eugen
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martedì 1 agosto 2023
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nolan notevole, al pacino strepitoso, come willia
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Christopher Notlan e'un regista da sempre notevole, che qui si confermava(era il 2002)in questo"Insomnia"remake di un film norevegese, decisamente all'alatezza di un cinema che un tempo si sarebbe definito "thriller psicologico", dove dovremmo aggiiungere "di alto live, film llo". Remake di un film norvegese che non conosco , di Skjoldbjoerg, anteriore di un lustro, "Insomnia"parla si'dell"insonnia"del protagonista, inviato in Alaska per risolvere problemi di omicidio , dove conosce le notti artiche e quindi soffre appunto di insonnia, ma il suo vero probelma e'nell'avere ucciso accidentalmente, a casua della nebbia, il suo collega.
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Christopher Notlan e'un regista da sempre notevole, che qui si confermava(era il 2002)in questo"Insomnia"remake di un film norevegese, decisamente all'alatezza di un cinema che un tempo si sarebbe definito "thriller psicologico", dove dovremmo aggiiungere "di alto live, film llo". Remake di un film norvegese che non conosco , di Skjoldbjoerg, anteriore di un lustro, "Insomnia"parla si'dell"insonnia"del protagonista, inviato in Alaska per risolvere problemi di omicidio , dove conosce le notti artiche e quindi soffre appunto di insonnia, ma il suo vero probelma e'nell'avere ucciso accidentalmente, a casua della nebbia, il suo collega. La soluzione del "primo omicidio", quello della ragazza, viene a galla lentamente e si fa strada, in qualche modo, in quanto l'omcidia "si confessa". quasi, come tale, avendo riconosciuto il misfatto, se pur ambiguamente, ma al tempo stesso ricattando il policeman-detective.. Dovreemmo parlare, in qualkche modo, di dramma del senso di colpa(quelloc he fa morite alla fine il detective, tra l'altro, non so se siail moralismo dei produttori a caursarlo, la fedelta'al modello di cui questo film e'il remake, o al potestantesimo di Nolan, ma comunque la solutizione rimane piena di "mistero". I due interpreti-antagonisti, Al Pacino come"buono"e Robin WIlliams quale"vilain"sono bravissimi, ma anche Hilary Swank quale "investrigatrice locale"si dimostra interprete di alto livello. Eugen
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luca scialo
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sabato 20 maggio 2023
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un buon thriller con varie pecche
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Christopher Nolan dirige due grandi attori in ruoli rispettivamente inconsueti: Al Pacino nelle vesti di detective e Robin Williams in quelle di assassino. Sebbene quest'ultimo in quel periodo abbia spesso interpretato ruoli di cattivo, scelta forse in linea anche con il suo stato emotivo nel privato. Il risultato finale è un thriller ben costruito, che evoca quello che fu un cult anni '90 come Twin Peaks: l'assassinio di una adolescente modello, apparentemente adorata da tutti, in un tranquillo paesino di montagna. Oltre ai due succitati interpreti, ottima anche l'interpretazione di Hilary Swank, divisa tra l'ingenua poliziotta e la caparbia detective.
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elgatoloco
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domenica 25 luglio 2021
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notevole thriller, sul disagio esistenziale
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"iNSOMNIA"(cHRISTOPHER Nolan, remake di un fim de 1997 di Erik Skjoldbjoerg, sceneggiatura di Christopher Seitz, 2002), INviato in Alaska per districare un caso di omicidio difficile, relativo a una ragazza diciassettenne, l'investigatore Will Donner, insieme a un collega, lo uccide accidentalmente, dato che la nebbia molto fitta impediva una chiara visuale. Decisamente in crisi per questo e per altri motivi(in parte non precisati, ma comunque relativi, sembra alla sua peraltro molto brillante carriera investigativa, viene disrutbato da telefonate anche in orario notturno, dovendo sobbarbarsi notti difficili, tormaentate dall'insonnia e da incubi relativamente frequenti.
