L'uomo nel bosco |
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Un film di Alain Guiraudie.
Con Félix Kysyl, Catherine Frot, Jean-Baptiste Durand, Jacques Develay.
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Titolo originale Miséricorde.
Drammatico,
durata 102 min.
- Francia 2024.
- Movies Inspired
uscita giovedì 16 gennaio 2025.
MYMONETRO
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La fiaba gay di Jérémie l'uomo nel bosco che fa innamorare tutti
di Natalia Aspesi La Repubblica
Ai Golden Globe non ci pensavano nemmeno, lo dicono i bookmaker, di premiare Demi Moore ( The substance), una indiavolata bellezza di 62 anni e tre figlie, e invece poi lei si è guadagnata il riconoscimento facendo se stessa: una signora un pochino terrorizzata all'idea di invecchiare. Qua da noi invece potremmo scegliere un film delicato, quasi gentile, con molta foresta rustica, anche se parla di un assassino e di abbondante omosessualità. Sarà in sala dal 16 gennaio. L'autore è nel campo gay una celebrità, uno che si è preso il premio César come miglior regista per Lo sconosciuto del lago, che nel 2013 riempì le sale di coppie unite civilmente in cerca di brividi, e si è guadagnato la Queer palm oltre che il premio per la regia nella sezione Un certain regard a Cannes. Il film si intitola L'uomo nel bosco, in francese Miséricorde, il film migliore del 2024 per la rivista Cahiers du cinéma, parere condiviso dal Sindacato critici cinematografici italiani che ha motivato il premio con uno scritto quasi audace che comincia così: "Posizionandosi con elevato sarcasmo". Il regista dei due film è un bel sessantenne dai folti capelli grigi, Alain Guiraudie, e almeno in questo film, all'inizio, pare che non esistano maschi che preferiscano i maschi. Errore! Il giovane Jérémie in macchina attraversa una lunga strada vuota e arriva nel paese dove è nato, uno strano paese perché nelle vecchie case non c'è quasi nessuno.
Jérémie (Félix Kysyl) ferma la macchina davanti al negozio chiuso del panettiere suo ex padrone, nel frattempo morto, e sale sulle scale dove gli apre Catherine Frot, brava attrice piacente che non traveste i suoi anni. Lei è la moglie del defunto, un bell'uomo che Jérémie guarderà con rimpianto sull'albo di famiglia.
Cosa abbia in testa con quell'aria timida forse non lo sa neppure lui, ordinato e civile, anche lui panettiere come l'uomo che è morto. A Catherine, la vedova, confessa che non ha mai avuto il coraggio di dire al defunto quanto era bello come appare nelle foto. Sarà forse per omosessualità nascosta che il figlio di lei, convinto che l'uomo si stia fermando al paese solo perché mira alla madre, prova a pestarlo ma, nella lotta tra i due nella foresta, Jérémie gli fracassa la testa con un pesante sasso e lui muore. Il giorno dopo, sul tavolo da cucina dove gli amici si riuniscono a mangiare si discute la scomparsa del ragazzo. Fuga? Incidente? Il timido assassino Jérémie, ovviamente, non intende rivelarsi. Lui è l'estraneo che viene da lontano, da Tolosa, e porta avventatezza con quell'aria per bene. Di lui si innamorano: il parroco del paese, l'amico grasso che lo vuole dopo averlo cacciato, tutti, senza raggiungerlo. Anche Catherine. Le notti sono completamente buie e lui dorme nudo. C'è un gran traffico, perché nel paese tutti hanno le chiavi di casa sua, compreso un gendarme. E tutti sanno chi è l'assassino. Miséricorde è ciò che serve al parroco per andare a prendere il corpo sotto terra e portarlo al cimitero. La notte è intensa, si sentono le voci. Catherine è nel letto mentre Jérémie indossa il pigiama del defunto: "Posso dormire con te?" "Forse è un po' presto...". Il buio continua.
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Uscita nelle sale
giovedì 16 gennaio 2025 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 1 sala cinematografica: |