Van Gogh - Poeti e Amanti

Film 2024 | Documentario, 90 min.

Anno2024
GenereDocumentario,
ProduzioneGran Bretagna
Durata90 minuti
Regia diDavid Bickerstaff
AttoriJamie de Courcey .
Uscitamartedì 4 marzo 2025
DistribuzioneNexo Studios
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Regia di David Bickerstaff. Un film con Jamie de Courcey. Genere Documentario, - Gran Bretagna, 2024, durata 90 minuti. Uscita cinema martedì 4 marzo 2025 distribuito da Nexo Studios. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento martedì 25 febbraio 2025

L'eccezionale possibilità di visitare, grazie al cinema, la mostra della National Gallery di Londra che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. In Italia al Box Office Van Gogh - Poeti e Amanti ha incassato 73,9 mila euro .

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Il racconto delicato di un pittore straordinario. Con grandi testimonianze poetiche.
Recensione di Rossella Farinotti
martedì 25 febbraio 2025
Recensione di Rossella Farinotti
martedì 25 febbraio 2025

Quante storie sono state narrate sulla figura e sulle opere di Vincent Van Gogh (1853-1890) sin dalla sua morte? Il pittore olandese, grazie al suo stile innovativo di una pittura dai gesti e tratti veloci e da un uso del colore che non si erano mai visto prima, ha destato gli interessi di professionisti del settore e di appassionati tanto da creare una mitologia che, ancora oggi, è vivida e viene raccontata da occhi sempre più esperti.

Trovare storie nuove sullo stesso personaggio non è un fattore semplice, ma con Van Gogh il risultato è spesso ottimale.

In Van Gogh - Poeti e amanti il regista David Bickerstaff elabora un racconto delicato, partendo da alcune tematiche specifiche dell'opera pittorica di Van Gogh e focalizzandosi in particolare sul suo periodo legato al sud della Francia, quando il pittore si trasferì ad Arles e poi a Saint-Rémy. Risale al 21 febbraio del 1888 la prima lettera al fratello Theo, in cui Vincent descrive le bellezze e la luce della nuova regione in cui si trasferì per dipingere cercando la giusta serenità e un proficuo equilibrio. Due sensazioni a cui l'artista cercherà di ambire attraverso una lotta con sé stesso e il suo animo tormentato e la sua ossessione per la pittura.

Le lettere tra Vincent e Theo Van Gogh sono dei documenti importanti per la storia dell'arte: testimoniano non solo il rapporto tra due fratelli, ma tra due professionisti che, per tutta la vita, si appoggiano e stimano. Theo Van Gogh era un mercante d'arte che, sia economicamente che con grande affetto, ha sempre spronato e appoggiato il fratello che, in vita, non vendette mai una singola opera. Fu la moglie di Theo che, alla morte del marito, decise di farlo seppellire insieme a Vincent, enfatizzando l'amore e la stima tra i due fratelli. Ecco perché Vincent, appena trasferito ad Arles, nella iconica casa gialla, avvisa subito il fratello delle nuove sensazioni di quel luogo nuovo e ospitale, e dei pensieri per dipingere nuovi immaginari. La natura è preponderante ma qui, nel sud della Francia, Vincent inizia ad affezionarsi anche alle persone, che ritrae con minuzia e con il suo stile riconoscibile, oltre che attraverso colori brillanti che, incessantemente, vengono stratificati gli uni sugli altri. I "verdi bronzo", come li definisce il pittore stesso; i rossi e i gialli; i marroni e i rossi brillanti.

Ad Arles Vincent è davvero prolifico. Si devono a questo periodo capolavori come la prima iconica notte stellata, dal titolo Notte stellata sul Rodano (1888). La seconda è custodita al Moma di New York. O il Giardino dell'ospedale di Saint- Remy (1889), o ancora i primi "Girasoli" (1888) e il dipinto La sedia (1889), opere pittoriche che oggi sono nella memoria collettiva di tanti.

