dandy
|
mercoledì 1 maggio 2019
|
yuppi du yuppi du yuppiduppi du.
|
|
|
|
Alla sua seconda opera da regista,Celentano(anche co-sceneggiatore)tira fuori un prodotto inclassificabile,quasi alieno.La trama è un sempice pretesto per mettere in scena numerini surreali,gag elementari ma che a freddo (almeno in parte) sono innegabilmente esilaranti,siparietti da cinema sperimentale undeground e tocchi degni di Bunuel(i tentativi di distrarre Adelaide,il flashback dell'aggressione a Napoleone e alla ragazza).Il tutto ovviamente condito da dosi massicce di egocentrismo e le tipiche massime da Celentano(ecologia,pacifismo,confronto tra classi).Alla fine più che il potere negativo del denaro a farla da padrone è la visione misognia della donna materialista e ingannatrice,ma a differenza dei lavori futuri come "Joan Lui" qui la tracotanza e la regia caotica e iperframmentata sono utilizzate nel modo giusto.
[+]
Alla sua seconda opera da regista,Celentano(anche co-sceneggiatore)tira fuori un prodotto inclassificabile,quasi alieno.La trama è un sempice pretesto per mettere in scena numerini surreali,gag elementari ma che a freddo (almeno in parte) sono innegabilmente esilaranti,siparietti da cinema sperimentale undeground e tocchi degni di Bunuel(i tentativi di distrarre Adelaide,il flashback dell'aggressione a Napoleone e alla ragazza).Il tutto ovviamente condito da dosi massicce di egocentrismo e le tipiche massime da Celentano(ecologia,pacifismo,confronto tra classi).Alla fine più che il potere negativo del denaro a farla da padrone è la visione misognia della donna materialista e ingannatrice,ma a differenza dei lavori futuri come "Joan Lui" qui la tracotanza e la regia caotica e iperframmentata sono utilizzate nel modo giusto.E la rappresentazione dei milanesi come figure grigiastre ingessate è azzeccata.Solo tre numeri misicali,anche in inglese.Il migliore è quello che da il titolo al film,dove Celentano balla con la Rampling mezza svestita(al top della sua bellezza).Immancabili gli attori di colore,fortunatamente non doppiati in modo idiota.Il finale dove Felice tratta per la figlia,ha una spregiudicatezza sia notevole che discutibile.Sicuramente il miglior film diretto dal Molleggiato,prima che l'egogentrismo e il qualunquismo si impossessassero definitivamente di lui.Nonostante il grande successo di pubblico,dopo l'iuscita al cinema Celentano non lo fece editare in cassetta,e restò invisibile per oltre un decennio.Fu trasmesso tra l'87 e il '97 su Italia 1 e Canale 5.Poi nel 2008 il regista lo mise in circolazione in DVD in una nuova versione accorciata,con nuove musiche ed orrendi effetti digitali.Con grande delusione di tutti.Inutile dire che va visto esclusivamente nella vesione originale,anche se non è certo facile reperirla.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
blackandwhite
|
giovedì 27 aprile 2017
|
l'amore rovinato dal denaro
|
|
|
|
Questo è un film sul denaro. Il tema centrale del film è il denaro. Ci sono altri temi secondari degni di nota, come la violenza sulle donne, l'inquinamento, lo sfruttamento dei lavoratori, ma il più importante è certamente questo. Il denaro corrompe gli animi, imbruttisce la gente e siccome non basta mai, impedisce il raggiungimento della felicità. Come una droga conduce rapidamente alla morte, una morte spirituale che viene prima di quella materiale, simbolizzata dalla creduta morta di Silvia.
Chi cade nella dipendenza dal denaro, difficilmente riesce a liberarsene (è ancora il caso di Silvia).
