Film cortometraggi canadesi

Eva Kaukai e Manon Chamberland praticano l'arte inuit del canto di gola nel piccolo villaggio di Kangirsuk. Le loro ipnotiche voci ci accompagnano nel corso delle quattro stagioni dell'Artico.

Due giovani amanti a Parigi: già dal primo incontro la passione scoppia inarrestabile. Ma c'è un ostacolo. Non sono i parassiti che infestano il letto di uno dei due e che, preoccupato, tiene nascosti come fossero un marchio d'infamia. È qualcosa di più minaccioso. Qualcosa che non può essere detto. Qualcosa che l'altro porta dentro di sé.

Clara, una maschiaccio di 13 anni, per partecipare al video musicale del fratello maggiore accetta di sottoporsi a un radicale cambio di stile. Presto si accorge che questa trasformazione modifica il comportamento dell'amica di suo fratello nei suoi confronti.

Una città intelligente segue e analizza una donna che cammina per la città. Le cose che fa sono interpretate e registrate dal sistema, ma starà tracciando un'immagine precisa della donna?

Una storia che si svolge sullo sfondo delle proteste anti-austerity: due donne si incontrano e si innamorano, mentre i cittadini riconquistano le proprie strade

Una giovane donna tenta di descriversi, proiettando la sua vita nel modo in cui la società si aspetta da lei. Le immagini del film, tuttavia, raccontano una storia diversa, illustrando in modo struggente la forte ansia derivata dalla ricerca della perfezione e della felicità. Un film divertente e commovente e, soprattutto, profondamente umano.

Questo cortometraggio segue Rebecca Thomassie, una donna inuit, per le strade di Kangirsuk, mentre impara le 52 parole che in lingua inuktitut significano "neve".