| Anno | 2025 |
| Genere | Commedia, |
| Produzione | Italia |
| Durata | 100 minuti |
| Al cinema | 4 sale cinematografiche |
| Regia di | Alessandro Genovesi |
| Attori | Luca Argentero, Valentina Lodovini, Licia Maglietta, Chiara Pasquali, Martina Bernocchi Carlo Alberto Matterazzo, Alessandro Bressanello. |
| Uscita | giovedì 6 novembre 2025 |
| Distribuzione | Eagle Pictures |
| MYmonetro | 1,57 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 28 ottobre 2025
A Gardaland, Alessandro esasperato desidera cambiare famiglia: il desiderio si avvera e tutti si scambiano identità, dando vita a una serie di caotiche e surreali disavventure. Una famiglia sottosopra è 67° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 313,00 e registrato 76.581 presenze.
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CONSIGLIATO NO
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Alessandro è sposato con Margherita, ipercritica e visibilmente insoddisfatta, ha una suocera che vive in casa con loro e che non manca di sottolineare che Margherita avrebbe potuto trovare di meglio, e tre figli: gli adolescenti Alice e Leo - lei polemica, lui cannaiolo - e la piccola Anna, che per il suo compleanno ha chiesto a tutta la famiglia di accompagnarla a Gardaland. Alessandro si è licenziato dal suo lavoro di copyright tre anni prima e a 53 anni non riesce a trovare un nuovo lavoro, mentre Margherita è un medico affermato e intrattiene da tempo una relazione segreta con un collega. Il quadro è abbastanza devastante, e infatti a Gardaland Alessandro esprime il desiderio di cambiare famiglia. Naturalmente viene accontentato, ma nel modo peggiore possibile: ognuno dei componenti della famiglia assume infatti l'identità di un altro componente, generando situazioni surreali a catena.
La chiave della cattiva riuscita di Una famiglia sottosopra, remake della commedia francese Le sens de la famille - Indovina chi? di Jean-Patrick Benes, sta forse proprio nel non comprendere che anche una serie di situazioni surreali, per funzionare anche a livello comico, deve mantenere un minimo di aderenza alla realtà.
Qui invece niente ha alcun senso umanamente riconoscibile, né il tratteggio dei personaggi, né le dinamiche fra di loro, né gli ambienti in cui si muovono o le circostanze lavorative che affrontano. Va bene l'esagerazione comica, ma senza un minimo riscontro reale si finisce per parlare di... marziani. Tra l'altro il botteghino, oltre che la critica, ha più volte dimostrato che i remake delle commedie francesi, che spesso già hanno funzionato poco nella loro versione originale, non paga in Italia, e questa poca aderenza alla nostra società e alle nostre tipologie umane è forse parte della spiegazione. In aggiunta il fatto di moltiplicare per sei un meccanismo che già a due comporta notevoli sfide di scrittura (qui firmata dal regista Alessandro Genovese insieme a Giulio Carrieri), e che raddoppiato funziona meno che a due (vedi il recente Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo), con sei persone che si scambiano i ruoli (ma non le apparenze o le voci) diventa davvero faticoso per lo spettatore, che ringrazierà il cielo ogni volta che i personaggi indossano post it o t-shirt identificative di chi sono diventati.
Il cast fa quello che può per rendere un minimo credibile questa situazione, e i migliori in campo sono Valentina Lodovini nei panni di Margherita e Carlo Alberto Materazzo in quelli di Leo, diventati rispettivamente Alessandro e Anna. Ma davvero la fatica di ricordarsi chi è chi, e la mancanza di una qualsiasi autenticità, rendono il tutto veramente oneroso. L'unico momento di (dolorosa, ma anche potenzialmente comica) rispondenza con la realtà riguarda la precarietà lavorativa di Alessandro e la sorte contemporanea dei lavoratori del settore creativo. Alla fine Una famiglia sottosopra principalmente solo come spottone per Gardaland, dove sono ambientate due lunghe scene.
