luca scialo
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domenica 6 febbraio 2022
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la reazione estrema di un uomo solitario
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Bob Maconel è un uomo solitario, che parla coi pesci del proprio acquario, vessato dai suoi superiori e dai suoi colleghi. Sogna ogni giorno di far esplodere l'edificio dell'azienda per cui lavora, premendo a distanza un finto congegno mentre pranza. E fantastica di evadere guardando il pupazzetto di una hawaiana che ha sul pc. La rabbia interiore accumulata esplode un giorno, portando con sé una pistola per fare una strage in ufficio. Ma un collega lo anticipa, sparando su vari dipendenti, colpendo anche la bella collega tanto agognata. La quale sarà salvata proprio da Bob che ucciderà il pluriomicida. Ma resterà paralitica e abbandonata da tutti. Bob se ne prende cura, riuscendo ad averla proprio grazie al suo stato fisico.
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Bob Maconel è un uomo solitario, che parla coi pesci del proprio acquario, vessato dai suoi superiori e dai suoi colleghi. Sogna ogni giorno di far esplodere l'edificio dell'azienda per cui lavora, premendo a distanza un finto congegno mentre pranza. E fantastica di evadere guardando il pupazzetto di una hawaiana che ha sul pc. La rabbia interiore accumulata esplode un giorno, portando con sé una pistola per fare una strage in ufficio. Ma un collega lo anticipa, sparando su vari dipendenti, colpendo anche la bella collega tanto agognata. La quale sarà salvata proprio da Bob che ucciderà il pluriomicida. Ma resterà paralitica e abbandonata da tutti. Bob se ne prende cura, riuscendo ad averla proprio grazie al suo stato fisico. Inoltre, sul lavoro ottiene una promozione ed è visto come un eroe. Tuttavia, quella felicità finalmente ottenuta, seppur distorta, finirà anche essa per durare poco. Seppur con qualche pecca, il film ci mostra le difficoltà psichiche di un uomo che non riesce a relazionarsi. Le quali spesso finiscono per portare a gesti folli se irrisi della società di cui si fa parte. Frank A. Cappello pone sotto i riflettori un fenomeno inquietante della società americana. Il suo lato più schizzato e contorto. Frutto da un lato della facilità di ottenere armi, e dall'altro di porre ai margini i disadattati. Di vessarli, di ritenerli anelli deboli da spezzare. Un mix che sovente dà vita a notizie come stragi sui luoghi di lavoro o nelle scuole.
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carloalberto
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venerdì 21 gennaio 2022
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un tragicomico fantozzi americano
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Una commedia drammatica, ironica e surreale, tra il comico ed il patetico, di Frank Cappello, che non si fa scrupolo di attingere a piene mani alla figura mitica del nostrano fantozzi per creare il suo personaggio, un impiegato timido e mobbizzato da colleghi e superiori che colgono ogni occasione per deriderlo e umiliarlo, segretamente innamorato della segretaria del direttore, una copia riveduta e corretta della signorina silvani.
Di nuovo, rispetto alla creatura di Villaggio, alle sue avventure rocambolesche e alle oniriche riscosse, c’è soltanto la pianificazione fantasticata della strage, che è tipica della patologica normalità della società americana e si rifà agli eccidi nei posti di lavoro che periodicamente riempiono le pagine di cronaca nera degli States.
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Una commedia drammatica, ironica e surreale, tra il comico ed il patetico, di Frank Cappello, che non si fa scrupolo di attingere a piene mani alla figura mitica del nostrano fantozzi per creare il suo personaggio, un impiegato timido e mobbizzato da colleghi e superiori che colgono ogni occasione per deriderlo e umiliarlo, segretamente innamorato della segretaria del direttore, una copia riveduta e corretta della signorina silvani.
Di nuovo, rispetto alla creatura di Villaggio, alle sue avventure rocambolesche e alle oniriche riscosse, c’è soltanto la pianificazione fantasticata della strage, che è tipica della patologica normalità della società americana e si rifà agli eccidi nei posti di lavoro che periodicamente riempiono le pagine di cronaca nera degli States.
Nonostante la mancanza di originalità, il film risulta godibile grazie alle performances attoriali di Christian Slater, che trent’anni prima interpretò agli esordi un memorabile novizio al seguito di Connery nel Il nome della rosa, e di William H. Macy, indimenticabile protagonista diFargo, nella parte del megadirettore, che, ovviamente tutto dirige dall’ultimo piano del suo galattico grattacielo di cristallo.
Inutile soffermarsi sul significato recondito, sebbene non indecifrabile, del finale, che è volutamente criptico per aggiungere un tocco di mistero e rendere più interessante quello che è a tutti gli effetti soltanto un ennesimo tragicomico episodio di fantozzi ambientato nell’America degli uomini qualunque che, a differenza dei nostri vessati concittadini, sono armati fino ai denti e pronti alla strage.