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"iNSOMNIA"(cHRISTOPHER Nolan, remake di un fim de 1997 di Erik Skjoldbjoerg, sceneggiatura di Christopher Seitz, 2002), INviato in Alaska per districare un caso di omicidio difficile, relativo a una ragazza diciassettenne, l'investigatore Will Donner, insieme a un collega, lo uccide accidentalmente, dato che la nebbia molto fitta impediva una chiara visuale. Decisamente in crisi per questo e per altri motivi(in parte non precisati, ma comunque relativi, sembra alla sua peraltro molto brillante carriera investigativa, viene disrutbato da telefonate anche in orario notturno, dovendo sobbarbarsi notti difficili, tormaentate dall'insonnia e da incubi relativamente frequenti. Incontrarà uno strano scrittore(non a caso di gialli)che si rivelerà essere l'autore di molte delle telefonate che il detective riceveva. Ma gli sviluippi successivi sono oltremodo drammatici. Non potendo comparare il fim USA del 2002 con il suo"archetipo"norvegese, il giudizio può essere solo relativo al film in sé, senza considerare analogie o differenze notevoli: certo che si tratta di un'opera che, vaorizzando anche le particoalrità naturalistiche e climatiche locali, decisamente diverse dalla realtà di Los ANgeles o di altre metropoli, sa tesaurizzare il tema dell'insonnia(che , come la psicologia insegna, non è mai un fatto fortuito, ma deriva dal disturbo post-traumatico da stress, come in questo caso e in altri, ma anche da altre motivazioni)resa splendidamente da un Al Pacino in una delle sue migliori interpretazioni, dove Robin Williams fa da"contrappeso".o meglio antagonista, dando vita a un personaggio insinuante, ambiguo, freddamente cinico in apparenza quanto in realtà tormnetato e anche la principale interprete femminile, Hilary Swank è comunque una comprimaria di alto livello, fugando interpretazioni limitative e limitate-limitanti alle sole stars. Complessivamente un'opera di altro livello, che si distingue rispetto alla congenrie di film che trattano temi analoghi in modo complessivamente "meccanico", rozzo, ispirare a modelli e canoni prevedibili. Decisamente Nolan fa parte di quegli autori che, pur servendosi delle majors, sa creare opere di notevole spessore. El Gato
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elgatoloco
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domenica 25 luglio 2021
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notevole thriller, sul disagio esistenziale
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"iNSOMNIA"(cHRISTOPHER Nolan, remake di un fim de 1997 di Erik Skjoldbjoerg, sceneggiatura di Christopher Seitz, 2002), INviato in Alaska per districare un caso di omicidio difficile, relativo a una ragazza diciassettenne, l'investigatore Will Donner, insieme a un collega, lo uccide accidentalmente, dato che la nebbia molto fitta impediva una chiara visuale. Decisamente in crisi per questo e per altri motivi(in parte non precisati, ma comunque relativi, sembra alla sua peraltro molto brillante carriera investigativa, viene disrutbato da telefonate anche in orario notturno, dovendo sobbarbarsi notti difficili, tormaentate dall'insonnia e da incubi relativamente frequenti.
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"iNSOMNIA"(cHRISTOPHER Nolan, remake di un fim de 1997 di Erik Skjoldbjoerg, sceneggiatura di Christopher Seitz, 2002), INviato in Alaska per districare un caso di omicidio difficile, relativo a una ragazza diciassettenne, l'investigatore Will Donner, insieme a un collega, lo uccide accidentalmente, dato che la nebbia molto fitta impediva una chiara visuale. Decisamente in crisi per questo e per altri motivi(in parte non precisati, ma comunque relativi, sembra alla sua peraltro molto brillante carriera investigativa, viene disrutbato da telefonate anche in orario notturno, dovendo sobbarbarsi notti difficili, tormaentate dall'insonnia e da incubi relativamente frequenti. Incontrarà uno strano scrittore(non a caso di gialli)che si rivelerà essere l'autore di molte delle telefonate che il detective riceveva. Ma gli sviluippi successivi sono oltremodo drammatici. Non potendo comparare il fim USA del 2002 con il suo"archetipo"norvegese, il giudizio può essere solo relativo al film in sé, senza considerare analogie o differenze notevoli: certo che si tratta di un'opera che, vaorizzando anche le particoalrità naturalistiche e climatiche locali, decisamente diverse dalla realtà di Los ANgeles o di altre metropoli, sa tesaurizzare il tema dell'insonnia(che , come la psicologia insegna, non è mai un fatto fortuito, ma deriva dal disturbo post-traumatico da stress, come in questo caso