Un thriller politico che ci fa interrogare su tre assi: il potere come rituale, la fiducia come bene scarso, la tecnologia come campo minato morale. Dal 19 dicembre su MYmovies ONE.
di Gabriele Prosperi
Un blackout di pochi secondi durante il voto primario basta a incrinare la vittoria risicata di Paul Francoeur, ministro in sedia a rotelle proiettato alla candidatura presidenziale della destra. A fiutare l'odore di bruciato è César Casalonga, consigliere di lungo corso e amico di Paul. Intorno a loro si addensa un clima di sospetto: rivali interni, media onnipresenti, un sindacato di polizia pronto allo scontro e una macchina digitale opaca, capace di trasformare un bug in una crisi di legittimità. Mentre la campagna prende velocità, l'ombra dello scandalo erode la fiducia nel candidato e nel gruppo che lo circonda.
Artisticamente la serie interroga tre assi: il potere come rituale, la fiducia come bene scarso, la tecnologia come campo minato morale.
La coppia Swann Arlaud/Melvil Poupaud regge totalmente l'asse emotivo: il primo costruisce un consigliere che ha mille fili da tirare e una vita privata ridotta all'osso. Poupaud dà invece a Francoeur una fisicità concentrata nella parte alta del corpo, data la disabilità; ne esce un leader che fa della disabilità la sua grammatica scenica e, soprattutto, un racconto del potere attraverso la voce e la postura.