[+]
Questo è un film sul denaro. Il tema centrale del film è il denaro. Ci sono altri temi secondari degni di nota, come la violenza sulle donne, l'inquinamento, lo sfruttamento dei lavoratori, ma il più importante è certamente questo. Il denaro corrompe gli animi, imbruttisce la gente e siccome non basta mai, impedisce il raggiungimento della felicità. Come una droga conduce rapidamente alla morte, una morte spirituale che viene prima di quella materiale, simbolizzata dalla creduta morta di Silvia.
Chi cade nella dipendenza dal denaro, difficilmente riesce a liberarsene (è ancora il caso di Silvia). Chi crede nel denaro pensa di poter comprare tutto con esso (come il ricco amante di Silvia), ma ciò che si fa comprare col denaro in realtà ha già perso di valore. Ma quasi tutti ormai desiderano il denaro e nient'altro che il denaro, come manifestamente mostrato dall'avidità suscitata nella gente quando Felice viaggia con un ben visibile pacco di soldi estorti al capitalista amante di sua moglie.
Felice invece rappresenta l'uomo libero, che non ha per il denaro maggiore considerazione che per l'amore. Celentano mette a confronto due modelli di vita, due città famose d'Italia: Milano e Venezia. Ma si tratta solo di un confronto parziale, perché ormai il capitalismo e l'adorazione del denaro hanno fatto presa dappertutto. Solo l'individuo si può ribellare a questo stato di cose. Non ci resta che questa possibilità di scelta e Felice è un esempio di chi fa la scelta giusta, nonostante le difficoltà ad attuare questa scelta nell'ambiente in cui vive.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a blackandwhite »
[ - ] lascia un commento a blackandwhite »
|
|
d'accordo? |
|
fabio1957
|
venerdì 9 gennaio 2015
|
stravagante
|
|
|
|
Già ai primordi della sua carriera cinematografica ,Celentano non si smentisce,il suo è uno stile irriverente,bizzarro surreale, a tratti perfino sganngherato, ma con punte di vera genialità. I temi sono quelli soliti congeniali a all'artista, in primis l'ecologia,l'alienazione della grande città, il rapporto con le donne ,con la religione.I balletti sono coreograficamente perfetti,i passaggi comici si alternano a quelli drammatici, a tratti un pò lento e ripetitivo.Insomma decisamente stravagante ed estroso.
|
|
[+] lascia un commento a fabio1957 »
[ - ] lascia un commento a fabio1957 »
|
|
d'accordo? |
|
renato c.
|
sabato 8 marzo 2014
|
celentano era partito bene!
|
|
|
|
Sono d'accordo col Morandini che senz'altro questo è il miglior film di Celentano come regista e produttore! Fa vedere le sue idee ecologiste ed il suo pensiero sulla differenza di vita tra Milano e Venezia. A Venezia i poveri vivono nell'acqua in case con pareti sottilissime che crollano al solo stappare una bottiglia di spumante! A Milano la vita è molto diversa ma tutti hanno le facce pallide e tristi per lo smog e vivono sempre di corsa ingoiati dalla metropolitana le cui porte, per l'occasione, si trasformano in bocche di squalo che si ingoiano tutti i passeggeri! Celentano non risparmia nemmeno una presa in giro a sua moglie Claudia Mori che spacca tutte le sedie su cui si siede; e non evita nemmeno scene drammatiche come il tentativo di stupro della ragazza di Napoleone (Gino Santercole), che per salvarla rimane menomato a vita su una sedia a rotelle; e poi la morte dell'operaio sul lavoro.
