La forza della realtà diventa narrazione, al Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario, un festival cinematografico che vuole essere specchio dei tempi e che, allo stesso tempo, riesce a coniugare l’urgenza dell’attualità con la qualità dei film in programma. Per MyMovies, il festival propone una ricca selezione di film, disponibili nei cinque giorni del festival, dal 6 al 10 aprile.
Tra i temi trattati, non poteva mancare un approfondimento sull’Ucraina: No obvious signs è il racconto dei traumi invisibili della guerra, firmato dalla giovane regista Alina Gorlova, mentre Ivan’s land di Andrij Lysetskyj ritrae un artista d’altri tempi, Ivan Prykhodko. I suoi dipinti tracciano un universo antico e semplice, legato alla tradizione contadina, alla natura e ai riti magici, che si ripetono al mutare delle stagioni. Nella selezione c’è anche la Russia, con F@ck this job, della regista e produttrice russa Vera Krichevskaya. Il film racconta la lotta tra Verità e Propaganda nella Russia di Putin e l’improbabile resistenza di Dozhd Tv, il canale della pioggia e dell’ottimismo, e della giornalista che l’ha fondato.
La forza della realtà diventa narrazione, al Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario, un festival cinematografico che vuole essere specchio dei tempi e che, allo stesso tempo, riesce a coniugare l’urgenza dell’attualità con la qualità dei film in programma. Per MyMovies, il festival propone una ricca selezione di film, disponibili nei cinque giorni del festival, dal 6 al 10 aprile.
Tra i temi trattati, non poteva mancare un approfondimento sull’Ucraina: No obvious signs è il racconto dei traumi invisibili della guerra, firmato dalla giovane regista Alina Gorlova, mentre Ivan’s land di Andrij Lysetskyj ritrae un artista d’altri tempi, Ivan Prykhodko. I suoi dipinti tracciano un universo antico e semplice, legato alla tradizione contadina, alla natura e ai riti magici, che si ripetono al mutare delle stagioni. Nella selezione c’è anche la Russia, con F@ck this job, della regista e produttrice russa Vera Krichevskaya. Il film racconta la lotta tra Verità e Propaganda nella Russia di Putin e l’improbabile resistenza di Dozhd Tv, il canale della pioggia e dell’ottimismo, e della giornalista che l’ha fondato.