| Titolo originale | Ri Gua Zhong Tian |
| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Cina |
| Durata | 133 minuti |
| Regia di | Shangjun Cai |
| Attori | Songwen Zhang, William Feng, Zhilei Xin . |
| MYmonetro | 2,78 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 settembre 2025
Due ex amanti si ritrovano dopo anni, affrontano rimorsi e dolori del passato, si dicono addio e infine si abbracciano, trovando conforto nel pianto. Il film è stato premiato a Venezia, In Italia al Box Office The Sun Rises On Us All ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 2,4 mila euro e 500 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Meiyun vive nella città di Guangzhou, dove possiede un negozio di abbigliamento che gestisce con feroce determinazione, tra presentazioni dal vivo dei capi sui social media e la caccia ai fornitori che le devono un rimborso. La donna, che ha una relazione con un uomo sposato e che deve far fronte a una gravidanza inaspettata, si trova anche a fare i conti con il proprio passato a causa della presenza di Baozhu, un tempo suo compagno e ora in terapia in seguito alla scoperta di un tumore. Meiyun e Baozhu condividono un segreto legato ai molti anni di assenza dell'uomo, e insieme dovranno venire a patti con quanto accaduto.
Sull'impianto di un mélo contemporaneo che non risparmia le sferzate, il regista Shangjun Cai innesta un severo trattato morale sulla Cina odierna e sulla colpa sommersa, in una storia che procede per accumulo doloroso verso una conclusione inesorabile.
Da un pezzo assente dalle scene, Shangjun Cai aveva ottenuto nel 2011 un Leone d'argento a Venezia per il suo People mountain people sea, a cui aveva fatto seguito il meno riuscito The conformist. In questo film (curiosamente scritto a quattro mani con la moglie Han Nianjin) c'è una vitalità diversa, amara, incanalata in un genere per lui nuovo. L'elemento mélo è ostinato e si fonde al ritratto impietoso di individui spezzati, con la storia che si snoda tra ospedali, centri commerciali e zone di servizio. C'è un carattere liminale profondo e perturbante nella vicenda, che spesso porta i personaggi a rimarcare quanto la vita sia dura e quanto il destino sia un creditore da cui non si può scappare.
Sullo sfondo della regione del Guangdong, il centro nevralgico della smisurata crescita cinese il fulcro della sua bulimia manifatturiera, è soprattutto Meiyun (Zhilei Xin, abile a incarnare le mille stanchezze della protagonista) a portare sulle spalle una colpa e un debito morale mai del tutto affrontati, che la rendono perciò catatonica. Il rilascio sembra non arrivare mai, e anzi si rimesta in una serie di sfortune e gravidanze perdute che trovano sfogo soltanto in un finale, tanto lacerante da sbilanciare il punto di equilibrio del film.
È una degna conclusione che saprà ripagare lo spettatore più volenteroso, quello che non ha paura dei codici del melodramma, qui sfruttati appieno in una serie di composizioni che tradiscono la bella texture naturalistica di base della fotografia del coreano Hyun Seok-Kim (il quale aveva girato tra gli altri Poetry di Lee Chang-dong). Due ex-amanti stremati e consumati - seduti da lati opposti di un ponte, oppure dai volti che quasi si toccano tra le porte di un ascensore bloccato - che però sono condannati l'uno all'altra, in una co-dipendenza puramente residuale.
Nonostante il titolo, The sun rises on us all è un film cupo in cui sacrificio e senso di colpa gravano sui personaggi. Meiyun (Xin) ritrova l'ex amante anni dopo che lui si era preso la colpa di un incidente causato da lei. In questa cornice si sviluppa un dramma morale minimalista in cui la donna deve destreggiarsi con sentimenti complessi. Il film non è mai esagerato, le emozioni sono lasciate covare [...] Vai alla recensione »
Con People Mountain People Sea, Leone d'argento per la regia a Venezia 68, il pechinese Cai Shangjun incorniciava un revenge movie impossibile giacché paralizzato dal vuoto delle istituzioni e dal rinnovarsi della guerra fra poveri nella Cina contemporanea. Il peccato, la violenza, la colpa, e l'impotenza del singolo rispetto alla loro enormità, tornano in The Sun Rises on Us All come concetti chiave, [...] Vai alla recensione »
C'è qualcosa di irrisolvibile e sfuggente, di invisibile ma tangibile, dietro l'immagine di Meyun, la protagonista di The Sun Rises On Us All (Ri gua zhong tian), quarto lungometraggio del regista pechinese Cai Shangjun presentato a Venezia 82, già Leone d'Argento con People Mountain People Sea nel 2011. Analogamente alle dirette social che caratterizzano il lavoro della donna come venditrice di abiti [...] Vai alla recensione »
Meiyun sta cercando di portare avanti una gravidanza difficile. Vende abiti on line, ha un amante sposato Qifeng, con figlia ricattatrice e un ex amante Baushu, che ritrova per caso in ospedale. Questi si è fatto cinque anni di galera per omicidio stradale. Solo che guidava lei, ma lui si è preso colpa e condanna. E mentre il generoso amante scontava la pena lei lo aveva mollato al suo destino.
Delude invece l'ultimo film in gara, il cinese "The sun rises on us all" di Cai Shangjun, melò compresso tra sensi di colpa e redenzione. Lei è Meiyun, donna incinta dopo un precedente aborto, che ha lasciato il compagno Baoshu, che si era addebitato l'uccisione di una persona in un incidente stradale (al volante c'era lei), facendosi 5 anni di prigione.
Comincia in un ospedale, con un'ecografia, l'ultima opera di Cai Shangjun, The Sun Rises on Us All (Ri Gua Zhong Tian), in concorso alla Mostra del Cinema dove già il regista cinese si era aggiudicato il Leone d'Argento nel 2011 con People Mountain People Sea. L'ambiente ospedaliero ritornerà nella vita della protagonista, Meiyun, tra gravidanza o aborto e il tumore di cui è stato affetto il suo ex-compagno [...] Vai alla recensione »
A quattordici anni dal Leone d'Argento per People Mountain People Sea, il cinese Cai Shangjun torna in Concorso a Venezia 82 con The Sun Rises on Us All, il suo quarto lungometraggio di finzione, un discontinuo e rigido melodramma che cerca di affrontare temi universali sulla condizione umana attraverso una disperata storia d'amore tossico o di qualcosa che ci somiglia.
A chiudere il concorso di quest'edizione è Ri gua zhong tian (The Sun Rises on Us All), film che segna il gradito ritorno al Lido di Cai Shangjun, già insignito del Leone d'Argento a Venezia68 per People Mountain People Sea (2011). Dramma stilisticamente coerente e antispettacolare nel suo approccio all'immagine come alla scrittura, è tuttavia evidente come in esso il regista abbia preferito non prendersi [...] Vai alla recensione »