| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | USA |
| Durata | 102 minuti |
| Regia di | Clint Bentley |
| Attori | Joel Edgerton, Clifton Collins Jr., Felicity Jones, Alfred Hsing, Paul Schneider William H. Macy, Nathaniel Arcand, Eric Ray Anderson, John Diehl, Kerry Condon, Will Patton. |
| Uscita | mercoledì 5 novembre 2025 |
| Tag | Da vedere 2025 |
| Distribuzione | Lucky Red |
| MYmonetro | 3,42 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 22 novembre 2025
Basato sull'amato racconto di Denis Johnson. In Italia al Box Office Train Dreams ha incassato 32 .
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CONSIGLIATO SÌ
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America, inizio Novecento. Robert Grainier, nato e cresciuto orfano sul finire del secolo precedente, lavora come operaio e taglialegna nelle regioni selvagge dell'Idaho, nel pieno della grande espansione delle ferrovie americane. La sua è un'esistenza semplice, caratterizzata dal rapporto con una natura in trasformazione e con un mondo che cambia a una velocità superiore a quella dell'uomo. Si innamora di Gladys, con cui costruisce una casa e ha una figlia, anche se il lavoro lo costringe spesso a stare lontano dalla famiglia. Quando un tragico incendio gli strappa via i suoi affetti più cari, Robert si ritrova a vivere tra solitudine, memoria e un senso di spaesamento, cercando un equilibrio possibile negli anni a venire.
Con passo contemplativo ed echi di Terrence Malick, Train Dreams riflette sulla solitudine e sul passare del tempo, sulla memoria e sulla perdita.
Nell'immaginario del cinema e della storia americana, come mostrava Sergio Leone in C'era una volta il West, la ferrovia è metafora del passaggio d'epoca che segna il tramonto del vecchio West e l'affacciarsi della modernità. Il treno si fa vettore del progresso e insieme dell'erosione della frontiera. Anche Train Dreams - presentato al Sundance Film Festival e poi disponibile su Netflix - si colloca su questo binario, ma rimuovendo qualsiasi traccia di epica. Nell'adattare l'omonimo libro di Denis Johnson - pubblicato nel 2011 - il regista Clint Bentley (già candidato al Premio Oscar come sceneggiatore per Sing Sing, 2023) sceglie un approccio asciutto e contemplativo per raccontare la storia di un uomo qualunque, come i tanti che hanno costruito silenziosamente l'America vedendone già smarrire l'innocenza.
Il film si sviluppa come una narrazione frammentata, una successione di quadri esistenziali, singoli episodi della quotidianità di Robert Grainier (Joel Edgerton), mentre le ellissi lasciano spazio al tempo e alla memoria. Non c'è enfasi nella regia, nemmeno quando Robert assiste assieme ad altri lavoratori all'uccisione di uno di loro per un regolamento di conti, ripresa in campo lungo a camera fissa. La vita di Robert scorre tra partenze, ritorni, dialoghi e silenzi, il lavoro nei boschi e l'amore per Gladys (Felicity Jones) e la figlioletta, fino al dolore di un lutto che non passerà.
La parabola umana di Robert procede accanto a quella del territorio che lo circonda dove le foreste vengono sradicate mentre l'industrializzazione avanza. Nel rapporto tra intimità e vastità del paesaggio (splendidamente fotografato), tra l'esperienza individuale e la mutazione collettiva di un Paese, Train Dreams costruisce una riflessione delicata sul tempo, sulla solitudine e sui cambiamenti che definiscono un'epoca o un'esistenza.
Nella sua toccante interpretazione Joel Edgerton regala al personaggio di Robert una presenza trattenuta ma incisiva, depositaria di una tristezza via via sempre più malinconica. Come il suo protagonista, anche il film trova la forza nella sottrazione evitando qualsiasi eccesso emotivo. Talvolta, rischia di avvicinarsi alla maniera, ma è una scelta coerente che trova compimento nei momenti migliori, quando si aprono brecce improvvise di intensità che illuminano il percorso e l'attesa precedenti.