Veramente uno dei peggiori film mai visti... forse il peggiore, assolutamente da non andare a vedere, poi ognuno ? libero di scegliere ma non lo consiglierei MAI.Provare per crede ;-)
Impossibile considerarlo un film, assolutamente sconsigliato, nessun colpo di scena. Forse poteva essere un'idea originale ma il film così come si è presentato non vale neanche il tempo trascorso, figuriamoci il costo del biglietto. SCONSIGLIATO al 100%
Ho scelto questo film senza leggere recensioni, ed è la prima volta che lo faccio francamente. Errore che NON ripeterò più. Ero con mia figlia di 12 anni e due sue amiche coetanee e ho pensato potesse essere un film adatto a famiglie e ragazzi di questa età. La sala era strapiena, ma unicamente per il fatto che si sono palesati gli attori prima della proiezione del film. [...] Vai alla recensione »
Il film ? di una banalit? e sciatteria sconvolgente, zero trama, zero originalit? (necessaria quando si fanno cover), zero verosimiglianza ma soprattutto scandaloso che questo film sia stato persino destinatario di fondi pubblici considerando che nel film una BAMBINA di SETTE anni fuma in continuazione, dandosi arie da grande e dando l'impressione di essere sua mamma, cos? lanciando un messaggio orribile [...] Vai alla recensione »
Un film inguardabile, zero originalit?, personaggi che non sono surreali come suggerisce la recensione ufficiale, bens? semplicemente poco verosimili, sciatteria totale e peraltro vergogna assoluta vedere pi? volte una bambina che fuma (per quanto ipocritamente alla fine del film compaia la scritta pseudo rassicurante che nessuna bambina ha DAVVERO fumato, come se si potesse vedere una scena di stupro [...] Vai alla recensione »
Gardaland fa da cornice a un'avventura familiare iperbolica. È nel famoso parco dei divertimenti dell'entroterra gardesano, che un incantesimo si abbatte sui Moretti: genitori, figli e nonna si svegliano di soprassalto ritrovandosi vittime di uno scambio d'identità. Incredibilmente, sono finiti gli uni nei corpi degli altri, senza un particolare criterio di scelta.
Una famiglia - disfunzionale come di prammatica - a Gardaland, per festeggiare i 7 anni di Anna. Durante la notte, scambio di corpi. Papà Argentero si risveglia nel corpo di mamma Lodovini, il figlio adolescente nel corpo della nonna e via così. Come nella commedia francese, Indovina chi?, di cui Genovesi fa il remake, visto che le idee originali non si portano nel nostro cinema niente brillante.
Commedia di scambi corporali trita e ritrita, emblema di un cinema italiano senza idee che anche quando copia, lo fa malissimo. In una "Famiglia sottosopra" Alessandro Genovesi sestuplica l'effetto transfert: papà, mamma, i tre figli e la nonna si ritrovano, per magia, in un corpo diverso dal proprio e, ovviamente, cominciano i problemi. Ma mettersi nei panni dell'altro sarà di insegnamento per tutti [...] Vai alla recensione »
Quante famiglie nel cinema di Alessandro Genovesi, da Happy Family (scritto per Salvatores da una propria pièce teatrale) a questo Una famiglia sottosopra, ennesimo esemplare di quella family comedy che lui stesso ha contribuito a varare con Colorado Film e Medusa da 10 giorni senza mamma (e i due relativi sequel) in poi, oggi praticata da tanti. Anche qui, con Wildside e Sony e Luca Argentero papà [...] Vai alla recensione »
Gardaland è protagonista, ma il divertimento, diciamolo subito, non è assicurato e stenta a partire. O meglio è a tratti proprio come l'andamento delle montagne russe. Per rimanere in tema parco giochi, come il Colorado Boat, quel tronchetto che a tutta velocità va sull'acqua e fa su e giù tra salite e discese. Con l'aggiunta gravosa che qui l'adrenalina è proprio assente.
Immaginate una famigliola spensierata al luna park - regno del vizio per eccellenza - dove l'ebbrezza delle montagne russe viene restituita da un'ovvia carrellata a ragion di product placement con Gardaland. Immaginate poi che ad accompagnare questa ouverture sia la simpatica (e poco altro) voice-over del papà Alessandro (Luca Argentero), che cita Anna Karenina e le sue famiglie infelici, ognuna "infelice [...] Vai alla recensione »