone.
In foto Emma Stone.
In foto Emma Stone.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Casey Affleck - Manchester By the Sea

Dopo aver ottenuto un premio dopo l'altro, incluso il Golden Globe e il Bafta, Casey Affleck vince anche l'Oscar, grazie alla magnifica interpretazione di Lee Chandler.

Casey Affleck rispetta i pronostici e a 41 anni supera con successo Ben impugnando l'Oscar come miglior attore. Il più piccolo degli Affleck non deve più recitare all'ombra del fratello".
Tirza Bonifazi

All'ultimo minuto si pensava che la statuetta sarebbe andata a Denzel Washington per aver vinto il SAG, che generalmente apre la strada al premio dell'Accademia.


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In foto Casey Affleck.
In foto Casey Affleck.
In foto Casey Affleck.
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Viola Davis - Barriere

Dopo averla indossata a Broadway, Viola Davis ha fatto rivivere sul grande schermo Rose, personaggio per il quale aveva già vinto un premio Tony, l'Oscar del teatro, nel 2010.

Scritta negli anni '80 da August Wilson, l'opera vinse nel 1987 il premio Pulitzer al miglior dramma e quello stesso anno ottenne il Tony come miglior opera di teatro. Venne riportata in scena nel 2010 con Denzel Washington e Viola Davis nei ruoli principali.
Tirza Bonifazi

L'attrice era una delle grandi favorite per vincere l'oscar. Il suo compagno di scena, Denzel Washington, nonché regista della versione cinematografica, ha sempre detto che c'era solo una persona che poteva interpretare Rose: Viola Davis.


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Viola Davis, Miglior Attrice Non Protagonista.
Viola Davis, Miglior Attrice Non Protagonista.
Viola Davis, Miglior Attrice Non Protagonista.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Mahershala Ali - Moonlight

Dopo aver ottenuto più di 25 premi - tra i quali lo Screen Actors Guild e il Critics Choice - per aver interpretato Juan in Moonlight, Ali mette a segno anche l'Oscar.

È il primo premio di colore della serata. Mahershala Ali passa alla storia anche per essere il primo attore musulmano a vincere nell'era di Donald Trump.
Tirza Bonifazi

Il primo ruolo importante di Ali nel cinema arriva nel 2008 con Il curioso caso di Benjamin Button, ma è grazie al personaggio di Remy Danton della serie televisiva di House Of Cards che si fa conoscere dal grande pubblico.


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Mahershala Ali, Miglior Attore Non Protagonista.
Mahershala Ali, Miglior Attore Non Protagonista.
Mahershala Ali, Miglior Attore Non Protagonista.
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Kenneth Lonergan - Manchester by the Sea

Delle sei candidature ottenute, questo era il premio più probabile per Manchester by the Sea, il primo film prodotto da Amazon.

"Il grande regista americano che quasi nessuno conosceva ha fatto il salto di popolarità con il suo nuovo film per il quale ottiene l'Oscar alla miglior sceneggiatura originale".
Tirza Bonifazi

La carriera di Lonergan sembrava finita dopo il disastroso destino del suo secondo film, Margaret, segnato da una infernale controversia creativa, giuridica e finanziaria con il produttore.


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In foto Kenneth Lonergan.
In foto Kenneth Lonergan.
In foto Kenneth Lonergan.
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Barry Jenkins - Moonlight

I due sceneggiatori sono cresciuti nello stesso quartiere del protagonista del film, durante l'epidemia del crack degli anni '80 e '90.

"Nel discorso di ringraziamento Barry Jenkins e Tarell McCraney hanno parlato a tutte le persone emarginate le cui storie sono raccontate attraverso il protagonista del film, un ragazzo nero gay cresciuto in un quartiere degradato dell'America degli anni '80".
Tirza Bonifazi

Tuttavia è stato solo molti anni più tardi che le loro strade si sono incrociate per dare vita alla storia di un ragazzo con una madre tossicodipendente, che cresce tra mille difficoltà cercando di capire che cosa significhi essere gay.


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In foto Barry Jenkins.
In foto Barry Jenkins.
In foto Barry Jenkins.
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Linus Sandgren - La la land

Il secondo Oscar della serata per La La Land, dopo il premio alla miglior scenografia, se lo aggiudica il direttore della fotografia Linus Sandgren.

