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paolo
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lunedì 28 aprile 2025
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errori nel film
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Film bello come ambientazione e fotografia. Del parlato in napoletano,purtroppo senza sottotitoli, con un poco di impegno se ne capisce il senso. Non capisco però come lo sceneggiatore abbia potuto mettere in un vicolo di Napoli una Fiat 110, la cui produzione è iniziata solo nel 1953.
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eugenio
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giovedì 6 marzo 2025
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una favola di altri tempi
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Una favola di altri tempi narrata attraverso un viaggio picaresco di due scugnizzi alla ricerca della sorella di lei da una Napoli ancora segnata dalla scure dei bombardamenti, verso l'eldorado, New York. 1949, emigranti per necessità, alla ricerca di un affetto, senza pietismi o vittimismi, in cui la solidarietà diventa un bene portato in dote dall’umanità delle persone che incontrano. Prima sulla nave, un ufficiale indulgente, poi a New York, tra i quartieri della Litlle Italy colmi di affetto. Soggetto di Fellini e Pinelli, vicenda di emigranti senza emigranti, trasporto paterno, un film di altri tempi, dai costumi ricercati che fa bene al cuore.
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Una favola di altri tempi narrata attraverso un viaggio picaresco di due scugnizzi alla ricerca della sorella di lei da una Napoli ancora segnata dalla scure dei bombardamenti, verso l'eldorado, New York. 1949, emigranti per necessità, alla ricerca di un affetto, senza pietismi o vittimismi, in cui la solidarietà diventa un bene portato in dote dall’umanità delle persone che incontrano. Prima sulla nave, un ufficiale indulgente, poi a New York, tra i quartieri della Litlle Italy colmi di affetto. Soggetto di Fellini e Pinelli, vicenda di emigranti senza emigranti, trasporto paterno, un film di altri tempi, dai costumi ricercati che fa bene al cuore. Con tanto di partita a carte finale col destino dal finale aperto dove nulla è programmato come la vita del resto.
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annalisa
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lunedì 6 gennaio 2025
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una fiaba per adulti
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Film bellissimo ed emozionante. Per me il migliore di Salvatores. Bravissimi tutti gli attori compresi i due bambini. Per? politicamente scorretto.
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piero
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sabato 4 gennaio 2025
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cosi'' cosi''
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Tre stelle perche' il film e' molto ben fatto e bravi gli attori, come e' stato sottolineato piu' volte. Ma non prende, e' un melodramma forse intenzionale, quindi non una storia che possa coinvolgere, direi si possa "vivere", come e' per ogni grande film. Ci si limita a guardare. Apparentemente chi si accontenta di buoni sentimenti (anche troppi) ha gradito. Per parte mia sono uscito dalla sala deluso.. Del resto, quando di un film si sottolinei "l'estrema cura formale e grandi interpretazioni" si e' detto tutto. Tre stelle per questo, meno per la storia. Resto sempre un ammiratore di Salvatores, che ha fatto dei gran bei film e il capolavoro di Mediterraneo.
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Tre stelle perche' il film e' molto ben fatto e bravi gli attori, come e' stato sottolineato piu' volte. Ma non prende, e' un melodramma forse intenzionale, quindi non una storia che possa coinvolgere, direi si possa "vivere", come e' per ogni grande film. Ci si limita a guardare. Apparentemente chi si accontenta di buoni sentimenti (anche troppi) ha gradito. Per parte mia sono uscito dalla sala deluso.. Del resto, quando di un film si sottolinei "l'estrema cura formale e grandi interpretazioni" si e' detto tutto. Tre stelle per questo, meno per la storia. Resto sempre un ammiratore di Salvatores, che ha fatto dei gran bei film e il capolavoro di Mediterraneo.
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martin
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venerdì 20 dicembre 2024
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film meraviglioso
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Ti prende per mano con la leggerezza dei due bambini, sembra fatto da Frank Capra, mi sono lasciato trasportare ed è stato bellissimo, sa di vita e di valori che sembravano perduti, che invece sono dentro di noi, in ogni essere umano, grazie Salvatores!
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vivaelleon
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lunedì 16 dicembre 2024
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incredibile
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La quantità di melassa di cui questo film è infarcito. Insopportabilmente retorico, vacuo, lacrimevole: in sintesi, orrendo. CGI da patronato. Naturalmente Napule - senza sottotitoli: e che siamo tutti partenopei?; naturalmente bambini piezz'e core, naturalmente italiani buoni - spaghetti pizza e manduline - ingiustamente discriminati dagli opulenti e distratti yankees. Salvatores non pervenuto - o forse, purtroppo, sì. Altro marchettaro, altro servitore di narrazioni buoniste e stomachevoli. Non avrei mai pensato che vedendo questo film avrei rimpianto la Napoli di Gomorra.
