John e Yoko due cuori e una rivolta
di Alberto Crespi La Repubblica
Il documentario One to one: John & Yoko Regia di Kevin Macdonald Voto: c Kevin Macdonald è uno dei migliori documentaristi viventi. E il suo One to one: John & Yoko , sia pure con un approccio più circoscritto, va ad affiancarsi degnamente al fluviale Get back di Peter Jackson. Anzi, ne costituisce un ideale seguito: Get back parla del 1969, l'anno cruciale in cui i Beatles sono sull'orlo dello scioglimento e Yoko Ono è una presenza quasi inquietante; One to one ci porta nel 1971, i Beatles non esistono più e Yoko Ono è per certi versi la protagonista, perché è per amor suo che Lennon si trasferisce a New York e diventa "americano".
I due abitano al Greenwich Village in un appartamentino con il televisore davanti al letto, e la tv è la terza protagonista: John la guarda h24, in modo compulsivo, seguendo le elezioni che portano Nixon al secondo mandato e i prodromi del Watergate. E scopre la politica, l'impegno: diventa amico di Jerry Rubin (uno dei Chicago Seven), frequenta i Black Panther, scrive canzoni sulla rivolta nel carcere di Attica.
Un grande documentario sul passato ha bisogno di due cose: filmati d'epoca interessanti e uno sguardo che li contestualizzi in modo originale. Qui il repertorio è straordinario e Macdonald lo usa in modo geniale insertandolo con spezzoni di programmi tv del tempo. Il risultato è un viaggio nell'inizio degli anni Settanta dove si tocca con mano la violenza latente e l'insopprimibile creatività di un'epoca irripetibile.
Da La Repubblica, 16 maggio 2025
di Alberto Crespi, 16 maggio 2025