elgatoloco
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sabato 9 febbraio 2019
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the hitcher 2.0?
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"The Hitcher"(2007), di Dave Meyers segna veramente un cambio di rotta rispetto al film di cui è il remake?(di Robert Hamon, 1986, dunque di 21 anni prima)?Francamente p lecito dubitarne. IL ritmo è più fiacco, meno incalzante, il tutto risulta abbastanza sfilacciato, pur se complessivamente non"catastrofico", nel sneso che un certo mordente il film lo conserva, credo anche in virtù del montaggio più che, precisamente, dell'opera registica....Difficile dire fino a che punto il film si distingua"creativamente"dall'originale, salvo forse per il tatuaggio sulla schiena dell'ignato protagonista-vittima-segno dei termpi? Un po'poco, come tale.
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"The Hitcher"(2007), di Dave Meyers segna veramente un cambio di rotta rispetto al film di cui è il remake?(di Robert Hamon, 1986, dunque di 21 anni prima)?Francamente p lecito dubitarne. IL ritmo è più fiacco, meno incalzante, il tutto risulta abbastanza sfilacciato, pur se complessivamente non"catastrofico", nel sneso che un certo mordente il film lo conserva, credo anche in virtù del montaggio più che, precisamente, dell'opera registica....Difficile dire fino a che punto il film si distingua"creativamente"dall'originale, salvo forse per il tatuaggio sulla schiena dell'ignato protagonista-vittima-segno dei termpi? Un po'poco, come tale...anche perché, volendo, l'inizio romantico del film(i due studenti in vacanza, ossia una coppia di studenti)sembra ricordare altri tempi piuttosto che essere anticipatore di nuove tendenze, ma ciò, naturalmente, non è detto. No, il vero problema è un altro: ci sarebbe voluta una forte iniezione di novità, pe res.nella caratterizzazione dello stesso hitcher o una fortissima variazione-"scarto"nei due personaggi protagonisti-c'è, forse, qui, è vero, maggore protagonistmo della ragazza(sottolineatura del ruolo femminile, attivo, non più passivo)rispetto all'assassino, ma il tutto appare, complessivamente, abbastanza"casuale". Per chi non ha visto l'originale, comunque, va abbastanza bene... Zachary Knighton è interprete rountinario, come anche lo hitcher Sean Bean,; meglio, anche sul piano estetico, Sophia Bush.... El Gato
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pallina94
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lunedì 18 maggio 2015
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bello
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Gran bel thriller, bravi attori
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fabio1957
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martedì 5 maggio 2015
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poco convincente
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Remake poco convincente di un film che all'epoca divenne un cult per gli appassionati del genere.Inverosimile,inutilmente violento e interpretato con svogliatezza.
Evitabile
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samuele capannolo
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giovedì 22 agosto 2013
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non convincente
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Il viaggio di due fidanzati si trasforma in un incubo quando rifiutano di dare un passaggio ad un misterioso individuo,si rivelerà uno psicopatico che gli terrà il fiato sul collo. è il remake dell'omonimo film del 1986 diretto da Robert Harmon. Il film presenta una sceneggiatura molto banale, che cerca di creare suspance ma senza successo (le scene di azione e inseguimenti ne sono la prova); inoltre quest'ultima è anche abbastanza inverosimile, e si sa che un film banale prevedibile e inverosimile rischia di sfociare nel ridicolo e nel noioso, ed è proprio il risultato del film. La trama poi alla lunga diventa ripetitiva, con l'antagonista che cerca di incastrare i protagonisti in svariate situazioni.
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Il viaggio di due fidanzati si trasforma in un incubo quando rifiutano di dare un passaggio ad un misterioso individuo,si rivelerà uno psicopatico che gli terrà il fiato sul collo. è il remake dell'omonimo film del 1986 diretto da Robert Harmon. Il film presenta una sceneggiatura molto banale, che cerca di creare suspance ma senza successo (le scene di azione e inseguimenti ne sono la prova); inoltre quest'ultima è anche abbastanza inverosimile, e si sa che un film banale prevedibile e inverosimile rischia di sfociare nel ridicolo e nel noioso, ed è proprio il risultato del film. La trama poi alla lunga diventa ripetitiva, con l'antagonista che cerca di incastrare i protagonisti in svariate situazioni. L'interpretazione degli attori è mediocre, e questo favorisce solamente la banalità del film, infine gli effetti speciali seppure pochi sono molto scadenti. L'unica cosa carina di questo film è l'ambientazione.
