Un film destinato non solo a chi ha letto e riletto la trilogia, ad alto tasso di spettacolarità ma anche in grado di tradurre un conflitto tutto interiore. Fantastico, USA, Nuova Zelanda2001. Durata 178 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La grande saga tolkeniana ha finalmente raggiunto il grande pubblico. C’era stato in passato un film d’animazione che aveva deluso gli appassionati. Ma questa volta il bersaglio sembra centrato. Espandi ▽
La grande saga tolkeniana ha finalmente raggiunto il grande pubblico. C'era stato in passato un film d'animazione che aveva deluso gli appassionati. Ma questa volta il bersaglio sembra centrato. Le vicende dello hobbit Frodo che con un gruppo di amici della sua razza e con altri compagni d'avventura si trova ad affrontare un'impresa che lo sovrasta, hanno trovato in Peter Jackson un interprete fedele ma non cieco. Recensione ❯
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Fondamentale capolavoro argentiano, che rappresenta la perfezione della sua formula per il thriller e un momento di passaggio. Giallo, Italia1975. Durata 123 Minuti.
Marc, giovane pianista, assiste all'assassinio di una parapsicologa ma non riesce a vedere il volto dell'omicida. Mentre indaga aiutato da una bella giornalista, le persone con cui viene in contatto cominciano ad essere assassinate una dopo l'altra. Espandi ▽
Il musicista inglese Marc Daly è casualmente testimone del sanguinario omicidio della sensitiva Helga Ullman. Poco prima, durante un congresso di parapsicologia, Helga aveva avvertito in sala una presenza malevola, di una persona che aveva già ucciso e che avrebbe ucciso ancora. Marc è turbato e incuriosito da quanto ha visto e decide di indagare per conto suo, trovando una sponda nella giornalista Gianna Brezzi. La pista investigativa che segue porta Marc in direzione di una scrittrice, Amanda Righetti, ma, quando arriva a casa sua per parlarle, la trova morta assassinata. Il killer ha colpito ancora.
Profondo rosso è un film fondamentale nella filmografia e nel percorso artistico di Dario Argento. È, insieme, il perfezionamento definitivo della sua formula per il thriller e nel contempo funge da momento di passaggio verso l'horror tout court.
L'uso della musica è esemplare in questa ricerca dell'innovazione creativa: l'utilizzo del rock progressivo dei Goblin e di nenie infantili deformate e ossessionanti è significativo ed è rimasto un paradigma da imitare. Di notevole fascino è anche l'uso di esterni in grado di caratterizzare in modo decisivo la visualizzazione della storia. Recensione ❯
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Ethan Hunt e il suo team IMF devono rintracciare un'arma pericolosa prima che cada nelle mani sbagliate. Espandi ▽
Un sottomarino sovietico viene affondato da un proprio torpedo: lanciato contro una minaccia fantasma, gli viene poi ritorto contro dall'intelligenza artificiale infiltrata a bordo del sistema. È solo una delle azioni di quella che viene definita “entità”, una IA divenuta senziente su cui tutti vogliono mettere le mani, ma a sua volta decisamente capace di difendersi e di contrattaccare. Il montare della crisi coinvolge così l'IMF ed Ethan Hunt, che inizia la sua nuova impossibile missione. Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno continua la tradizione spettacolare della serie, ma è sia più comico, sia più drammatico dei capitoli precedenti. Tom Cruise, com'è noto, si cimenta negli stunt in prima persona e questo dà alle scene d'azione una maggior concretezza, aiutata anche da un comparto di effetti speciali che cerca soluzioni analogiche anziché abusare di CGI. È notevole in questo senso anche l'impegno delle sue due nemesi, interpretate da Esai Morales e soprattutto da Pom Klementieff, che sfoggia una bellezza dai tratti molto particolari, oltre a una notevole ferocia nelle scene di corpo a corpo. Mission: Impossible almeno dai tempi di Protocollo Fantasma di Brad Bird, non un'impresa da poco per una serie arrivata al settimo capitolo. Recensione ❯
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Un crime come non se ne vedevano da tempo. Spiazzante, teso, con personaggi sempre sul punto di esplodere. Drammatico, Italia2023. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un action movie sulla storia di vendetta e riscatto di una poliziotta infiltrata in una banda criminale. Espandi ▽
