Emilia Perez

Raffaele Meale

Al di là delle sue qualità intrinseche, un film come Emilia Pérez rimarca un dettaglio che rischia forse di sfuggire in un'epoca dominata dalla velocità di fruizione, e ancor più di assimilazione dei dati: non esiste oggi, nel panorama cinematografico europeo, un cineasta che possieda le peculiarità espressive di Jacques Audiard. Sia chiaro, non si sta qui suggerendo una classifica di merito, o una giustapposizione di un nome a un altro, ma al termine della rutilante e sempre sorprendente visione del decimo lungometraggio diretto da Audiard nel corso degli ultimi trent'anni è difficile non rendersi conto di come il suo approccio registico non sia assimilabile a quello di nessun altro all'interno del continente europeo. [...]

di Raffaele Meale, articolo completo (6303 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 19 maggio 2024