È stato come improvvisare con il jazz" ha dichiarato il fotografo svedese. "La camera e il movimento erano come uno strumento al servizio della musica e degli attori che ballavano.
Tirza Bonifazi

Sandgren ha raccontato che Chazelle lo ha voluto al suo fianco in La La Land dopo aver visto come muoveva la camera in American Hustle - L'apparenza inganna. "Voleva che la camera raccontasse la storia in una maniera fisica e interattiva".


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In foto Linus Sandgren.
In foto Linus Sandgren.
In foto Linus Sandgren.
MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
ZOOTROPOLIS

È stato chiamato il film per bambini che fa riflettere gli adulti, con il suo cast composto da simpatici animali che si adoperano a insegnare il rispetto e il coraggio.

Poco prima di annunciare i candidati nella categoria, Gael García Bernal dichiara che come messicano, come latinoamericano, come migrante lavoratore e come essere umano, è contro qualsiasi muro che vuole dividere l'umanità.
Tirza Bonifazi

Dietro una facciata animata si celano tematiche di razza, classe e pregiudizi di genere. Anche nella categoria di film d'animazione Hollywood non perde l'occasione di fare politica.


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Byron Howard, Rich Moore e Clark Spencer.
Byron Howard, Rich Moore e Clark Spencer.
Byron Howard, Rich Moore e Clark Spencer.

La carriera di Gilbert come montatore è iniziata con il montaggio di telegiornali in 16mm. Una piccola collaborazione con Peter Jackson in Sospesi nel tempo lo hanno portato a lavorare al fianco del regista neozelandese sul primo Il signore degli anelli.

John Gilbert aveva già ricevuto una nomination all'Oscar nel 2002 per Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello.
Tirza Bonifazi

Le scene di guerra in La battaglia di Hacksaw Ridge sono costituite da frammenti di immagini, molti dei quali sono scatti brevi e ad alta intensità. L'idea era di far provare al pubblico la guerra, che le persone potessero veramente sentirsi parte delle scene di battaglia.


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In foto John Gilbert.
In foto John Gilbert.
In foto John Gilbert.
MIGLIOR FILM STRANIERO
Il cliente

La decisione del presidente Trump di restringere l'accesso agli Stati Uniti ai residenti di sette paesi nella loro maggioranza musulmana, tra i quali Iran, ha reso Il cliente il favorito all'Oscar a miglior film straniero.

Hollywood non poteva scegliere miglior film per lanciare un chiaro messaggio al governo di Trump. Al di là della politica, il film di Farhadi è un esempio di straordinario cinema dato da grande drammaturgo.
Tirza Bonifazi

Anche se avesse potuto partecipare alla gala, Farhadi aveva dichiarato che non sarebbe andato per rispetto a tutte le persone alle quali, per questioni di razza e religione, era stato negato il visto.


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Anousheh Ansari legge le parole di Farhadi.
Anousheh Ansari legge le parole di Farhadi.
Una scena del film Il cliente.
Miglior documentario
O.J.: Made in America

Presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio 2016, O.J.: Made in America era finito nel mezzo della polemica per via della sua uscita televisiva (le cinque parti sono state trasmesse dalla ABC). Secondo i puristi del documentario, non poteva essere considerato tale.

La durata del film aveva preoccupato in un primo momento il regista, finché non si è reso conto che il pubblico lo apprezzava.
Tirza Bonifazi

L'Accademia di Hollywood non si è fatta influenzare dalla diatriba quando si è trattato di inserire il film nella categoria Miglior documentario. Così la prima candidatura per la ESPN Films è finita per trasformarsi nel primo Oscar ottenuto da Ezra Edelman.


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Una scena del film.
Una scena del film.
Una scena del film.

Il mondo di Mia è stato progettato per essere un'esplosione di colori primari. "Erano a Los Angeles per realizzare i loro sogni, e i loro sogni erano in Technicolor", spiega Reynolds-Wasco rispetto al lavoro realizzato sulla protagonista e le sue compagne di appartamento.

