gianlucarinaldi
|
martedì 16 settembre 2014
|
qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo
|
|
|
|
Il primo merito del film è senza dubbio l’ambientazione innevata, con l’hotel in alta montagna che riesce ad allontanare il solito cliché della casa nel bosco.
In secondo luogo, va notata la bravura del norvegese Roar Uthag, molto capace nel creare tensione sfruttando i pochi mezzi a disposizione: gli bastano un albergo malmesso e un inquietante killer scalatore per terrorizzare il pubblico.
[+]
Il primo merito del film è senza dubbio l’ambientazione innevata, con l’hotel in alta montagna che riesce ad allontanare il solito cliché della casa nel bosco.
In secondo luogo, va notata la bravura del norvegese Roar Uthag, molto capace nel creare tensione sfruttando i pochi mezzi a disposizione: gli bastano un albergo malmesso e un inquietante killer scalatore per terrorizzare il pubblico.
Qualche vecchio trucco non viene risparmiato, come la bionda oca disinibita (che poi si rivela casterella) talmente stupida che lo spettatore esulta nel vederla morire per prima. Anche perché la scena di lei in intimo che corre insanguinata per i corridoi sudici dell’hotel è una delle migliori del film (sul serio).
Geniale la fine, in cui la disperazione dell’unica sopravvissuta al massacro, rimasta completamente sola nella vallata, viene contrastata di botto dall’allegra canzone metal “All My Friends Are Dead” dei titoli di coda.
Non eccessivamente violento, è tutto sommato un buon slasher. Non è il migliore (quello è “Halloween” di Carpenter), ma meglio di parecchi sicuro.
Se questo è il calcio d’inizio dell’horror norvegese, la partita potrebbe diventare interessante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianlucarinaldi »
[ - ] lascia un commento a gianlucarinaldi »
|
|
d'accordo? |
|
gus da mosca
|
lunedì 1 giugno 2009
|
grazie kubrick !
|
|
|
|
Nordico e freddo nelle immagini, altrettanto "ghiacciato" nello stile, che esaspera la tensione. L'idea di riciclare scenografie, inquadrature, espressioni dei volti di Shininhg e' nuova (nessuno aveva fin'ora osato...), tutto il resto e' tratto dal manuale del perfetto teen-slasher. 5 ragazzi massacrati in 90 minuti a colpi di accetta in un albergo tra le nevi perenni, senza alcuna novita' narrativa, ma con uno stile diretto e semplice tutto concentrato sul montaggio e sulla convincente recitazione dei protagonisti. Il film non brilla per la fotografia, ne' per la scarsissima capacita' di gestire le luci, ma riesce a forare lo schermo con quelle improvvise scene di azione magistralmente montate, a cominciare da quei "5 secondi 5" della micidiale ed istantanea sequenza di apertura.
[+]
Nordico e freddo nelle immagini, altrettanto "ghiacciato" nello stile, che esaspera la tensione. L'idea di riciclare scenografie, inquadrature, espressioni dei volti di Shininhg e' nuova (nessuno aveva fin'ora osato...), tutto il resto e' tratto dal manuale del perfetto teen-slasher. 5 ragazzi massacrati in 90 minuti a colpi di accetta in un albergo tra le nevi perenni, senza alcuna novita' narrativa, ma con uno stile diretto e semplice tutto concentrato sul montaggio e sulla convincente recitazione dei protagonisti. Il film non brilla per la fotografia, ne' per la scarsissima capacita' di gestire le luci, ma riesce a forare lo schermo con quelle improvvise scene di azione magistralmente montate, a cominciare da quei "5 secondi 5" della micidiale ed istantanea sequenza di apertura. Ottima anche la scelta del casting, perfetta Ingrid B. Bersal che fa da traino ai comprimari. Ovviamente un grazie a Kubrik, vero regista involontario del film. Personalmente lo considero uno tra i piu' riusciti slasher isieme a All the Boys love Mandy Lane. (Quattro stelle nel suo genere, ovviamente non in assoluto)
[-]
[+] grazie anche a olatunde osunsanmi, aussie director
(di gus da mosca)
[ - ] grazie anche a olatunde osunsanmi, aussie director
|
|
[+] lascia un commento a gus da mosca »
[ - ] lascia un commento a gus da mosca »
|
|
d'accordo? |
|
|