e in altri, ma anche da altre motivazioni)resa splendidamente da un Al Pacino in una delle sue migliori interpretazioni, dove Robin Williams fa da"contrappeso".o meglio antagonista, dando vita a un personaggio insinuante, ambiguo, freddamente cinico in apparenza quanto in realtà tormnetato e anche la principale interprete femminile, Hilary Swank è comunque una comprimaria di alto livello, fugando interpretazioni limitative e limitate-limitanti alle sole stars. Complessivamente un'opera di altro livello, che si distingue rispetto alla congenrie di film che trattano temi analoghi in modo complessivamente "meccanico", rozzo, ispirare a modelli e canoni prevedibili. Decisamente Nolan fa parte di quegli autori che, pur servendosi delle majors, sa creare opere di notevole spessore. El Gato
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stefano pesaresi
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domenica 26 aprile 2020
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non perdere la strada
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La trama del film dell'omonimo film di Skjoldbjaerg offre a Nolan l'occasione per un ottimo poliziesco a due livelli. Le indagini portano Il detective Dorner (splendidamente interpretato da Al Pacino)a scoprire l'assassino già a metà del film, ma da quel momento inizia il percorso inverso: l'assassino mette in trappola il detective che ha erroneamente ucciso il compagno di lavoro durante un agguato mal riuscito e non ha voluto confessare. Entrambi si riconoscono assassini senza premeditazione ma cominciano a fuggire dalla verità.
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La trama del film dell'omonimo film di Skjoldbjaerg offre a Nolan l'occasione per un ottimo poliziesco a due livelli. Le indagini portano Il detective Dorner (splendidamente interpretato da Al Pacino)a scoprire l'assassino già a metà del film, ma da quel momento inizia il percorso inverso: l'assassino mette in trappola il detective che ha erroneamente ucciso il compagno di lavoro durante un agguato mal riuscito e non ha voluto confessare. Entrambi si riconoscono assassini senza premeditazione ma cominciano a fuggire dalla verità. Il te.a della ricerca della verità sotto l'apparenza è un tema cardine del cinema di Nolan che in Prestige e Inception raggiunge vertici maggiori. Ma qui più che altrove il gioco di ruoli si arricchisce della malinconia della morte che sta per sopraggiungere, resa più credibile grazie alla interpretazione a tratti struggente di Al Pacino.
La luce perenne costringe Dorner a non dormire ma via via offusca la sua percezione della realtà intanto che la verità nascosta si fa più chiara nella sua mente.
Dorner ha voluto creare artificialmente le prove per condannare un pedofilo che aveva fatto precedemente arrestare. Dorner ha solo colpito accidentalmente il compagno di lavoro. Ma per non bruciare la sua reputazione che avrebbe messo in dubbio la verità anche deo suoi casi più celebri, offrendo una possibilità di rivalsa agli assassini fatti da lui condannare, Dorner nasconde la verità.
Ma il sole sembra inseguirlo per ricordargli che tutto è sotto la sua luce e presto sarà evidente. Comincia l'insonnia e con essa le allucinazioni. Una di queste lo salverà da un probabile incidente stradale. Poco dopo muore nel conflitto a fuoco con l'assassinio ma prima ha tempo di confessare il suo omicidio alla brava e giovane polizziotta sua ammiratrice, che aveva seguito l'indagine e aveva scoperto nel frattempo la sua bugia, proprio utilizzando i metodi d'indagine che le aveva insegnato.
Ma mentre lei è disposta per lui a cancellare le prove lui le da un ultimo consiglio: di' sempre la verità, non perdere la strada. Anche a costo di perdere la reputazione
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ilsettimosamurai
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lunedì 25 luglio 2016
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noir senza nero
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Si intravedono degli scorci di grandezza in questo film: l'idea, gli attori, la filosofia del thriller, un noir senza notte, una regia misurata ma intrigante ... eppure si sente che c'è qualcosa che non va. Quella filosofia appena accennata, quella profondità, quella insonnia dell'anima non si svolgono del tutto, non avvolgono, non affascinano, non tormentano come una notte senza sonno, senza sogni. Scopro che si tratta di un remake di un film scandinavo. Guardo qualche foto, le facce, la fotografia e qualche scena. Mi si spalancano gli occhi. Ecco la vera insonnia.
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emanuele r.