La prima regia cinematografica di Patitucci è orgogliosamente dentro il genere, in questo caso il crime, in un modo così diretto da essere perfino sprezzante. Un crime, dicevamo, come non ne vedevamo da tempo da queste parti, tirato, sottopelle, duro più nei sentimenti che nei corpi. Corpi, poi, sempre sul punto di esplodere, ma mai davvero ottusamente pompati, piuttosto induriti controvoglia, piagati non sull’epidermide ma più a fondo. La Ragonese è tutta spigoli, Arcangeli quasi felpato, e se la prima ti respinge con i silenzi e i vuoti della sua vita, il secondo ti fa avvicinare con la sua voglia di cambiare e il suo progetto di fuga. Patitucci cerca uno sguardo per narrare tutto questo e lo trova. Non calcando la mano sul lato più action della vicenda ma tirando su, con pazienza e precisione, un film più d’atmosfera che di movimento, creando la tensione non con lo scontro ma con la minaccia. Recensione ❯
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Da strega a ragazzina, un racconto di formazione che mostra il lato più verista del Miyazaki-pensiero. Animazione, Giappone1989. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una giovane strega parte a cavallo della sua scopa per un anno di pratica nelle arti magiche. Espandi ▽
Compiuti 13 anni Kiki, una streghetta simpatica e maldestra, parte alla ricerca di una città bagnata dal mare in cui svolgere il suo anno di apprendistato. In compagnia dell'inseparabile gatto nero parlante Jiji, Kiki arriva nella città di Koriko dove inizia a guadagnarsi da vivere facendo consegne a domicilio a cavallo della sua scopa di saggina. Superate le difficoltà iniziali, la giovane strega, grazie ai suoi poteri magici e alla conoscenza di persone che la fanno sentire a casa, riesce a rendersi indipendente. Ma nella vita, si sa, non tutto fila sempre liscio e le sorprese sono dietro l'angolo... Recensione ❯
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Un film sulla perdita dell'innocenza raccontata con un cast credibile ma attraverso soluzioni troppo facili. Commedia, Italia2023. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due momenti decisivi della vita di tre adolescenti: il passaggio dalla pubertà alla preadolescenza vissuto tra primi amori e partite di rugby e quello dal mondo della campagna al mondo della città. Espandi ▽
Il cambiamento radicale di vita di una famiglia è al centro del nuovo film di Luca Lucini, che mira a raccontare la perdita di innocenza di un Paese attraverso quella di un ragazzo, in quella fase cruciale di metamorfosi che è l’adolescenza, dopo la quale nulla è mai come prima. Il cast è credibile, il personaggio più interessante se lo aggiudica Cristiano Caccamo che firma una delle sue performance più notevoli nei panni di un travestito che attende di potersi operare e nel frattempo insegna a Primo a giocare a scacchi e a superare le sue bigotte diffidenze. Purtroppo però, malgrado buone intenzioni e un cast di livello, il film stenta a decollare, seguendo dinamiche narrative molto basiche che rischiano da una parte di appiattire la storia, dall'altra di semplificare troppo alcune vicende, con soluzioni facili e sbrigative. Recensione ❯
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Un film profondamente politico e umano che affronta con sensibilità una storia densa e partecipata. Thriller, Spagna2021. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che esplora le conseguenze della violenza e il suo costo umano; nello specifico per chi la subisce, ma anche per chi la esercita e per la società in cui si insinua. Espandi ▽
Il 29 luglio del 2000 Juan María Jaúregui, ex Governatore civile di Guipuzkoa, viene assassinato a Tolosa da un commando dell'ETA composto da tre persone. I colpevoli sono catturati e condannati nel 2004 a 39 anni di carcere. Nel 2014 uno di loro, Ibon Etxezarreta, chiederà di incontrarne la vedova, Maixabel Lasa, che dal 2001 era stata nominata direttrice della Oficina de Atención a las Víctimas del Terrorismo dal governo basco. Il film descrive il percorso grazie al quale si giunge a questo incontro.
Bollain è cosceneggiatrice e il suo script andrebbe studiato nelle scuole di cinema per apprendere come si possa realizzare un film profondamente politico e, al contempo, profondamente umano avendo una straordinaria sensibilità per leggere tutti i mutamenti e anche gli slittamenti del pensiero in ognuna delle dramatis personae.