[+]
Sono d'accordo col Morandini che senz'altro questo è il miglior film di Celentano come regista e produttore! Fa vedere le sue idee ecologiste ed il suo pensiero sulla differenza di vita tra Milano e Venezia. A Venezia i poveri vivono nell'acqua in case con pareti sottilissime che crollano al solo stappare una bottiglia di spumante! A Milano la vita è molto diversa ma tutti hanno le facce pallide e tristi per lo smog e vivono sempre di corsa ingoiati dalla metropolitana le cui porte, per l'occasione, si trasformano in bocche di squalo che si ingoiano tutti i passeggeri! Celentano non risparmia nemmeno una presa in giro a sua moglie Claudia Mori che spacca tutte le sedie su cui si siede; e non evita nemmeno scene drammatiche come il tentativo di stupro della ragazza di Napoleone (Gino Santercole), che per salvarla rimane menomato a vita su una sedia a rotelle; e poi la morte dell'operaio sul lavoro. Charlotte Rampling fa bene la parte di donna arrivista che, al contrario della seconda moglie Adelaide (Claudia Mori)che ha sempre lo sguardo dolcissimo, mostra due occhi freddi ed uno sguardo egoistico; non esita a lasciare marito e figlia per andarsene a vivere a Milano con un uomo ricco "che la amava!", diceva nel film, ma che lei non ha mai confessato di amare! Voleva solo la vita agiata, i bei vestiti,ecc.E dopo sei anni di silenzio in cui si è fatta credere morta suicida, non esita a tornare a prendersi la figlia, facendo allontanare la buona seconda moglie Adelaide e lasciando il povero Celentano solo, disilluso e infelice, con un pacco di soldi che gli dava solo il timore che gli venissero rubati. Il film è piacevole, anche se un po lento a differenza dei film con Celentano diretti da Castellano e Pipolo, e sono molto belle le parti coreografiche, alcune dissolvenze,ed alcune foto panoramiche di Venezia che facevano un bellissimo effetto con la cinepresa che andava all'indietro!
Celentano era partito bene! Peccato che poi abbia rallentato fino a finire col pessimo "Joan Lui" come produttore e regista, ed a lasciare definitivamente il cinema anche come attore dopo l'insuccesso di "Jackpot" del 1992.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
nick distefano
|
sabato 11 aprile 2009
|
sempre più bello!
|
|
|
|
Lo adoro, ha scatenato in me la Celentanomania, e dire che prima neanche lo consideravo a Celentano, lo consideravo un mito senza conoscerlo, ma adesso posso davvero dire che è un mito davvero! Solo lui ha fatto quello che gli piaceva e se ne è fregato di quello che gli altri avrebbero pensato. Con Super rapina a Milano lo stile non c'è perchè il suo nome nella regia è fasullo(il vero regista è Piero Vivarelli), con Yuppi Du ariva alla perfezione, completo in un contesto filosofico-sociale, Yuppi Du è la sintesi del Celentano-pensiero, il mitico Celentano imbastisce Yuppi Du con un ottima fotografia di Alfio Contini(il John Alcott italiano), regia elaborata, attenta ai particolari e innovativa, effetti visici prospettici, inquadrature al grandangolo, montaggio veloce e spezzato, coreografie elaborate e trovate comiche tipicamente italiane.
[+]
Lo adoro, ha scatenato in me la Celentanomania, e dire che prima neanche lo consideravo a Celentano, lo consideravo un mito senza conoscerlo, ma adesso posso davvero dire che è un mito davvero! Solo lui ha fatto quello che gli piaceva e se ne è fregato di quello che gli altri avrebbero pensato. Con Super rapina a Milano lo stile non c'è perchè il suo nome nella regia è fasullo(il vero regista è Piero Vivarelli), con Yuppi Du ariva alla perfezione, completo in un contesto filosofico-sociale, Yuppi Du è la sintesi del Celentano-pensiero, il mitico Celentano imbastisce Yuppi Du con un ottima fotografia di Alfio Contini(il John Alcott italiano), regia elaborata, attenta ai particolari e innovativa, effetti visici