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alceste perrone
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venerdì 13 dicembre 2024
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unabella favola
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un film caldo che ti porta dentro una favola piena di speranza.
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mauridal
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giovedì 12 dicembre 2024
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il sogno americano
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Quando cerchiamo di definire lo stile o il genere di un'opera letteraria o cinematografica, non sempre riusciamo ad essere esaustivi. Tuttavia, nel caso di Napoli New York, parlare di "realismo magico" sembra un’interpretazione adeguata. Il film narra una storia che ha toccato molti italiani dagli anni Trenta in poi: il sogno di emigrare in America per sfuggire alla povertà e costruire una nuova vita piena di speranze e opportunità.La vicenda si ambienta in una Napoli devastata dalla guerra, dove due ragazzini, Celestina e Carmine, si ritrovano soli, senza casa né famiglia. Una situazione drammaticamente comune per molti durante quel periodo.
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Quando cerchiamo di definire lo stile o il genere di un'opera letteraria o cinematografica, non sempre riusciamo ad essere esaustivi. Tuttavia, nel caso di Napoli New York, parlare di "realismo magico" sembra un’interpretazione adeguata. Il film narra una storia che ha toccato molti italiani dagli anni Trenta in poi: il sogno di emigrare in America per sfuggire alla povertà e costruire una nuova vita piena di speranze e opportunità.La vicenda si ambienta in una Napoli devastata dalla guerra, dove due ragazzini, Celestina e Carmine, si ritrovano soli, senza casa né famiglia. Una situazione drammaticamente comune per molti durante quel periodo. In questo contesto realistico si innesta una vena fantastica e magica: i due piccoli protagonisti trovano una possibilità inaspettata di fuggire, imbarcandosi come clandestini sul piroscafo Victory, diretto a New York.Il viaggio sulla nave diventa un’avventura intensa e romanzata, piena di dettagli che raccontano i disagi, le complicità e le paure di due ragazzi cresciuti in un ambiente popolare napoletano, ma già pronti ad affrontare un destino americano. Salvatores raggiunge qui un picco di poesia e fantasia, rendendo autentici e commoventi i suoi personaggi: Celestina, tranquilla ma determinata, e Carmine, più impulsivo e inquieto. Entrambi, pur senza documenti e con pochissimi soldi, riescono a sbarcare in America grazie all’umanità e alla solidarietà di alcuni membri dell’equipaggio.Il film non si limita a raccontare l’immigrazione italiana in America: attraverso gli occhi di Celestina e Carmine, ci porta alla scoperta di una nuova patria e di un futuro che molti avevano già inseguito. La New York che li accoglie è quella degli anni Cinquanta, con le grandi avenue, il traffico frenetico, i cartelloni pubblicitari giganti. I due parlano solo napoletano, ma riescono in qualche modo a sopravvivere ed ambientarsi.Qui avviene una svolta narrativa: nel quartiere di Little Italy, un luogo dove realismo e fantasia si mescolano, i due ragazzi ritrovano il commissario navale Garofalo, lo stesso che li aveva aiutati a sbarcare dalla Victory. Interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino, Garofalo è un personaggio che incarna umanità e generosità. Senza figli e ormai perfettamente integrato nella comunità americana, propone ai ragazzi di adottarli e creare con loro una nuova famiglia. Questo porta a un conflitto emotivo: Celestina sembra pronta ad accettare, mentre Carmine, più legato al senso di libertà della loro vita randagia, oppone resistenza.Il film esplora ulteriormente i suoi temi quando Celestina, spinta anche dalla speranza di ritrovare la sorella Agnese, emigrata in America grazie alla promessa di matrimonio con un soldato americano, riesce finalmente a rintracciarla. Tuttavia, Agnese si trova in una situazione drammatica: accusata di omicidio, rischia la condanna a morte. Sarà Celestina, con la sua testimonianza, a scagionarla, rivelando la verità e salvandola. Questo evento segna un punto di svolta nella crescita della protagonista, che da ragazzina determinata si trasforma in una leader del movimento femminista americano, lottando per i diritti delle donne.Salvatores riesce a mettere in evidenza le differenze tra le culture di Napoli e New York, sottolineando al tempo stesso la profonda umanità che unisce le persone, anche quando provengono da mondi diversi. È una magia che solo il cinema può creare. Celestina e Carmine, interpretati con sensibilità ed emotività da Dea Lanzaro e Antonio Guerra, tengono testa a un gigante come Favino, rendendo Napoli New York un’opera toccante e ricca di spunti. Una miscela unica di neorealismo e immaginazione che celebra l’integrazione, la resilienza e la forza dei legami umani.