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alan rubino
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lunedì 8 agosto 2011
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un thriller poco convincente
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L'autostoppista del titolo è uno psicopatico (Sean Bean) che, in una notte piovosa, fermo in piedi in mezzo ad una
strada del New Mexico accanto alla sua auto in panne, per poco non viene investito da una macchina alla cui guida
c'è Jim, uno studente partito per una vacanza assieme alla sua ragazza Grace. I due fidanzati tirano dritto, per
poi sostare ad una stazione di servizio, dove poco dopo arriva il misterioso uomo che si è fatto dare un passaggio
da un autotrasportatore. Quando i due giovani accetteranno di accompagnarlo fino al successivo motel, sarà l'inizio
di un incubo.
Inizia bene questo remake del film omonimo del 1986, ma col passare dei minuti delude e convince sempre meno, sia
nello svolgimento della vicenda, spesso illogico e inverosimile, che nei comportamenti dei protagonisti, non sempre
attendibili.
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L'autostoppista del titolo è uno psicopatico (Sean Bean) che, in una notte piovosa, fermo in piedi in mezzo ad una
strada del New Mexico accanto alla sua auto in panne, per poco non viene investito da una macchina alla cui guida
c'è Jim, uno studente partito per una vacanza assieme alla sua ragazza Grace. I due fidanzati tirano dritto, per
poi sostare ad una stazione di servizio, dove poco dopo arriva il misterioso uomo che si è fatto dare un passaggio
da un autotrasportatore. Quando i due giovani accetteranno di accompagnarlo fino al successivo motel, sarà l'inizio
di un incubo.
Inizia bene questo remake del film omonimo del 1986, ma col passare dei minuti delude e convince sempre meno, sia
nello svolgimento della vicenda, spesso illogico e inverosimile, che nei comportamenti dei protagonisti, non sempre
attendibili. Per non parlare dell'antagonista (un comunque bravo Sean Bean) che, oltre a soffrire di un disegno
psicologico sciapo, finisce per tramutarsi in una sorta di Superman onnisciente e onnipotente (riesce addirittura
ad abbattere un elicottero nonché a liberarsi dalle manette come se fossero dei guanti), e di conseguenza a portare
la storia a rasentare il ridicolo, soprattutto nel finale.
Magari questo thriller si farà anche vedere, ma al costo di una notevole sospensione dell'incredulità.
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diego campari
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lunedì 8 agosto 2011
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da stalker psicopatico a rambo malvagio
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C'è lo zampino di Michael Bay come produttore e, in un certo senso, lo si vede. Sì, perchè quando c'è da occuparsi di remake di horror storici, Bay riesce sempre ad essere l'assassino più credibile, uccide il lavoro degli altri, direttamente o indirettamente. Questa versione di the hitcher non manca di confermare i pregiudizi verso il buon Michael, che cava dal suo cilindro di putridume un coniglio bello e che morto. Poi potrete obbiettare dicendo che lui non è il regista, beh, poco importa, i demeriti sono suoi, come lo sono in venerdì 13.
Peccato, peccato perchè la prima mezz'ora è godibile, fino a che il film si mantiene sui binari del thriller on the road, comunica un minimo di adrenalina e di inquietudine.
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C'è lo zampino di Michael Bay come produttore e, in un certo senso, lo si vede. Sì, perchè quando c'è da occuparsi di remake di horror storici, Bay riesce sempre ad essere l'assassino più credibile, uccide il lavoro degli altri, direttamente o indirettamente. Questa versione di the hitcher non manca di confermare i pregiudizi verso il buon Michael, che cava dal suo cilindro di putridume un coniglio bello e che morto. Poi potrete obbiettare dicendo che lui non è il regista, beh, poco importa, i demeriti sono suoi, come lo sono in venerdì 13.
Peccato, peccato perchè la prima mezz'ora è godibile, fino a che il film si mantiene sui binari del thriller on the road, comunica un minimo di adrenalina e di inquietudine. Con il passare die minuti, ahimè,il tutto perde, si trasforma in una caccia nel deserto con tanto di fraintendimenti polizieschi ed un massacro improbabile ed indegno per un film che non parla di una guerra bensì di uno stalker psicopatico. Vengono gettate al vento tante buone possibilità, una su tutte gli scenari mozzafiato del New Mexico, decapitati della loro poesia di libertà da esplosioni da carrozzon della fiera tanto ridicole da fare vergogna.
Per quanto riguarda i personaggi, bravissimo Sean Bean, in un ruolo pessimo riesce a cavarsela egregiamente, dimostrandosi di un altro pianeta rispetto al resto del cast. Resto del cast in cui spicca la giovane Bush, prevedibile cover girl che pare però veramente avere i conati di vomito per l'orrore, dovrebbe venirgli concessa un opportunità in un film più interessante.
