Memorie di un assassino
Salinui chueok
In un piccolo villaggio, nel 1986, viene trovata una giovane donna brutalmente assassinata. Lo spettro di un assassino seriale fa sprofondare l'intera regione nel terrore.
Tipologia: Film
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Dettagli
Gyeonggi, 1986. Il cadavere di una ragazza violentata scatena le indagini dell'inadeguata polizia locale, intenta più a cercare un capro espiatorio che a trovare il vero colpevole. Gli omicidi si susseguono inarrestabili e un ispettore arriva da Seoul per fare luce sul mistero. Il volto di Song Kang-ho, uno dei migliori attori della sua generazione, guarda in camera attonito e si rivolge direttamente a noi, smarriti e confusi, pieni di 'perché'. Come è possibile che l'uomo possa compiere atti simili? O forse, se una nazione intera vive all'insegna della violenza e dell'ingiustizia, quanto avviene non è che una naturale conseguenza?
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Winner Miglior sceneggiatura Torino Film Festival 2003
Commenti
Barbara Caputo
il grottesco nelle istituzioni più sacre. il nichilismo. questa la grandezza del regista.
Giuseppe Chili
Ritmo buono, storia ripetitiva, finale furbo
Vincenzo Del Bello
Un film sorprendente, invecchiato benissimo, dalla metà in poi è ancora più bello!
mr1959
a parte il finale non banale, nulla piú
Ernesto Giovannetti
Quante storie, quanti capolavori abbiamo letto senza una fine logica? Senza un “perché “? Non c’è bisogno di un risultato, quanto crimini sono diventati dei cold case? Raramente ho visto una storia crudamente verosimile, disperata come questa. Bravissimi tutti, regista e attori.
Ospite
Sceneggiatura di ferro
steve3iv
l’ho guardato perchè aveva 4,5. Con una stella spero di abbassare la media. Vale poco come film. Trama piena di forzature per creare colpi di scena e l’interessa a chi sta guardando...ma senza senso....che porta al niente.
kutxo
Da vedere
Peruzzini Maria
Il film sembra girato da due registi diversi: una parte è attraversata da luoghi comuni e un’altra mostra una capacità più raffinata di raccontare una storia.
Ospite
Capolavoro
Gianfranco Bianchi
Ambiente distretto Polizia e indagini poco credibili e disordinate.
Catia
una Corea sporca, misera con una polizia estremamente povera di risorse e talento. Un serial killer nello squallore di una società che non è attrezzata per vederlo. Ritmo buono.
melies
Potrebbe essere un ottimo noir/ poliziesco anni 70 con protagonista la polizia violenta e incapace e uno squallore ambientale come sfondo anche per la ottima resa della fotografia sgranata e scura
Stefania Gallo
che regista, anche se preferisco tutti gli altri suoi film
Fabrizio Bonino
anche se lasciarmi così...
3.94 / 5