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mauridal
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giovedì 12 dicembre 2024
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il sogno americano di carmine e celestina
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NAPOLI NEW YORK un film di Gabriele Salvatores
Quando cerchiamo di definire lo stile o il genere di un'opera letteraria o cinematografica, non sempre riusciamo ad essere esaustivi. Tuttavia, nel caso di Napoli New York, parlare di "realismo magico" sembra un’interpretazione adeguata. Il film narra una storia che ha toccato molti italiani dagli anni Trenta in poi: il sogno di emigrare in America per sfuggire alla povertà e costruire una nuova vita piena di speranze e opportunità.La vicenda si ambienta in una Napoli devastata dalla guerra, dove due ragazzini, Celestina e Carmine, si ritrovano soli, senza casa né famiglia.
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NAPOLI NEW YORK un film di Gabriele Salvatores
Quando cerchiamo di definire lo stile o il genere di un'opera letteraria o cinematografica, non sempre riusciamo ad essere esaustivi. Tuttavia, nel caso di Napoli New York, parlare di "realismo magico" sembra un’interpretazione adeguata. Il film narra una storia che ha toccato molti italiani dagli anni Trenta in poi: il sogno di emigrare in America per sfuggire alla povertà e costruire una nuova vita piena di speranze e opportunità.La vicenda si ambienta in una Napoli devastata dalla guerra, dove due ragazzini, Celestina e Carmine, si ritrovano soli, senza casa né famiglia. Una situazione drammaticamente comune per molti durante quel periodo. In questo contesto realistico si innesta una vena fantastica e magica: i due piccoli protagonisti trovano una possibilità inaspettata di fuggire, imbarcandosi come clandestini sul piroscafo Victory, diretto a New York.Il viaggio sulla nave diventa un’avventura intensa e romanzata, piena di dettagli che raccontano i disagi, le complicità e le paure di due ragazzi cresciuti in un ambiente popolare napoletano, ma già pronti ad affrontare un destino americano. Salvatores raggiunge qui un picco di poesia e fantasia, rendendo autentici e commoventi i suoi personaggi: Celestina, tranquilla ma determinata, e Carmine, più impulsivo e inquieto. Entrambi, pur senza documenti e con pochissimi soldi, riescono a sbarcare in America grazie all’umanità e alla solidarietà di alcuni membri dell’equipaggio.Il film non si limita a raccontare l’immigrazione italiana in America: attraverso gli occhi di Celestina e Carmine, ci porta alla scoperta di una nuova patria e di un futuro che molti avevano già inseguito. La New York che li accoglie è quella degli anni Cinquanta, con le grandi avenue, il traffico frenetico, i cartelloni pubblicitari giganti. I due parlano solo napoletano, ma riescono in qualche modo a sopravvivere ed ambientarsi.Qui avviene una svolta narrativa: nel quartiere di Little Italy, un luogo dove realismo e fantasia si mescolano, i due ragazzi ritrovano il commissario navale Garofalo, lo stesso che li aveva aiutati a sbarcare dalla Victory. Interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino, Garofalo è un personaggio che incarna umanità e generosità. Senza figli e ormai perfettamente integrato nella comunità americana, propone ai ragazzi di adottarli e creare con loro una nuova famiglia. Questo porta a un conflitto emotivo: Celestina sembra pronta ad accettare, mentre Carmine, più legato al senso di libertà della loro vita randagia, oppone resistenza.Il film esplora ulteriormente i suoi temi quando Celestina, spinta anche dalla speranza di ritrovare la sorella Agnese, emigrata in America grazie alla promessa di matrimonio con un soldato americano, riesce finalmente a rintracciarla. Tuttavia, Agnese si trova in una situazione drammatica: accusata di omicidio, rischia la condanna a morte. Sarà Celestina, con la sua testimonianza, a scagionarla, rivelando la verità e salvandola. Questo evento segna un punto di svolta nella crescita della protagonista, che da ragazzina determinata si trasforma in una leader del movimento femminista americano, lottando per i diritti delle donne.Salvatores riesce a mettere in evidenza le differenze tra le culture di Napoli e New York, sottolineando al tempo stesso la profonda umanità che unisce le persone, anche quando provengono da mondi diversi. È una magia che solo il cinema può creare. Celestina e Carmine, interpretati con sensibilità ed emotività da Dea Lanzaro e Antonio Guerra, tengono testa a un gigante come Favino, rendendo Napoli New York un’opera toccante e ricca di spunti. Una miscela unica di neorealismo e immaginazione che celebra l’integrazione, la resilienza e la forza dei legami umani.