"Prima candidatura e primo Oscar per la il team di marito e moglie formato Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco, noti per le scenografie di I Tenenbaum, Pulp Fiction e Le Iene".


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In foto i coniugi Wasco.
In foto i coniugi Wasco.
In foto i coniugi Wasco.
MIGLIOR MONTAGGIO DEL SUONO
Sylvain Bellemare - Arrival

In un'intervista il canadese Sylvain Bellemare aveva spiegato che lavorare a un film come Arrival era una sfida enorme per un ingegnere del suono. "Essendo uno sci-fi ha bisogno di tantissime idee sonore. I suoni devono diventare parte reale del film, come se fossero un altro personaggio".

Non è la prima volta che Bellemare lavora con Villeneuve, con il quale si era fatto notare nel 2010 con La donna che canta.
Tirza Bonifazi

Grazie a uno straordinario lavoro ispirato alla musica dei Pink Floyd (gli eco e altri suoni dall'era del rock rock psichedelico hanno contribuito a creare il suono dei movimenti degli alieni), Bellemare ottiene la sua prima candidatura e premio Oscar.


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In foto Sylvain Bellemare.
In foto Sylvain Bellemare.
In foto Sylvain Bellemare.
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Il libro della giungla

Basato sul romanzo di Rudyard Kipling, "Il libro della giungla", e ispirato al film omonimo del 1967 della Walt Disney, il film ha battuto Deepwater - Inferno sull'oceano, Doctor Strange, Kubo e la spada magica e Rogue One: A Star Wars Story.

Dopo aver vinto il premio Bafta nella stessa categoria, il film di Jon Favreau si aggiudica anche l'Oscar.
Tirza Bonifazi

Alla nuova versione di Il libro della giungla hanno lavorato per centinaia di milioni di ore più di 800 animatori guidati dal team degli effetti speciali (Lemmon, Legato e Jones) che aveva già fatto storia con Titanic simulando l'acqua.


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Dan Lemmon, Andrew R. Jones, Adam Valdez e Robert Legato.
Dan Lemmon, Andrew R. Jones, Adam Valdez e Robert Legato.
Una scena del film Il libro della giungla.

Colleen Atwood lanciò la sua carriera nel 1981 con Ragtime di Milos Forman ed è diventata un'icona della moda al servizio del cinema firmando i costumi di Edward mani di forbice, Il silenzio degli innocenti, Ed Wood e Sweeney Todd.

In più di trent'anni di carriera Colleen Atwood ha inanellato dodici candidature, di cui quattro messe a segno, l'ultima con l'Oscar ottenuto per Animali fantastici e dove trovarli.
Tirza Bonifazi

Atwood, che nel 2016 ha anche lavorato a The Huntsman: guerra d'inverno e Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, è conosciuta per la sua attenzione maniacale ai dettagli.


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In foto Colleen Atwood.
In foto Colleen Atwood.
In foto Colleen Atwood.

Una delle grandi sorprese di quest'anno: nessuno pensava che Suicide Squad avrebbe finito per ottenere una candidatura agli Oscar. Il film di David Ayer basato sui personaggi della DC Comics non era riuscito a soddisfare le aspettative dei fanatici della serie.

Primo premio a essere dedicato a tutti i migranti. Con un inglese rotto dall'accento italiano, Alessandro Bertolazzi impugna la statuetta e ringrazia.
Tirza Bonifazi

La ragione? Troppi buchi nella trama, personaggi noiosi e una "villana" poco credibile. Invece grazie alla categoria Miglior trucco e acconciatura Suicide Squad ottiene l'Oscar che va a Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson.


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Giorgio Gregorini, Alessandro Bertolazzi e Christopher Nelson.
Giorgio Gregorini, Alessandro Bertolazzi e Christopher Nelson.
I vincitori dell'Oscar al Miglior Trucco.
MIGLIOR MISSAGGIO SONORO
Kevin O'Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace - La battaglia di Hacksaw Ridge

Nella storia dell'Oscar nessuno aveva ricevuto tante candidature senza metterne a segno una. Dopo aver collezionato 21 nomination in quasi quarant'anni di carriera, finalmente Kevin O'Connell può impugnare il suo primo Oscar con il sonoro di La battaglia di Hacksaw Ridge.

