18 marzo 2020. L'immagine di una fila di camion dell'Esercito Italiano che trasportano feretri fuori dalla città di Bergamo invade i media. Sintesi lugubre della forza devastatrice del virus, segno inequivocabile dell'epicentro del contagio nei primi giorni dell'emergenza sanitaria. Nel tentativo di reagire allo choc, società civile, imprenditori e volontari collaborano per realizzare un obiettivo apparentemente impossibile: costruire in tempo record alla Fiera di Bergamo un ospedale da campo che fornisca cure professionali e alleggerisca il carico di lavoro sulle altre strutture ospedaliere, già sature.
Risultato che si compie in sette giorni di lavoro febbrile, con il coordinamento dall'Associazione Nazionale Alpini, che istituisce un tavolo di lavoro proprio nel giorno di quella famigerata immagine della colonna di morte. Grazie all'inventiva dei singoli che si mettono a servizio della collettività, e che il film interpella, per quindici mesi la struttura si dimostrerà un modello di cura e di protezione di malati e sanitari, un'eccellenza logistica e sanitaria da imitare, perfino illustrata in alcuni dettagli tecnici, e un motivo di grande orgoglio per la comunità. Continua »