prospettici, inquadrature al grandangolo, montaggio veloce e spezzato, coreografie elaborate e trovate comiche tipicamente italiane. La versione del 2008 invece inserisce quello che nel 1975 poteva essere futile, ma che per me ha ben più significato, la scena dei fiammiferi rimontata(in meglio) con il commento musicale della canzone "Azzurro" remixata e rallentata è per quanto strana geniale, e forse Celentano aveva ragione, alla vecchia scena dei fiammiferi gli mancava qualcosa, era la musica e qualche effetto digitale(poi la scelta degli effetti visvi è più che discutibile, Andrea Baracca ha restaurato il colore perfettamente, ma con gli effetti visivi non ci sa proprio fare). Collaborando sempre con Alfio Contini alla fotografia ha girato Geppo il folle e Joan Lui, definiti da Morando Morandini di una squallidità imbarazzante, comunque non penso siano così brutti, anche se non li ho ancora visti, aspetto con ansia che vengano pubblicati in DVD, perchè per Adriano lì comprerei seduta stante a scatola chiusa(senza averli mai visti) a quasi-qualsiasi prezzo. C'è da dire che forse Adriano non ha mai avuto un pubblico che lo apprezzasse per quel che davvero vale, guardando bene la sua produzione ha spaziato in molti generi musicali(rock'n'roll, pop, proto-rap, musica leggera, musica dance, ecc.), è proprietario di una sua etichetta discografica, è un conduttore televisivo, attore, regista, sceneggiatore, montatore. Travatemi qualcun altro in Italia a cui abbiano dato 40 miliardi di lire per fare un film, dopo alcune produzioni di dubbio impatto commerciale. Sicuramente anche se i Cecchi Gori in cambio dei 40 miliardi per il suo film hanno avuto due sue prove d'attore, non ci hanno guadagnato, questo è sicuro al cento per cento!
[-]
[+] sono d'accordo!
(di renato c.)
[ - ] sono d'accordo!
|
|
[+] lascia un commento a nick distefano »
[ - ] lascia un commento a nick distefano »
|
|
d'accordo? |
|
gino
|
venerdì 30 gennaio 2009
|
napoleone
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a gino »
[ - ] lascia un commento a gino »
|
|
d'accordo? |
|
gino
|
venerdì 30 gennaio 2009
|
napoleone
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a gino »
[ - ] lascia un commento a gino »
|
|
d'accordo? |
|
nick distefano
|
lunedì 5 gennaio 2009
|
non posso dire molto...
|
|
|
|
Sicuramente un bel film, Celentano non dirige benissimo, ma lo stile compensa la carenza tecnica. Ottimo Alfio Contini come direttore della fotografia e operatore, musiche ormai diventate parte del storia musicale italiana, montaggio volutamente confusionario e beceramente frammentario(sempre fatto apposta). Bellissimo l'inizio in cui Celentano si scatena nel ritmo di una composizione che fa il verso ad "Also sprach zaratustra" di 2001: Odiessea nello spazio, appunto come analogia di libertà e abolimento della ragione, come negli animali! Non posso dire altro, visto che ho potuto visionare solo la versione restaurata e parzialmente riimontata e non la così venerata versione originale uscita al cinema e quattro volte su TV e mai editta per l'home video.
|
|
[+] lascia un commento a nick distefano »
[ - ] lascia un commento a nick distefano »
|
|
d'accordo? |
|
norfo
|
mercoledì 29 ottobre 2008
|
celentano
|
|
|
|
sono d'accordo con mike e dico che tutti i film di celentano sono stpendi
|
|
[+] lascia un commento a norfo »
[ - ] lascia un commento a norfo »
|
|
d'accordo? |
|
anonimo
|
lunedì 6 ottobre 2008
|
il solito film di destra
|
|
|
|
"Yuppi Du" è un film gravemente reazionario: come sarebbe "Chi non lavora non fa l'amore"?
[+] e' comunque un film geniale
(di starbuck)
[ - ] e' comunque un film geniale
[+] ma che stupidata!
(di renato c.)
[ - ] ma che stupidata!
[+] ma cosa dici?
(di renato c.)
[ - ] ma cosa dici?
|
|
[+] lascia un commento a anonimo »
[ - ] lascia un commento a anonimo »
|
|
d'accordo? |
|
|