(Mauridal).
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mauridal
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giovedì 12 dicembre 2024
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il sogno americano di carmine e celestina
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Quando cerchiamo di definire lo stile o il genere di un'opera letteraria o cinematografica, non sempre riusciamo ad essere esaustivi. Tuttavia, nel caso di Napoli New York, parlare di "realismo magico" sembra un’interpretazione adeguata. Il film narra una storia che ha toccato molti italiani dagli anni Trenta in poi: il sogno di emigrare in America per sfuggire alla povertà e costruire una nuova vita piena di speranze e opportunità.La vicenda si ambienta in una Napoli devastata dalla guerra, dove due ragazzini, Celestina e Carmine, si ritrovano soli, senza casa né famiglia. Una situazione drammaticamente comune per molti durante quel periodo. In questo contesto realistico si innesta una vena fantastica e magica: i due piccoli protagonisti trovano una possibilità inaspettata di fuggire, imbarcandosi come clandestini sul piroscafo Victory, diretto a New York.Il viaggio sulla nave diventa un’avventura intensa e romanzata, piena di dettagli che raccontano i disagi, le complicità e le paure di due ragazzi cresciuti in un ambiente popolare napoletano, ma già pronti ad affrontare un destino americano. Salvatores raggiunge qui un picco di poesia e fantasia, rendendo autentici e commoventi i suoi personaggi: Celestina, tranquilla ma determinata, e Carmine, più impulsivo e inquieto. Entrambi, pur senza documenti e con pochissimi soldi, riescono a sbarcare in America grazie all’umanità e alla solidarietà di alcuni membri dell’equipaggio.Il film non si limita a raccontare l’immigrazione italiana in America: attraverso gli occhi di Celestina e Carmine, ci porta alla scoperta di una nuova patria e di un futuro che molti avevano già inseguito. La New York che li accoglie è quella degli anni Cinquanta, con le grandi avenue, il traffico frenetico, i cartelloni pubblicitari giganti. I due parlano solo napoletano, ma riescono in qualche modo a sopravvivere ed ambientarsi.Qui avviene una svolta narrativa: nel quartiere di Little Italy, un luogo dove realismo e fantasia si mescolano, i due ragazzi ritrovano il commissario navale Garofalo, lo stesso che li aveva aiutati a sbarcare dalla Victory. Interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino, Garofalo è un personaggio che incarna umanità e generosità. Senza figli e ormai perfettamente integrato nella comunità americana, propone ai ragazzi di adottarli e creare con loro una nuova famiglia. Questo porta a un conflitto emotivo: Celestina sembra pronta ad accettare, mentre Carmine, più legato al senso di libertà della loro vita randagia, oppone resistenza.Il film esplora ulteriormente i suoi temi quando Celestina, spinta anche dalla speranza di ritrovare la sorella Agnese, emigrata in America grazie alla promessa di matrimonio con un soldato americano, riesce finalmente a rintracciarla. Tuttavia, Agnese si trova in una situazione drammatica: accusata di omicidio, rischia la condanna a morte. Sarà Celestina, con la sua testimonianza, a scagionarla, rivelando la verità e salvandola. Questo evento segna un punto di svolta nella crescita della protagonista, che da ragazzina determinata si trasforma in una leader del movimento femminista americano, lottando per i diritti delle donne.Salvatores riesce a mettere in evidenza le differenze tra le culture di Napoli e New York, sottolineando al tempo stesso la profonda umanità che unisce le persone, anche quando provengono da mondi diversi. È una magia che solo il cinema può creare. Celestina e Carmine, interpretati con sensibilità ed emotività da Dea Lanzaro e Antonio Guerra, tengono testa a un gigante come Favino, rendendo Napoli New York un’opera toccante e ricca di spunti. Una miscela unica di neorealismo e immaginazione che celebra l’integrazione, la resilienza e la forza dei legami umani.
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