Baraka

Ron Fricke riprende le geniali sperimentazioni di Godfrey Reggio e, passando per il celebre Chronos, le porta infine con Baraka ad una maturazione estetica senza eguali 

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Film di Ron Fricke che precede il più recente Samsara, Baraka segue lo stesso motivo. Immagini ad altissima definizione, di grande impatto che si susseguono montate con una logica che riesce ad essere comprensibile una volta arrivati alla fine. Riprese effettuate in diverse parti del mondo, scenari naturali, metropolitani, insediamenti umani. Il tema che ho visto emergere è quello del rito, che si compie incessantemente in natura e che l’uomo ricrea per garantirsi l’eternità, proprio come fa la natura.
Il rituale è ciò che permette alla vita di perpetuarsi nei suoi cicli, e l’uomo che ne prende consapevolezza può trasformare la propria esistenza

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Le danze, i canti , i silenzi, i paesaggi ed i riti rendono questo film, il cui regista e niente meno che il direttore della fotografia di Koyaanisqatsi, un vero capolavoro. Rifacendondosi ai giochi tra zoom, accellerazioni e pose lunghissime, questo film e' molto meno ambizioso di Koyaanisqatsi, ma pur sempre alla sua altezza. Il messaggio del film e' un metterci in allerta, ricordandoci i legami fondamentali tra societa', riti e religione. Inizialmente confusionali, le immagini del film saltano da un sito all'altro del pianeta, per poi invece rivelare i suoi significati piu' profondi. Memorabile e' la scena in cui viene raffigurata la frenesia del l'uomo moderno, di corsa nelle strade, nella metropolitana, per poi paragonarlo con crude immagini in una fabbica,dove pulcini vengono trascinati e selezionati con inquietanti macchine e procedimenti innaturali, per poi fineri tutti rinchiusi in delle gabbia, a sfornare uova. [+]

Le danze, i canti , i silenzi, i paesaggi ed i riti rendono questo film, il cui regista e niente meno che il direttore della fotografia di Koyaanisqatsi, un vero capolavoro. Rifacendondosi ai giochi tra zoom, accellerazioni e pose lunghissime, questo film e' molto meno ambizioso di Koyaanisqatsi, ma pur sempre alla sua altezza. Il messaggio del film e' un metterci in allerta, ricordandoci i legami fondamentali tra societa', riti e religione. Inizialmente confusionali, le immagini del film saltano da un sito all'altro del pianeta, per poi invece rivelare i suoi significati piu' profondi. Memorabile e' la scena in cui viene raffigurata la frenesia del l'uomo moderno, di corsa nelle strade, nella metropolitana, per poi paragonarlo con crude immagini in una fabbica,dove pulcini vengono trascinati e selezionati con inquietanti macchine e procedimenti innaturali, per poi fineri tutti rinchiusi in delle gabbia, a sfornare uova. I film quindi incentra sul rito, il lavarsi nel fiume Ghange, le danze di diversi tribu' e civilta' per tutto il film, ma anche le similitudini (dimenticate? o semplicemente banalizzate?) come sia un uomo ed una scimmia, in contesti diversi, che si godono un bagno caldo nelle terme. Limitarsi alle immagini del film non rende. [-]

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E' una emozione straziante dalle venature limpide e forti;un analisi stringente dell'Ego collettivo che a secondo delle latitudini sente sè stesso, oppure in un immanente moto sembra andare alla deriva.

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Ihhhjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjl

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è incredibile come un "semplice" documentario possa essere così sconvolgente. Credo, però, che un aspetto non sia stato colto: la contrapposizione tra la meravigliosità della natura e la stoltezza dell'uomo.

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Semplicemente splendido... E' uno sguardo sugli ambienti, usi e costumi di parte del mondo... Alcune scene sono memorabili..... Non capisco come si faccia a dire che sia pessimo!!!!!!!!

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é un film che rapisce la vista, lasciando l'anima sospesa, come se la camera sostituisse lo sguardo di Dio sul mondo.

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Mi sono addormentato stile Linuccio Bipielle. Il film è pessimo. Cattiva scelta degli operatori italiani. Faccio soltanto un nome e vi lascio trarre le vostre conclusioni. Devilla Gavino..... Ma chi è??

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ci si domanda se certi posti esistano davvero o facciano soltanto parte di scenari artificiali da movie studios;questo film,un documentario ce li racconta.Un capolavoro di fotografia,musica e pensiero. Perchè questo film deve far riflettere chiunque lo guardi,deve risultare un perenne monito,una denuncia toccante e straziante di un'evoluzione sbagliata,di una folle corsa verso il nulla.

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