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Annientamento, Natalie Portman etereo cigno nero in un mondo alieno

Distante dai suoi ruoli più recenti, l'attrice israeliana dà prova di tutto il suo spirito d'avventura.
di Francesca Ferri

Natalie Portman (Natalie Hershlag) (42 anni) 9 giugno 1981, Gerusalemme (Israele) - Gemelli. Interpreta La biologa nel film di Alex Garland Annientamento.
martedì 13 marzo 2018 - Netflix

L'abbiamo lasciata nelle vesti di una giovane cameriera irretita da un magnate dell'industria musicale nel triangolo pericoloso di Song to Song (2017) di Terrence Malick, la ritroviamo nella divisa militare di una biologa determinata ad avventurarsi nella misteriosa Area X per scoprire cosa è successo al marito soldato in Annientamento. Natalie Portman non smette di stupire, cambiando maschere e raccogliendo successi davanti e dietro la telecamera. L'attrice israeliana naturalizzata statunitense, premio Oscar per Il cigno nero, ritorna sugli schermi nel mondo fantascientifico di Alex Garland, Annientamento, in Italia disponibile solo su Netflix.
Tratto dall'omonimo romanzo di Jeff VanderMeer, il film racconta la storia di Lena, una biologa arruolata per anni nell'esercito e ora insegnante all'università John Hopkins, che parte per una missione esplorativa nella cosiddetta Area X: una zona, probabilmente sotto attacco alieno, dove si stanno verificando mutazioni genetiche e altri fenomeni inspiegabili. Tutti quelli che sono riusciti a entrarci, non sono mai tornati indietro, tranne Kane, il marito di Lena, che però è gravemente malato e vicino alla morte.

Natalie Portman dà prova di tutto il suo spirito d'avventura e del suo coraggio inoltrandosi, nella misteriosa zona aliena, in nome dell'amore per il marito.
Francesca Ferri

Il suo viso etereo sorprende in questo mondo sanguinolento che sonda i più bassi istinti dell'uomo, apparentemente così distante dai suoi ruoli precedenti. La first lady Jacqueline Kennedy che ricordiamo nel tailleur rosa macchiato del sangue dell'assassinio del marito e presidente degli Stati Uniti d'America in Jackie di Pablo Larrain, invece regolarmente ritorna al genere della fantascienza che ha segnato tutta la sua carriera. In effetti, a soli 15 anni, Natalie Portman, che aveva da poco debuttato come attrice in Léon (1994) di Luc Besson, interpreta per Tim Burton la figlia del presidente degli Stati Uniti, Taffy Dale. In rivolta contro i suoi genitori, la ragazza fugge nel mondo in pieno conflitto tra marziani e umani di Mars Attacks! (1996). Dieci anni dopo, Natalie Portman piomba nel Regno Unito futuristico e distopico di V per Vendetta, nel ruolo dell'allieva del misterioso V, un terrorista antifascista che lotta contro il sistema. Dietro la sua figura fragile e la sua voce sottile, si nasconde una talentuosa attrice e donna che è cresciuta sotto i nostri occhi. Come timida commessa, invece, Portman si ritrova nel magico mondo di Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie (2007). Quando il proprietario le affida lo strano negozio, Molly Mahoney deve affrontare la rabbia dei misteriosi giocattoli che prendono vita e si ribellano alla nuova proprietaria, che infine scopre il segreto della magia.


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Una scena del film.
Una scena del film.
Una scena del film.

È Star Wars che la incorona eroina popolare di una generazione di giovani appassionati della famosa saga. Nel terzo episodio, La vendetta dei Sith, Natalie Portman nelle vesti di Padmé Amidala, regina di Naboo e senatrice, si dimostra abile politica in difesa del suo popolo, ma anche donna passionale che si perderà per l'amore di Anakin Skywalker, passato dal lato oscuro della Forza. Infine, come Jane Foster si ritroverà affianco al temibile dio nordico ispirato alla mitologia germanica in Thor di Kenneth Branagh. Natalie Portman, dunque, non è nuova al mondo della fantascienza a cui ha offerto sei delle sue brillanti interpretazioni.

L'attrice israeliana ha lavorato per registi come Michael Mann, Woody Allen, Mike Nichols, Wong Kar-wai, Wes Anderson e Amos Gitai tra i tanti che hanno fatto di lei un'interprete riconosciuta a livello mondiale.
Francesca Ferri

Dopo una lunga carriera da attrice, Natalie Portman poi ha voluto cimentarsi alla regia nel suo lungometraggio di esordio, Sognare è vivere, in cui torna a riflettere sulla sua terra madre attraverso la storia dello scrittore Amos Oz, cresciuto a Gerusalemme negli anni precedenti l'indipendenza di Israele. Ma l'attrice continua a mettersi in gioco. Al festival di Telluride, in Colorado, ha da poco presentato il documentario, Eating Animals, che lei ha prodotto e di cui è voce narrante: tratto dal libro dello scrittore e grande amico, Jonathan Safran Foer, "Se niente importa", il documentario racconta gli orrori dell'allevamento di animali negli Stati Uniti. Infine, mentre combatte mostri e alieni dell'universo inquietante di Annientamento, Natalie Portman è già attesa nel prossimo film di Xavier Dolan, La mia vita con John F. Donovan, e nel musical rock di Brady Corbet, Vox Lux, in cui è impegnata attualmente sul set. Abiti aderenti, giacche lucide, capelli corti e argentati per un look glam punk lasciano intravedere l'ultima trasformazione di Natalie Portman che, nonostante il suo camaleontismo, amiamo ricordare come cigno nero.


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