Dopo la seconda guerra mondiale, negli anni Cinquanta, l'Europa era divisa in due, e lo Stato della Lituania si trovava nella parte orientale della cortina di ferro. Il regime di Stalin distrusse rapidamente i modi di vivere, le abitudini, le tradizioni di prima della guerra, e annientò atrocemente ogni tipo di resistenza. Centinaia di migliaia di Lituani furono deportati nei campi di concentramento, nei gulag, in Unione Sovietica. Marija, un'orfana di undici anni, scappa da un treno di esuli e prigionieri diretto, sulla Ferrovia Transiberiana, verso i gulag. Fingendo di essere russa, tenendo segreta la sua vera identità, affrontando sospetti e crudeltà, Marija intraprende un lungo e pericoloso viaggio di seimila chilometri per tornare in Lituania, nella sua patria. Il film è basato su una storia realmente accaduta.