Così, scopriamo quanto sia stata preziosa la vita di Robert, che non ha conosciuto i propri genitori né lascerà eredi o affetti dietro di sé, ma nonostante tutto, salendo per la prima volta in volo su un aereo, può ancora sentirsi connesso con il mondo.
Train Dreams, il film Netflix diretto da Clint Bentley sulla base del romanzo omonimo di Denis Johnson, narra il percorso di vita (reale) di un modesto taglialegna, Robert Grainier, il cui unico obiettivo è di provvedere alla moglie e alla figlia di cui è innamoratissimo, e che lungo il suo percorso incontrerà una serie di personaggi con cui legare e affronterà una serie di traversie da superare. È un film contemplativo, pieno di amore per una natura a volte anche ostile e pericolosa, che a tratti ricorda il Terrence Malick di Tree of Life. E la sua efficacia riposa in gran parte sulle spalle del suo protagonista, in scena dall’inizio alla fine, intrepretato dall’attore australiano Joel Edgerton.
Edgerton non ha dubbi su cosa l’abbia convinto ad accettare questo ruolo. “La sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Greg Kwedar ,era bellissima, e uno degli elementi che ho apprezzato di più è che la storia d’amore fra Robert e sua moglie Gladys non è raccontato come il solito romance, ma come un progetto di vita. È il racconto di un’esistenza di frontiera che aveva a che fare con la sopravvivenza quotidiana, alla quale sia Robert Grainier che sua moglie contribuivano ogni giorno, al di là dei sogni romantici. La loro vita domestica era fatta anche di tensioni e di incertezze sul futuro, su come essere genitori in una situazione estrema, e richiedeva una collaborazione totale fra i coniugi, senza tempo da perdere in smancerie o battibecchi inutili”. Al suo fianco, nei panni della moglie di Robert Grainier, c’è Felicity Jones, con cui la chimica è evidente. “Sono felice che mi si sia presentata proponendosi per interpretare il ruolo di Gladys Grainier, altrimenti Train Dreams sarebbe stato un film molto breve (ride)”.
Il film è essenziale, di poche parole, raccontato per momenti salienti e per eventi che cambiano la vita del protagonista. “Molti film si perdono in chiacchiere inutili, invece Train Dreams è succinto, quasi reticente nel raccontare la sua storia, come se il protagonista non la ritenesse importante, e invece il film, così come il romanzo, restituiscono una dignità eroica a quest’uomo comune che per tutta la vita non ha fatto altro che il suo dovere nei confronti della famiglia, mantenendo una comune decenza e un grande rispetto per gli altri e per la natura”.
Comparso all'improvviso sulla piattaforma Netflix, dopo un'anteprima al festival Sundance, Train Dreams di Clint Bentley ha subito conquistato milioni di persone in pochi giorni. Ispirato al racconto di Denis Johnson, è un'opera contemplativa, intrisa di umanità che ha come protagonista assoluto Robert (Joel Edgerton), un boscaiolo all'alba del Novecento.
Orfano, silenzioso, cresciuto nella fatica del lavoro, Robert Grainier (Joel Edgerton) accetta come ineluttabili le dure leggi della sopravvivenza: costruisce una casa, forma una famiglia, crea la sua piccola felicità solo per vederla svanire. Del resto l'ombra della morte e il presagio della sventura - in un'America segnata da una violenza normalizzata - sono una presenza costante nel suo percorso, [...] Vai alla recensione »
Oltre il western, in parte romantico, in parte trattato filosofico, Train dreams sembra un grande film mai realizzato di Terrence Malik. È ambientato nel nordovest degli Stati Uniti (e dintorni), principalmente all'inizio del novecento. Edgerton (in modalità da Oscar) e Jones interpretano una coppia di pionieri in lotta con la natura selvaggia e i rovesci del destino.