paride86
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domenica 7 ottobre 2012
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poco riuscito
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Insieme a "Time" e "Soffio" ecco un altro deludente film di Kim Ki-Duk.
Un ragazzo e una ragazza si incontrano in un sogno che causa un incidente reale; di qui i sogni di lui saranno la realtà di lei. Già da questo punto ci si potrebbe chiedere perché? Come mai proprio adesso? A queste domande, però, non c'è risposta. Il film prosegue in un crescendo di romanticismo gratuito e ingiustificato, lavato col sangue di un fedifrago e asciugato con un prevedibile prodigio di magia nel finale.
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Insieme a "Time" e "Soffio" ecco un altro deludente film di Kim Ki-Duk.
Un ragazzo e una ragazza si incontrano in un sogno che causa un incidente reale; di qui i sogni di lui saranno la realtà di lei. Già da questo punto ci si potrebbe chiedere perché? Come mai proprio adesso? A queste domande, però, non c'è risposta. Il film prosegue in un crescendo di romanticismo gratuito e ingiustificato, lavato col sangue di un fedifrago e asciugato con un prevedibile prodigio di magia nel finale. Anche questo senza apparente senso.
Nel complesso "Dream" è una fiaba moderna cui mancano, però, il motore principale, un'antagonista e un chiaro riferimento al soprannaturale.
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molenga
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mercoledì 17 agosto 2011
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l'incubo di kim ki-duk
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Bellissimo, ennesimo capolavoro del regista coreano. Jin sogna la sua ex, sempre, e contemporaneamente ran, sonnambula, compie nella realtà ciò che l'uomo sogna. I due sono legati indissolubilmente anche perché l'ex di uno frequenta l'ex dell'altro...un incrocio pericolosissimo che conduce ran all'inevitabile omicidio dell'ex partner e alla condanna al carcere. Jin sa di essere responsabile del crimine, ha tentato di tutto, restare sveglio quando lei dormiva, prendersi lui la colpa, non dormire affatto ma il destino aveva già preso las sua decisione.
Favoloso il finale con la metafora della farfalla....peccato che in quella scena l'attrice che interpreta ran abbia rischiato di morire;kim ki-duk è piombato in uno sconforto assoluto e s'è nascosto in campagna dove ha girato il documentario su se stesso"arirang",premiato a cannes.
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Bellissimo, ennesimo capolavoro del regista coreano. Jin sogna la sua ex, sempre, e contemporaneamente ran, sonnambula, compie nella realtà ciò che l'uomo sogna. I due sono legati indissolubilmente anche perché l'ex di uno frequenta l'ex dell'altro...un incrocio pericolosissimo che conduce ran all'inevitabile omicidio dell'ex partner e alla condanna al carcere. Jin sa di essere responsabile del crimine, ha tentato di tutto, restare sveglio quando lei dormiva, prendersi lui la colpa, non dormire affatto ma il destino aveva già preso las sua decisione.
Favoloso il finale con la metafora della farfalla....peccato che in quella scena l'attrice che interpreta ran abbia rischiato di morire;kim ki-duk è piombato in uno sconforto assoluto e s'è nascosto in campagna dove ha girato il documentario su se stesso"arirang",premiato a cannes.un nuovo inizio, speriamo.
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elenast
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mercoledì 30 settembre 2009
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ottimo
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Colori stupendi e storia originale. Kim Ki Duk è tornato!
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luca
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lunedì 24 novembre 2008
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kim ki-duk è un grande regista
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e questa non è una novità. purtroppo devo dire che la sua ultima fatica, per chi lo conosce, risulterà un po' più debole delle precedenti. Il ritmo a tratti cede, non sembra avere le ideee chiarissime. il fil è gradevole ma non aggiunge nulla a quanro il regista ci ha già offerto.
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