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sabato 23 luglio 2016
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fim stupendo, intrigante e che fa riflettere
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Questo film è un vero e proprio capolavoro. Un investigatore uccide accidentalmente il suo compagno, e dà la colpa all'assassino, mentre lo stanno inseguendo nella nebbia. L'assassino però vede tutto e comincia a ricattare l'investigatore, che è costretto a stare al suo gioco, per non rovinare la sua carriera. Così, egli comincia a passare notti insonni, dal momento che la sua volontà è far sapere la verità. Il thriller è ben articolato, con una trama complessa e intrigante, il finale lascerà senza parole e ovviamente Al Pacino, il protagonista, non delude.
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fabio57
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martedì 1 marzo 2016
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bel remake
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Raro caso di un remake superiore all'originale,certo il cast strepitoso è il valore aggiunto dell'opera.Tipico giallo scandinavo, trova nell'interpretazione di Al pacino una grandezza stratosferica,il suo volto segnato e stropicciato dall'insonnia è una maschera difficilmente dimenticabile.Robin williams nell'insolio ruolo del cattivo è efficacissimo.Il paesaggio incantevole e struggente fa da sfondo ad un thriller volutamente sonnacchioso e indolente anche nel ritmo e nello sviluppo cadenzato, tuttavia ha nelle sue pieghe un fascino misterioso e magnetico.
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seancobb
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mercoledì 9 dicembre 2015
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un buon inizio di nolan
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poliziesco thriller, ben sceneggiato, trama originale, ben recitato, pacino in insolita veste da detective(non è a suo agio a fare la parte del buono, infatti...), location sperduta dell’alaska, a tratti lento ma di impatto nel complesso decisamente buono.. con qualche piccolo errore, unica nota dolente r.williams fuori luogo nei panni dell’assassino psicopatico
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ultimoboyscout
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domenica 7 giugno 2015
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verità, false prove e colpi di scena.
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Due poliziotti esperti e di grande affidabilità, Dormer e Hap, vengono inviati da Los Angeles in una piccola cittadina dell'Alaska per collaborare alle indagini sull'uccisione di una ragazzina. Durante un servizio di rastrellamento, l'agente losangelino Dormer uccide il suo compagno, non si sa se per caso o meno, le indagini proseguono comunque e i sospetti si concentrano su uno strano scrittore del posto, ma i sensi di colpa, la mancanza di sonno e le reazioni dello scrittore minano lo stato psicofisico di Dormer in maniera profonda. Nolan confeziona il remake dell'omonimo film norvegese del '97 di Erik Skjoldbjaerg che diventa da subito una pietra miliare del crime movie.
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Due poliziotti esperti e di grande affidabilità, Dormer e Hap, vengono inviati da Los Angeles in una piccola cittadina dell'Alaska per collaborare alle indagini sull'uccisione di una ragazzina. Durante un servizio di rastrellamento, l'agente losangelino Dormer uccide il suo compagno, non si sa se per caso o meno, le indagini proseguono comunque e i sospetti si concentrano su uno strano scrittore del posto, ma i sensi di colpa, la mancanza di sonno e le reazioni dello scrittore minano lo stato psicofisico di Dormer in maniera profonda. Nolan confeziona il remake dell'omonimo film norvegese del '97 di Erik Skjoldbjaerg che diventa da subito una pietra miliare del crime movie. Il regista e il bravissimo Al Pacino riescono a trovare una simbiosi pazzesca in un thriller tesissimo, più che nevrotico, incalzante e sempre fluido, con scene d'azione di ottimo livello e di grande credibilità. E la luce, in un posto dove il sole non tramonta mai (almeno in quella stagione), diventa assoluta protagonista, fotografata dal fidatissimo Wally Pfister. I personaggi sono tratteggiati fino all'inverosimile, tutti hanno un forte contorno psicologico per meglio comprenderne le azioni e persino il poliziotto Dormer, coi suoi difetti, le sue ombre e i suoi limiti, e nonostante i suoi errori, riesce alla lunga ad apparire umano e simpatico, degno comunque di redenzione. Pacino aderisce come un guanto al suo personaggio, magnifico nel suo disfacimento e si incastra perfettamente all'ambiente e alle situazione create ad hoc da Nolan, Williams invece ancora una volta non convince e appare più che sopravvalutato. Ma è l'insonnia a farla da padrona.
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