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fierror
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domenica 7 agosto 2011
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storia lasciata in sospeso
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La premessa è buona anche la storia di uno psicopatico che si diverte a giocare con la propria vita e quella altrui è buona,ma il finale è troppo tagliato,lascia la protagonista sulla strada poco dopo aver ucciso il suo persecutore,non si sà come le cose vengono aggiustate,nè le mire dello psicomane che si fà uccidere di propria volontà,forse per far impazzire la ragazza che aveva costantemente torturato,visto che nel mirino delle sue torture c'era sempre lei... bo?
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predator1974
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martedì 8 febbraio 2011
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insomma...
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Rifare un film ha un grosso problema,il paragone con l'originale,ovviamente non ne è esente neanche questo film e,esce pesantemente sconfitto,su tutta la linea.Cominciamo col dire che,ambientare un film del genere ai giorni nostri è assai difficile,nell'era dei telefonini,computer,satelliti e chi più ne ha più ne metta,pare impossibile che un'assassino giri tranquillamente sulle strade a fare stragi di innocenti viaggiatori e,risulta ancora meno credibile che,la polizia non sappia niente di lui e riesca a credere che la colpa sia dei 2 ragazzi.Concediamo il beneficio della licenza cinematografica e,passiamo ad altro,perchè 2 ragazzi in viaggio e non uno,la "trovata" non aggiunge niente al film e anzi,lo rende ancora meno credibile,molto meglio le vicende nel primo film dove,la protagonista femminile viene conosciuta durante il viaggio.
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Rifare un film ha un grosso problema,il paragone con l'originale,ovviamente non ne è esente neanche questo film e,esce pesantemente sconfitto,su tutta la linea.Cominciamo col dire che,ambientare un film del genere ai giorni nostri è assai difficile,nell'era dei telefonini,computer,satelliti e chi più ne ha più ne metta,pare impossibile che un'assassino giri tranquillamente sulle strade a fare stragi di innocenti viaggiatori e,risulta ancora meno credibile che,la polizia non sappia niente di lui e riesca a credere che la colpa sia dei 2 ragazzi.Concediamo il beneficio della licenza cinematografica e,passiamo ad altro,perchè 2 ragazzi in viaggio e non uno,la "trovata" non aggiunge niente al film e anzi,lo rende ancora meno credibile,molto meglio le vicende nel primo film dove,la protagonista femminile viene conosciuta durante il viaggio.Tralasciando ovviamente la sceneggiatura "esotica" ,non si può non parlare degli attori,Sean Bean si impegna e,non se la cava neppure male ma,niente a che vedere col mitico Hauer,che se lo mangia a colazione,indecente per non dire di peggio Zachary Knighton,inespressivo come un muro bianco,bellissima Sophia Bush che,seppur restando nella mediocrità cerca almeno di recitare,salvandosi cmq per un pelo,regia piatta e senza guizzi,da guardare giusto se vi piace la bella Sophia
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ultimoboyscout
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mercoledì 1 dicembre 2010
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ma per carità!
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Non considero un gran film nemmeno l'originale ma certo questo remake è davvero una copia pessima, nonostante un discreto Bean attore dalle discrete capacità che sembra anche essere al posto giusto, ma non ha probabilmente il carisma di Hauer con cui il confronto è praticamente d'obbligo.
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dian71cinema
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venerdì 31 luglio 2009
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un buon film non da paragonare all'originale
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UN FILM CHE REGGE BENE IN TERMINI DI AZIONE E TENSIONE, UN PO' ECCESSIVE IN ALCUNI TRATTI ..INOLTRE ECCESSIVI ALCUNI PASSAGGI CHE SEMBRANO ATTRIBUIRE ALL'ASSASSINO DEI POTERI SOPRANNATURALI. COMUNQUE E' UN FILM CHE PRENDE LO SPETTATORE, BUONE RIPRESE, BRAVI I TRE PROTAGONISTI, MA LA RAGAZZA EMERGE SU TUTTI.. NON PARAGONABILE ALL'ORIGINALE CHE ERA SENZA DUBBIO DI MIGLIORE QUALITA' MA GODIBILE NELLA SUA DURATA E BEN COSTRUITO DAL PRINCIPIO.. IL FINALE INVECE ..LASCIA QUALCHE PERPLESSITA' MA E' TUTTO DALLA PARTE DI CHI RESTA INCOLLATO ALLA SEDIA. VOTO 7
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