marione
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martedì 8 dicembre 2015
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orribile
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Un film bruttissimo, noioso, insensato, una vera tortura. Indicato a chi ha colpe da espiare e tempo da perdere.
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stefano angelillo
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domenica 28 dicembre 2008
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lento, ma coinvolgente
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Pellicola molto interessante, anche se cosparsa di molta lentezza. Questo film sarebbe stato stupendo se, al posto dei tantissimi balletti, ci fossero stati altri dialoghi.
Perchè è nel dialogo che il film ha il suo punto di forza, molte frasi sono veramente profonde, ti rimangono fisse nella mente e ti portano a consigliare questo film, magari accompagnato da qualche caffè, rigorosamente caldo, per tenersi svegli durante i momenti musicali.
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lino
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venerdì 11 luglio 2008
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no.. non ci siamo!
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Se le immagini del film risultano ben studiate ed eleganti, il film è di una pressapochezza allucinante!
Testi solo apparentemente dotti ma in realtà banali e scontanti, a tratti al limite dell'imbarazzante!
La prova che il film d'autore non sempre è garanzia di vera qualità.. il film è spocchioso visivamente e ridicolo verbalmente.. lontanissima la visionarietà poetica ed i testi veramente poetici di Kieslowski.
Il classico cinema spocchioso di una elite presuntuosa legata solo all'aparenza dell'esclusività
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sandrap
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martedì 12 febbraio 2008
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riflessioni di chi ama con la musica nel cuore
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la delicatezza e l'inafferabilità dell'amore incontrano una coreografia magistrale dove nulla è causale. colonna sonora di rara bellezza
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giza
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giovedì 27 aprile 2006
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l'amore non è eterno.
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Un' ora e quarantacinque minuti di una pessima copia di un film di Kar-Wai per arrivare a questo bijoux di sapienza. Grazie, grazie grazie ancora. Consigliato a chi è innamorato e vuole annientare il suo sentimento nello schifo.
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alessandra
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mercoledì 26 aprile 2006
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incredibile ciofeca
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Ho visto il film : due spettatori dietro di me si sono addormentati dopo dieci minuti e dopo altri dieci hanno abbandonato la sala seguiti poi da altri tre e così via per tutta la proiezione. Personalmente ho resistito per vedere fino a che punto di presunzione potesse giungere l'intellettualoide che ha prodotto auesto capolavoro di banalità e squallore terrificante. Data l'assoluta inconsistenza dei dialoghi (un esempio: "odorati le scarpe", frase,secondo l'autore, di intensa drammaticità, che ha suscitato l'ilarità generale del pubblico in sala)immagino quale immensa fatica abbiano fatto i doppiatori italiani per non cadere stramazzati al suolo durante il doppiaggio.
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luigi russo
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sabato 22 aprile 2006
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non sesso, ma amore e filosofia
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Non sesso, ma amore, perché di amore tratta il film o, meglio, di ciò che un uomo, giunto al suo cinquantesimo compleanno, pensi del mistero dell'amore. E filosofia, se per filosofia intendiamo il riflettere sull'esperienza. In questo caso, il riflettere sull'esperienza dell'amore. Sesso no, direi che non solo non se ne vede (in fondo, siamo in Tajikistan), ma non se ne parla proprio. E non perché il regista voglia essere particolarmente pudico, ma perché non è sul sesso che ha voglia di interrogarsi.
E questo punto di vista (privilegiare l'amore rispetto al sesso) è in fondo la vera novità. Di sesso sono pieni i nostri film, come sono pieni i nostri interessi per l'altro/a. Ma dell'amore chi ne parla più, chi se ne interessa in fondo?
Eppure uno degli amanti della donna, l'unico che in seguito alla rivelazione del suo segreto (avere anche lei come John quattro amanti contemporaneamente) non le ha dato della troia, si domanda proprio - e lo domanda al suo "collega" - che cosa sia l'amore.
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Non sesso, ma amore, perché di amore tratta il film o, meglio, di ciò che un uomo, giunto al suo cinquantesimo compleanno, pensi del mistero dell'amore. E filosofia, se per filosofia intendiamo il riflettere sull'esperienza. In questo caso, il riflettere sull'esperienza dell'amore. Sesso no, direi che non solo non se ne vede (in fondo, siamo in Tajikistan), ma non se ne parla proprio. E non perché il regista voglia essere particolarmente pudico, ma perché non è sul sesso che ha voglia di interrogarsi.
E questo punto di vista (privilegiare l'amore rispetto al sesso) è in fondo la vera novità. Di sesso sono pieni i nostri film, come sono pieni i nostri interessi per l'altro/a. Ma dell'amore chi ne parla più, chi se ne interessa in fondo?
Eppure uno degli amanti della donna, l'unico che in seguito alla rivelazione del suo segreto (avere anche lei come John quattro amanti contemporaneamente) non le ha dato della troia, si domanda proprio - e lo domanda al suo "collega" - che cosa sia l'amore. John risponde - e Makhmalbaf con lui - che non lo sa, che l'amore non è definibile perché non si nutre di giustificazioni ma solo di se stesso.