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cyborg justice demonfly
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venerdì 30 maggio 2014
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un uomo qualunque
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Bob Maconel é un impiegato piccolo piccolo (moralmente), e incapace quindi di affermarsi per i propri (inesistenti) meriti, che medita da tempo di compiere una strage nel suo ufficio. Ma, quando sembra finalmente pronto a compierla, viene anticipato da un suo collega - altrettanto insulso, ma che si ritiene comunque meglio di lui. Per frustrazione più che per paura di essere ucciso anche lui, l'uomo spara al suo collega e lo uccide, trasformandosi involotariamente in un eroe. Questo nuova dimensione sembra potergli aprire le porte per arrivare a tutte le sue più insperate ambizioni - carriera, rispetto e ... amore. Ma uomini di questo tipo hanno una visione del mondo troppo distorta per capire che la verità é un'altra.
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Bob Maconel é un impiegato piccolo piccolo (moralmente), e incapace quindi di affermarsi per i propri (inesistenti) meriti, che medita da tempo di compiere una strage nel suo ufficio. Ma, quando sembra finalmente pronto a compierla, viene anticipato da un suo collega - altrettanto insulso, ma che si ritiene comunque meglio di lui. Per frustrazione più che per paura di essere ucciso anche lui, l'uomo spara al suo collega e lo uccide, trasformandosi involotariamente in un eroe. Questo nuova dimensione sembra potergli aprire le porte per arrivare a tutte le sue più insperate ambizioni - carriera, rispetto e ... amore. Ma uomini di questo tipo hanno una visione del mondo troppo distorta per capire che la verità é un'altra.
Il tema centrale (e unico) trattato in questo film somiglia fin troppo ad un racconto di J. P. Satre (Erostrato - il Muro, 1939) da far pensare ad una semplice casualità; e potrebbe ambire ad essere una sua riuscita - benché grossolana, versione cinematografica, in cui pero' il regista Frank Cappello - altrimenti (poco) noto per un paio di film d'azione precedenti -, nonostante diriga un Christian Slater perfettamente calato nel ruolo e autore di una notevolissima interpretazione, sembra incapace di guidare lo scorrere degli eventi, mantenendo quindi il carattere della storia al di sotto di una riuscita "black-comedy", senza arrivare d'altronde a dare la profondità e l'atmosfera necessaria a coinvolgere lo spettatore nei toni drammatici presentati. Il risultato é quello di un film involotariamente grottesco e fastidioso; ben lontano pero' da quelle produzioni nostrane degli anni '70 ( Un Borghese Piccolo Piccolo, Profumo di Donna, La Stanza del Vescovo - solo per citarne alcuni) a cui vorrebbe (forse e come lo stesso Maconel ... disperatamente!) assomigliare.
Da vedere senz'altro ... per riflettere.
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dandy
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martedì 11 dicembre 2012
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coraggioso,ma senza quel chè in più purtroppo.
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Piccola storia dell'esplosione della follia e della rabbia repressa che ogni signor nessuno cova in sè stesso.Il sogno americano è tale solo in superficie e la "seconda chance" è inutile.Certo non è solito trovare film del genere oggigiorno,specialmente negli USA.Cappello alterna i registri narrativi per avvicinarci al protagonista, commovente e giustamente pieno d'odio,comunque non esente da un pizzico di disprezzo.Non teme situazioni sgradevoli e imbarazzanti(la prima visita di Bob a Vanessa dopo la strage;la fine ingloriosa dell'abbordaggio con l'ignobile collega procace),e riesce a rendere toccanti cose che in altri film sarebbero trattate da barzelletta(l'amore di Bob per la bambolina,e credibili i pesci immaginari parlanti).
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Piccola storia dell'esplosione della follia e della rabbia repressa che ogni signor nessuno cova in sè stesso.Il sogno americano è tale solo in superficie e la "seconda chance" è inutile.Certo non è solito trovare film del genere oggigiorno,specialmente negli USA.Cappello alterna i registri narrativi per avvicinarci al protagonista, commovente e giustamente pieno d'odio,comunque non esente da un pizzico di disprezzo.Non teme situazioni sgradevoli e imbarazzanti(la prima visita di Bob a Vanessa dopo la strage;la fine ingloriosa dell'abbordaggio con l'ignobile collega procace),e riesce a rendere toccanti cose che in altri film sarebbero trattate da barzelletta(l'amore di Bob per la bambolina,e credibili i pesci immaginari parlanti).Purtroppo la ristrettezza del budget si fa sentire,e la parte centrale con l'insopportabile Cuthbert menomata è una caduta di tono di cui si poteva fare a meno.Ma Slater,quasi irriconoscibile,torna a recitare sul serio dopo quasi un ventennio di film pessimi e brutte esperienze personali.Macy(il capufficio Shelby),è sempre ottimo.Il finale secondo me poteva,anzi no,doveva essere più cattivo.Bob avrebbe dovuto concretizzare le sue più nere fantasie.Allora sarebbe stato veramente un gioiellino.Come ho già detto però,film del genere sono rari,e dovrebbero girarne molti,ma molti di più.E non solo in America.