La battaglia di Hacksaw Ridge segna il ritorno di O'Connell al servizio di Mel Gibson. I due già avevano lavorato insieme nel 2004 in La passione di Cristo e nel 2006 in Apocalypto.
Tirza Bonifazi

Rispetto alle scene di battaglia, O'Connell ha spiegato che sono completamente cucite insieme e coreografate dal team del sonoro. Nessuno dei suoni che si sentono nel film è reale".


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In foto Kevin O'Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace.
In foto Kevin O'Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace.
In foto Kevin O'Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace.
MIGLIOR CANZONE
"City of Stars" - La la land

Poco dopo l'esibizione di John Legend, che suona e canta "City of Stars" sul palco del Dolby, La La Land riceve l'Oscar alla miglior canzone originale.

Quarto Oscar della serata per La La Land che nella categoria Miglior canzone, con "City Of Stars", batte persino se stesso.
Tirza Bonifazi

Justin Hurwitz, che aveva già vinto un Golden Globe e il Critics' Choice, si aggiudica due Oscar in un colpo solo per le musiche del film di Chazelle.


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Justin Hurwitz mostra i due Oscar vinti.
Justin Paul, Justin Hurwitz e Benj Pasek.
Justin Paul, Justin Hurwitz e Benj Pasek.
MIGLIOR COLONNA SONORA -La la land

Il terzo Oscar della serata per La La Land (ne arriveranno altri tre dei quattordici ai quali era stato nominato) va alla colonna sonora, una delle grandi protagoniste del musical di Chazelle.

Regista e compositore hanno dovuto fare un classico come Whiplash prima di poter realizzare il loro progetto universitario.
Tirza Bonifazi

Justin Hurwitz ha confessato che ha dovuto registrare quasi duemila demo prima di ottenere il beneplacito del regista per le musiche che avrebbero fatto da tappeto sonoro per La La Land.


In foto Justin Hurwitz.
In foto Justin Hurwitz.
In foto Justin Hurwitz.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Sing

Prima candidatura e Oscar per Kristóf Deák che con Sing racconta la storia - basata su una storia vera - di una ragazzina nella Budapest degli anni '90.

Il cortometraggio di Deák aveva ottenuto vari premi nei principali festival dedicati al pubblico infantile.
Tirza Bonifazi

Zsófi è una bambina con una grande passione per la musica e qualche problema con la direttrice della sua nuova scuola che le proibisce di cantare a voce alta nel coro.


Una scena del cortometraggio.
Una scena del cortometraggio.
Una scena del cortometraggio.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO
The White Helmets

Pochi giorni prima di ottenere l'Oscar, The White Helmets aveva fatto notizia quando il governo degli Stati Uniti aveva proibito l'ingresso al paese al cineasta siriano Khaled Khateeb per aver cercato di usare un documento non valido.

Ambientato in Siria, il film mette in scena la crudeltà della guerra civile e le operazioni di soccorso dei Caschi Bianchi, i volontari che operano tra i bombardamenti.
Tirza Bonifazi

Khateeb ha lavorato al documentario prodotto da Netflix come direttore della fotografia. Secondo un portavoce del Dipartimento per la Sicurezza interna, sarebbe stato trattenuto in Turchia dopo aver già ottenuto il visto per recarsi a Los Angeles.


Una scena del cortometraggio.
Una scena del cortometraggio.
Una scena del cortometraggio.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'ANIMAZIONE
PIPER

Presentato in sala come corto di apertura del campione di incassi della Pixar Alla ricerca di Dory, Piper racconta la storia di un piccolo piovanello.

Prima candidatura e primo Oscar per l'italo-canadese Alan Barillaro. L'animatore aveva già collaborato in alcuni grandi successi della Pixar, incluso A Bug's Life, Monsters & Co. e WALL-E, ma Piper è il suo debutto in corto.
Tirza Bonifazi

Nel ritirare il premio, il regista menziona i suoi tre "uccellini" che lo aspettano a casa, i figli che hanno ispirato la storia di Piper.


Una scena del cortometraggio.
Una scena del cortometraggio.
Una scena del cortometraggio.

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