Dovremo concludere che Amore e Filosofia sono due realtà inavvicinabili? Pensare che l'Amore sia quell'esperienza e quel bisogno intraducibili dalla nostra ricerca razionale? Il regista sembra volerci portare a questa conclusione, ma lascia comunque qualche porta aperta. Soprattutto quando, nel dialogo con la bella medico, fa dire al protagonista alcune battute che, se non riducono il divario tra l'Amore e il pensiero sull'Amore, ci fanno capire che qualcosa pure la filosofia può aiutarci a capire sull'amore: l'amore si nutre di se stesso; non fare dell'amore un'ideologia; l'amore quando sta per finire diventa noioso e questo ne accelera la fine... e altre osservazioni interessanti.
Peccato che per sollecitare le nostre riflessioni e suscitare una reazione emotiva, come il pensiero sull'amore richiederebbe, il regista finisca per usare il linguaggio della parola e non sfrutti in modo coerente, per esempio, quello della danza al quale pure aveva cominciato con l'affidare il dialogo-confronto tra ciascuna delle donne e il loro uomo. Forse è questo il vero limite del film.
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[+] non solo sesso, ma amore, filosofia e arte!
(di zaida)
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(di vales)
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roberto gavino
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martedì 18 aprile 2006
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quando in un film vi sono delle idee
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Tutto e' affascinante in un film del genere la musica un po' orientale ma molto bella e orecchiabilela fotografia superba che fa molto pensare le foglie 'morte'animate la neve l'ombrello rosso le candele nel cruscotto i tappeti di foglie morte il traffico inesistente i due cantanti il protagonista con aria da intellettuale un po distaccato dalla vita terrena con l'ossesione del tempo 'la cosa piu' preziosa che abbiamo nella vita ' quel suo compleanno 50 anni 50 ore di amore tutto come in un soffio la vita che ci scivola via come la sabbia nelle mani le quattro donne la hostess molto interessante con gli occhi faceva innamorare il suo corpo flessuoso era un preludio ad un amore'fisico 'molto intelletuale la dottoressa bellissima donna molto fine di cuore e pensiero dolce ma molto sensuale e'meraviglioiso quelle due mani che si 'amano' l'altra donnaballerina con il dominio del corpo per la danza e la piu' matura che vuole essere come il suo maestro di danza e vita confessando quattro amori contemporanei il suo corpo donato a quatro uomini le donne solo possono fare una cosa del genere possono amare piu' persone con la stessa intensta' e' una donazione di se stessi e' una comunione di animi e corpi e poi dulcis in fundo la danza mescolatrice di corpi di vite di sguardi e di amori bellissimo .
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Tutto e' affascinante in un film del genere la musica un po' orientale ma molto bella e orecchiabilela fotografia superba che fa molto pensare le foglie 'morte'animate la neve l'ombrello rosso le candele nel cruscotto i tappeti di foglie morte il traffico inesistente i due cantanti il protagonista con aria da intellettuale un po distaccato dalla vita terrena con l'ossesione del tempo 'la cosa piu' preziosa che abbiamo nella vita ' quel suo compleanno 50 anni 50 ore di amore tutto come in un soffio la vita che ci scivola via come la sabbia nelle mani le quattro donne la hostess molto interessante con gli occhi faceva innamorare il suo corpo flessuoso era un preludio ad un amore'fisico 'molto intelletuale la dottoressa bellissima donna molto fine di cuore e pensiero dolce ma molto sensuale e'meraviglioiso quelle due mani che si 'amano' l'altra donnaballerina con il dominio del corpo per la danza e la piu' matura che vuole essere come il suo maestro di danza e vita confessando quattro amori contemporanei il suo corpo donato a quatro uomini le donne solo possono fare una cosa del genere possono amare piu' persone con la stessa intensta' e' una donazione di se stessi e' una comunione di animi e corpi e poi dulcis in fundo la danza mescolatrice di corpi di vite di sguardi e di amori bellissimo ..perche' in italia non si riesce nemmeno a pensare a un film del genere'? Noi abbiamo Vacanze di Natale con nudi a volonta' e volgarita' in eccesso.
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paolo
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martedì 18 aprile 2006
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ma è tratto dal poeta robertetti?
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Scioccante. Questo film evidenzia tutti i limiti che uno spettatore occidentale possa avere nel recepire concetti non abituali. O forse che non è tutt'oro quel che il regista fa luccicare. Io in effetti non ci ho visto assolutamente nulla di bello nel film, se non un paio di battute sulla gelosia e un piccolo colpo di scena. Stucchevole fino all'inverosimile, le scene con le foglie autunnali finivano per essere non tanto suggestive quanto patetiche. I dialoghi mi hanno fatto rivalutare "il mio west" di pieraccioni. In sala è scattato il gioco ad eliminazione degli spettatori che pian piano si alzavano e se ne andavano.Eppure la sala è abituata a trattare cinema d'autore e quindi si presuppone con un pubblico abituato.
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Scioccante. Questo film evidenzia tutti i limiti che uno spettatore occidentale possa avere nel recepire concetti non abituali. O forse che non è tutt'oro quel che il regista fa luccicare. Io in effetti non ci ho visto assolutamente nulla di bello nel film, se non un paio di battute sulla gelosia e un piccolo colpo di scena. Stucchevole fino all'inverosimile, le scene con le foglie autunnali finivano per essere non tanto suggestive quanto patetiche. I dialoghi mi hanno fatto rivalutare "il mio west" di pieraccioni. In sala è scattato il gioco ad eliminazione degli spettatori che pian piano si alzavano e se ne andavano.Eppure la sala è abituata a trattare cinema d'autore e quindi si presuppone con un pubblico abituato.
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