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luca r.
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domenica 10 ottobre 2010
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grande
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bellissimo film....forse un po esagerato in certe parti ma molto convincente....il finale e amaro ma rispecchia la realta...ottimo slater grande perfrmance(ruolo isolito per lu).infine ammetto di essermi letteralmente innamorato della protagonista femminile fantastica.....insomma film assolutamente da vedere
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cianoz
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domenica 28 febbraio 2010
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grande rappresentazione del disagio umano
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"Un uomo qualunque" è un film veramente pregevole, ben fatto, ben strutturato e anche scorrevole, considerando anche che non si può avvalere di scene di azione ma più che altro di letture psicologiche e comportamentali. Certo è un film che può non risultare gradevole a chiunque, perché chi si sente a disagio di fronte ai disagi mentali profondi di una persona lo potrà trovare pesante o addirittura angosciante. Ed è proprio per questo che "Un uomo qualunque" è un film ben riuscito: perché suscita quel disagio che sta nelle intenzioni dell'opera. Christian Slater offre una delle sue migliori interpretazioni in assoluto, forte, convinta e assolutamente credibile. Molte persone si possono riconoscere nel suo personaggio: non è un personaggio surreale, è una magnifica e terribile personificazione di una situazione di malessere e sensazione di inutilità che oggi tortura diverse persone.
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lecoq
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mercoledì 8 luglio 2009
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mamma che angoscia!!!
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Premetto: a mio avviso è un bel film, ma bisogna avere fegato. Il punto è che l'angoscia la fa davvero da protagonista. Un successo, dunque, per questo genere, capace di catapultarti direttamente nella testa di un "povero" maniaco, vittima inerte che si lascia colpevolmente schiacciare dal sistema, senza riuscire mai a trovare una via di fuga (e invero senza mai cercarla fino in fondo). Tanto particolare quanto interessante, forte, reale...ma è proprio questo il punto...COMMEDIA???????Non diciamo assurdità, forse c'è qualche forzatura, ma è un film che lascia segnati. Non sarò un esperto, ma personalmente ho molta più paura di storie come questa che di qualsiasi horror con squali o mostri vari.
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Premetto: a mio avviso è un bel film, ma bisogna avere fegato. Il punto è che l'angoscia la fa davvero da protagonista. Un successo, dunque, per questo genere, capace di catapultarti direttamente nella testa di un "povero" maniaco, vittima inerte che si lascia colpevolmente schiacciare dal sistema, senza riuscire mai a trovare una via di fuga (e invero senza mai cercarla fino in fondo). Tanto particolare quanto interessante, forte, reale...ma è proprio questo il punto...COMMEDIA???????Non diciamo assurdità, forse c'è qualche forzatura, ma è un film che lascia segnati. Non sarò un esperto, ma personalmente ho molta più paura di storie come questa che di qualsiasi horror con squali o mostri vari...la vera percezione della tensione la può dare solo ciò che è vero, e chi di noi non ha mai conosciuto qualcuno come il protagonista..una bomba pronta ad esplodere, come le tante che la nostra società, purtroppo, sforna ogni giorno!DA VEDERE DUNQUE, MA SOPRATTUTTO DA RICORDARE...MONITO!!!
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poldo
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domenica 22 febbraio 2009
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angosciante
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L'ho trovato angosciante, cupo, squallido. Sicuramente non il mio genere. Non non classificherei, come è in questo sito, come commedia ma come film drammatico. Personalmente non mi è proprio piaciuto ma probabilmente è diverso per chi piace il genere ...
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dony 64
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domenica 21 dicembre 2008
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film realta'
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Film commedia drammatica che nell'insieme fa capire tanto e lascia il segno a che riesce a captarlo.Film interessante e avvincente.Nel complesso simpatico.Voto 7
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valerio c
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martedì 2 dicembre 2008
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da vedere
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Questo film vi piacerà...ma continuerete a chiedervi:perchè?
e' la storia di un impiegato,sottomesso e 'sfigato',che si prende una rivincita sulla vita,ma riuscirà davvero a trovare la pace con se stesso?la serenità per lo meno...forse.
Voto 7
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