L'interpretazione sia di Blanca Portillo che di Luis Tosar offre a Maixabel e Ibon tutta la densità necessaria per un film che potrà essere compreso ed emotivamente percepito, anche nei dettagli, da chi abbia vissuto da noi, non dimenticandoli, i cosiddetti anni di piombo. Recensione ❯
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Un medico quarantenne sviluppa un'ossessione per una ventenne scatenata che gli capita in ambulatorio e che non perde occasione di stuzzicarlo. Espandi ▽
Scapolo e senza famiglia, il quarantenne Kostis trova lavoro come medico su un’isola dell’Egeo. Dopo un lungo inverno solitario, passato a curare i pochi abitanti del luogo, l’arrivo dell’estate cambia tutto: l’isola si riempie di turisti da tutto il mondo e Suntan viene travolto dall’onda di persone in cerca di divertimento. Dopo Miserere di Babis Makridis, la Trent Film recupera un altro film dell’onda greca degli anni Duemila, espressione di un cinema che osserva con sguardo crudele la dolente solitudine dei suoi personaggi. Come altri connazionali più quotati – ma con una propensione a un cinema di più facile interpretazione – Papadimitropoulos non ci va troppo per il sottile e mostra in maniera ripetitiva e ossessiva la rovina di Kostis, il quale trasforma il suo desiderio finalmente appagato in una ricerca insofferente di soddisfazione e realizzazione, trasformandosi in uno stalker patetico e potenzialmente violento. Recensione ❯
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Thelma è sconvolta quando suo figlio dodicenne Louis viene investito da un tir e entra in coma. Trova poi la
lista dei desideri che il bambino aveva scritto sul suo diario. Espandi ▽
Thelma e Louis sono tutto l’uno per l’altra: lei madre single rimasta incinta a diciassette anni, lui ragazzo di dodici che non ha mai conosciuto il padre. Un giorno il ragazzo viene investito da un furgone. Inizia così il viaggio, immobile, di Louis, che in coma da un letto di ospedale cerca di rimanere attaccato alla vita. E si avvia anche il viaggio di Thelma, on the road, risoluta a portare a termine le “10 cose da fare prima della fine del mondo” che ha trovato vergate in un quaderno del figlio. Il film si gioca sulla voglia e la capacità di riscatto di Thelma. La partitura letteraria è evidente ma la costruzione filmica si perde in una poca incisività emotiva, un tentativo di far passare ad ogni costo il positive mindset e una sorta di costante orientalismo nel dipingere i luoghi e le comunità più disparate. La svolta finale, però, ridà un minimo di direzione al tutto. Recensione ❯
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Un fuoco d'artificio di idee e di incubi notturni, oltre che un sofisticato atto d'amore del regista per sua figlia. Drammatico, Francia2022. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una teenager con un super potere speciale riesce a trascinarci all'interno dei suoi sogni, e anche dei suoi incubi. Espandi ▽
Coma è un film 'dedicato', una lettera aperta di Bertrand Bonello a sua figlia, condannata all'inoperosità nella sua camera. Perché fuori una pandemia infuria e il mondo si è fermato. Il film comincia con un testo che scorre sulla parte bassa dello schermo commentando l'estinzione di ogni attività umana a causa del Covid. Tutto il mondo è sospeso in un limbo, solo in faccia a se stesso, chiuso in casa, preso da futili occupazioni, imbarcato a bordo del proprio secolo come dentro un sogno.
Bonello realizza un film cupo, ansiogeno e magnifico per potenza e invenzione. Un film del nostro tempo e per il nostro tempo che teorizza un'altra arte, un altro cinema, un'altra maniera di esistere in sala o altrove. Guardato oggi, dal mondo del post Covid, Coma assomiglia al suo titolo, è una perdita di coscienza, una maniera di fluttuare tra le sue parti, di inventarsi sotto ai nostri occhi.
