Advertisement
Donnie Yen, il vero Ip Man


di Emanuele Sacchi

lunedì 25 aprile 2016 - Netflix

Il classico caso di comprimario che diviene primattore dopo una lunga gavetta: anche per queste ragioni non si può non voler bene a Donnie Yen, volto ormai familiare anche ai meno avvezzi al cinema dell'Estremo Oriente. Soprattutto grazie alla sua interpretazione di Ip Man, amatissimo maestro di Bruce Lee, che ha portato Yen a divenire la star più pagata e più richiesta dell'intera Asia, protagonista dei principali film d'azione in costume e non.

Classe 1963, nato come Yen Ji-dan a Guangzhou, ma presto trasferitosi con la famiglia a Hong Kong, Donnie Yen è divenuto nell'ultimo decennio la star principale del cinema di arti marziali cinese, dopo che la Cina ha "assorbito" Hong Kong e la sua immensa tradizione cinematografica in seguito allo handover del 1997.
Emanuele Sacchi

Come Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny, l'attesissimo sequel de La tigre e il dragone diretto da Yuen Woo-ping, in cui Yen impugna la mitica spada Destino Verde che fu del maestro Li Mu Bai, per approdare fino a Hollywood e alla saga di Star Wars. Donnie Yen figurerà infatti tra i protagonisti di Rogue One, imminente primo episodio della serie Star Wars Anthology, prequel sul furto dei piani segreti della Morte Nera che si colloca tra le due trilogie originarie della saga di George Lucas.


GUARDALO SUBITO CONTINUA A LEGGERE
I DUELLI CON Jet Li

Nei primi anni Novanta Yen fatica ad emergere nell'affollato mondo delle star di Hong Kong, popolando un numero crescente di pellicole nei panni del villain, temibile ma infine perdente contro l'eroe di turno.

Il lungo e pirotecnico duello tra Yen e Li entra immediatamente tra le sequenze action più memorabili del cinema di Hong Kong e rivela agli occhi del mondo il talento di Donnie Yen.
Emanuele Sacchi

È il caso di New Dragon Gate Inn (1992) di Tsui Hark, remake del capolavoro di King Hu, in cui Yen interpreta il malvagio eunuco Tsao; ma soprattutto di Once Upon a Time in China II (1992), sempre diretto da Tsui, in cui Donnie è il campione di una setta di fanatici anti-occidentali, il Loto Bianco, contrastata dall'eroico patriota Wong Fei-hung. A interpretare quest'ultimo è Jet Li, coetaneo di Yen ma già star del firmamento hongkonghese.


CONTINUA A LEGGERE
LA SCIMMIA DI FERRO E IL MAESTRO DI BRUCE LEE

Il debutto alla regia di Yen avviene nel 1997, con il tutt'altro che memorabile Legend of the Wolf: ma è soprattutto come coreografo di arti marziali che il nostro si costruisce una reputazione, specie nel difficile mondo di Hollywood. Sue sono le scene di lotta di Blade II e Highlander: Endgame (e in entrambi i film si ritaglia un piccolo cameo).

In patria il primo film della svolta è Iron Monkey (Yuen Woo-ping, 1993), un successo in un ruolo da protagonista: la Scimmia di Ferro è una sorta di Robin Hood della Cina del XIX secolo, che prelude a un'inversione di tendenza. Da qui in avanti Yen svestirà i panni del "cattivo" per indossare quelli del difensore della giustizia e dei più deboli.
Emanuele Sacchi

L'ascesa verso la cima dello starsystem passa da durissimi noir hard-boiled come poliziotto, spesso infiltrato - in SPL: Sha Po Lang (2005), Flash Point (2007) o Special ID (2013) - o da wuxia pian in costume, che esaltano la purezza dello stile marziale, come Seven Swords (2005). Tra i gong fu pian, invece, ossia film di combattimento a mani nude, spicca Ip Man di Wilson Yip (regista anche di SPL e Flash Point, tra lui e Yen si consolida un binomio inscindibile) del 2008, biografia romanzata del "Maestro di Bruce Lee" e massimo interprete dello stile di lotta wing chun, rilanciato dal film nelle palestre di tutto il mondo e nuova tendenza.

Nello Ip Man di Yen vengono canalizzati valori di semplicità, patriottismo, senso dell'onore e della giustizia, che permettono al popolo cinese di riscattarsi dall'ignominia dell'occupazione giapponese (nel primo episodio) o dalla volgare sopraffazione del "padrone" di Hong Kong, la Gran Bretagna colonialista, in Ip Man 2. Un nazionalismo forse confuso ma di sicura presa, per un popolo continuamente alla ricerca di un'identità come quello cinese, disperso tra almeno tre differenti "Cine" (continentale, Taiwan e Hong Kong).

Se nel secondo episodio Ip Man/Yen deve difendersi dai colpi letali di un pugile britannico, nell'imminente Ip Man 3 è addirittura Mike Tyson uno degli antagonisti principali del Maestro: la lontananza dal personaggio realmente esistito di Ip Man cresce sempre più, ma ormai Donnie Yen è una star internazionale e in più di un senso Ip Man rappresenta il Rocky di quest'epoca, una saga nazional-popolare e spettacolare che sull'onda del sentimento si permette di forzare la mano alla realtà storica.

I film con Donnie Yen disponibili su Netflix:
- Ip Man
- Ip Man 2
- Bodyguards and Assassins
-
Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati