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Con una programmazione tutta online, il festival Cinema e Donne, torna anche quest’anno per offrirci uno sguardo al femminile sui temi del presente.
L’appuntamento con l’edizione 2020, intitolata “Realiste e visionarie” , è per il 25, 26 e 27 novembre, il programma online sarà presto disponibile su questa pagina, i film e i contributi video saranno visibili fino al 30 novembre.
“Il cinema sotto la minaccia della pandemia riguarda molto le donne, che vedono il loro mondo rientrare entro i confini della casa, da cui è sempre più difficile uscire. Quando abbiamo concepito questo programma dal titolo/tema Realiste e Visionarie avevamo ben presente il rischio di restare confinate nella nostra terra di mezzo ma c’era anche l’opportunità di riuscire ad ampliare l’audience del festival attraverso le piattaforme online; si tratta quindi di un’occasione da non sprecare. Le registe “realiste” attingono alla storia, usando il materiale d’archivio, mischiando insieme ricerca di radici personali e politiche, restituiscono epoche e atmosfere. Le registe “visionarie” sono dominate dall’audacia di immaginare altri mondi, dalla fantasia e dal rigore. Un mix eccezionale e una raccolta di premi importanti, che però non hanno ancora dato accesso alla distribuzione. Quindi una ragione di più per vederle in anteprima”.
Con una programmazione tutta online, il festival Cinema e Donne, torna anche quest’anno per offrirci uno sguardo al femminile sui temi del presente.
L’appuntamento con l’edizione 2020, intitolata “Realiste e visionarie” , è per il 25, 26 e 27 novembre, il programma online sarà presto disponibile su questa pagina, i film e i contributi video saranno visibili fino al 30 novembre.
“Il cinema sotto la minaccia della pandemia riguarda molto le donne, che vedono il loro mondo rientrare entro i confini della casa, da cui è sempre più difficile uscire. Quando abbiamo concepito questo programma dal titolo/tema Realiste e Visionarie avevamo ben presente il rischio di restare confinate nella nostra terra di mezzo ma c’era anche l’opportunità di riuscire ad ampliare l’audience del festival attraverso le piattaforme online; si tratta quindi di un’occasione da non sprecare. Le registe “realiste” attingono alla storia, usando il materiale d’archivio, mischiando insieme ricerca di radici personali e politiche, restituiscono epoche e atmosfere. Le registe “visionarie” sono dominate dall’audacia di immaginare altri mondi, dalla fantasia e dal rigore. Un mix eccezionale e una raccolta di premi importanti, che però non hanno ancora dato accesso alla distribuzione. Quindi una ragione di più per vederle in anteprima”.