Odissea a misura di bambino nell'Iraq di Saddam Hussein degli anni '90 che trova una superba crasi tra dolcezza e violenza, autoctona e statunitense. #RoFF20. Alice nella Città.
di Mario Turco Sentieri Selvaggi
C'è questa bellissimo intermezzo di appena due minuti, girato con tre inquadrature e due POV, che rende la cifra della sorprendente maturità della regia di Hasan Hadi, capace con La torta del presidente di scavare nella ferita suppurante dell'Iraq degli anni '90 attraverso una vicenda all'apparenza escapista ed estranea al grande flusso di lungometraggi più propriamente civili che sono venuti negli ultimi anni dalla parte del globo che continua a conoscere quasi un eccesso di Storia. La piccola Lamia (Baneen Ahmad Nayyef) e la nonna Bibi (Waheed Thabet Khreibat) fanno conoscenza col portalettere (grande gag l'indovinello sul suo lavoro) e col giovane uomo con gli occhi velati da un panno striato di sangue che le hanno raccolte con la loro molto bardata automobile da matrimonio. [...]
di Mario Turco, articolo completo (3567 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 17 ottobre 2025