Shih-Ching Tsou, dopo il lungo sodalizio con il premio Oscar Sean Baker firma un esordio potente e indimenticabile. Dal 22 dicembre al cinema.
Nel mercato notturno di Taipei Shu-fen gestisce un chiosco che serve noodle: lasciata dal marito da diversi anni, sta ancora affrontando i debiti residui, faticando a gestire l'irrequieta figlia ventenne I-Ann e la piccola I-Jing di 5 anni. La sorella maggiore lavora segretamente come betelnut girl, mentre la minore vaga da sola per la città, provando a interpretare a suo modo il mondo dei grandi. Mentre Shu-fen si lascia andare alla depressione, la situazione le sfugge di mano e le iniziative di I-Ann e I-Jing rischiano di compromettere ulteriormente l'equilibrio famigliare.
Questa storia è molto personale. Il film nasce da un ricordo vivido: mio nonno una volta mi disse di non usare la mano sinistra perché era la mano del diavolo. Mentre sviluppavamo La mia famiglia a Taipei, ho iniziato a raccogliere varie storie, alcune da amici, altre dalla famiglia e persino da sconosciuti.
Shih-Ching Tsou, dopo il lungo sodalizio con il premio Oscar Sean Baker (produttore, co-sceneggiatore e montatore del film) firma La mia famiglia a Taipei - di cui vediamo una clip in esclusiva su MYmovies - un esordio potente e indimenticabile, una storia intima e urbana tra tradizione e modernità.
Distribuito da I Wonder Pictures, La mia famiglia a Taipei uscirà dal 22 dicembre al cinema.