Semplice e sofisticato, il film è un atto d'amore del regista per sua figlia, un film fisicamente confinato in una stanza ma esteticamente aperto a tutti gli spazi mentali e digitali che affollano l'immaginario di un'adolescente. È un fuoco d'artificio di idee e di incubi notturni che riflette sulla maniera di creare (e di filmare) in un momento in cui sembrava tutto impossibile. Recensione ❯
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Due gemelle, identiche nell'aspetto ma diverse nell'anima, vivono vite opposte: una nello spietato mondo dell'alta finanza, l'altra nell'universo onirico dell'arte. Espandi ▽
Due gemelle, con un passato tragico, che affonda le sue radici nell’infanzia. Due gemelle che vivono vite opposte: una è un’artista senza successo, che si immalinconisce in teatrini semideserti. Stanno per ritrovare il controllo sulla propria vita, e su quella di uomini importanti. Ma i loro destini paralleli riservano drammatiche sorprese. L’ultimo lavoro per il grande schermo di Julian Sands –che riunisce di nuovo le “indivisibili” gemelle Fontana – è un thriller con qualche stereotipo narrativo, ma una sorprendente levigatezza formale. Fra Roma e la penisola araba, fra il Ninfeo di Villa Giulia a Roma e le strade a molteplici corsie sotto i grattacieli di Dubai, si snoda una storia la cui sceneggiatura porta ben cinque firme. Eppure, o forse proprio per questo, sembra la sceneggiatura la parte più fragile del film. Paradossalmente, funziona tutto meglio quando non ci sono dialoghi: emerge la fluidità della regia di Valerio Esposito, ci si immerge con lui nello splendore di alcune location. Ogni movimento di macchina è fluido, vivo. Teniamolo d’occhio, questo regista. Recensione ❯
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Un docufilm che tenta di restituire la grandezza musicale di Desprez, ma non appassiona davvero. Documentario, Italia2023. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il compositore Josquin Desprez, l'artista che ha segnato musicalmente il Rinascimento, e su cui ancora oggi si forma ogni musicista. Espandi ▽
Vissuto tra il Quattrocento e il Cinquecento, Josquin Desprez è stato il più grande compositore musicale del Rinascimento, e tra i più importanti nella storia della musica. Di origini franco-fiamminghe, precursore di Bach e maestro della polifonia, ha lavorato come musicista alla corte di due re di Francia, per il Papa a Roma e per gli Sforza a Milano (in particolare per Ludovico il Moro), imponendosi come la massima autorità musicale dell'epoca grazie al suo stile innovativo e geniale. Questo documentario lo celebra, ricordandone la vita trascorsa principalmente tra Francia e Italia, e le gesta artistiche che hanno lasciato un segno profondo nell'evoluzione musicale dei secoli successivi.
Attingendo anche al vasto repertorio di Josquin Desprez, il docufilm tenta di restituirne la grandezza musicale, senza però riuscire ad appassionare davvero e a staccarsi da una dimensione illustrativa.
Tuttavia, tra una chanson e l'altra, e poi ancora mottetti, messe, brani sacri e profani, letture più o meno faticose, si fa strada la percezione di essere di fronte a un'opera piuttosto settoriale, da addetti ai lavori e studiosi di musica, perlopiù illustrativa e con pochissimi cambi di passo, incapace di appassionare davvero il pubblico e di stimolare la curiosità. Recensione ❯
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Un film dalle atmosfere surreali che guarda al cinema di Kaurismaki per raccontare le problematiche della terza età. Drammatico, Italia, Svizzera2022. Durata 80 Minuti.
Un racconto surreale e ironico che esce dagli stereotipi della vecchiaia e della morte raccontando per capitoli la quotidianità e i sentimenti di personaggi indimenticabili. Espandi ▽
Gli anziani Leopold e Alex hanno uno scontro frontale d’auto. Ne escono un po’ ammaccati ma disposti non a litigare come si potrebbe pensare ma invece a dare inizio ad un’amicizia. Henri e Irma formano una coppia che da molti decenni condivide ogni momento della vita. C’è poi un detenuto, espulso dal carcere contro la sua volontà che vaga per la città facendo un incontro speciale. A loro si aggiunge un medico che prova una tale empatia per i propri pazienti da mettersi a piangere quando li trova in condizioni precarie. Felix Tissi appare come un profondo conoscitore ed estimatore del cinema di Aki Kaurismaki. Il suo cinema si avvale di atmosfere rarefatte analoghe a quelle del regista finlandese nonché di personaggi che mettono a nudo il proprio disagio esistenziale anche quando tacciono o si trovano in situazioni apparentemente lontane dalla realtà di tutti i giorni. Perché questo è un film sul profondo senso di solitudine che attraversa tante persone in particolare (ma non solo) quando raggiungono la terza età. Recensione ❯
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