Il film elabora con poesia questo periodo di vita di Van Gogh partendo dalla ricognizione di diverse opere - tutte importantissime - per una mostra personale presso la National Gallery di Londra. Una mostra talmente accurata e visitata da far aprire il museo inglese anche la notte, fatto che accadde solamente per un'esposizione dedicata a Leonardo Da Vinci. Dalle sale della National Gallery lo spettatore può scorgere l'allestimento puntuale e rigoroso che traccia la vita di Van Gogh, ma anche un po' il "dietro le quinte" dove i dipinti di Van Gogh vengono visionati, controllati e poi allestiti da professionisti.

Non mancano anche i dialoghi di critici, curatrici, direttori di museo che, dalla Francia a Londra, sino a New York, raccontano la figura di Vincent sotto i diversi aspetti, enfatizzando sempre l'opera e i suoi soggetti. Questi "poeti e amanti" che ispirano Van Gogh in particolare nel periodo dove la natura del sud della regione francese prende sopravvento sul suo istinto, un istinto spesso rovinato dalla personalità sofferente, che lo porta a confrontarsi con il mondo e gli umani, e che lo fa incupire, tanto da avere ben quattro momenti di crisi che racconta sia a Theo nelle lettere, che in un diario che il film mostra in alcune pagine dove si scorgono dei disegni raffinati e affettuosi.

Il film ripercorre quei due anni e tre mesi trascorsi nel sud della Francia, quando Vincent decide di scappare dalla vita d'artista ardua e competitiva di Parigi, fino al suo ritorno a nord nel 1890. Un periodo che vede la crescita di colori "sgargianti, ben combinati, splendenti" come arma di protezione dalla cupezza interiore che Vincent cercava di arginare. La casa gialla, più volte ritratta, diviene una sorta di atelier per provare la disposizione dei suoi quadri. Il soggetto della natura viene poi, proprio ad Arles, arricchito con la presenza umana: Van Gogh inizia a dipingere coppie all'interno dei suoi contesti. Uomini e donne che si tengono calorosamente a braccetto, come se l'artista ambisse a quell'intimità.

"Mio caro Theo, eccoti il cielo stellato. Dipinto di notte alla luce di una lampada ad olio. Raggi oro rosso..." Vincent è romantico anche nella descrizione dei suoi dipinti. Tanto romantico da essere sempre alla ricerca di quella serenità che gli viene restituita attraverso anche le coppie che dipinge nei contesti notturni o diurni. "Soggetti poetici" li definisce il pittore olandese. Nell'autunno del 1888 i pensieri di Vincent si rabbuiano. In particolare dopo un litigio con l'amico pittore Paul Gaugin, che passò del tempo ad Arles per dipingere insieme. A fine anno, a seguito di un esaurimento nervoso, Van Gogh viene preso in cura all'ospedale di Arles.

Questo fu il primo di diversi momenti di debolezza e crisi psicologica. Momenti in cui Van Gogh non riusciva naturalmente a lavorare, a dipingere. "Dipingo per non impazzire", asserisce. Il movimento ritmico e ripetitivo della pittura lo tranquillizza un po'. Gli alberi di ulivo (1889), un quadro efficace per la forza con cui Van Gogh dipinge i tronchi, per i colori forti e con il bordo nero a enfatizzare quel movimento dato dal vento. I soggetti solitari e in movimento rappresentano come un saluto, forse, da parte dell'artista che dipinge questo capolavoro nel sanatorio di Saint-Rémy-de-Provence, poco prima di togliersi la vita. Una vita che ha lasciato tracce importanti che hanno sempre nuove chiavi di lettura. Del resto, per Vincent Van Gogh, una grande ambizione era quella di arrivare alle persone e comunicare con loro.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 25 febbraio 2025
Francesca Monti
Film TV

Nuovo capitolo di La grande arte al cinema di Nexo Studios, Van Gogh - Poeti e amanti documenta una delle esposizioni recenti di maggior successo della National Gallery. La parola è affidata a curatori e critici, il visivo alla palette menta dell'allestimento, più che all'esplosione di luce che Van Gogh conobbe nel suo biennio nel sud della Francia.

NEWS
TRAILER
mercoledì 29 gennaio 2025
 

Un viaggio d’eccezione attraverso l’esposizione che sta riscrivendo la storia di Vincent Van Gogh e che ha convinto la National Gallery a un’apertura notturna straordinaria Il 4 e 5 marzo al cinema. Guarda il trailer »

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