Nei sobborghi londinesi una squadra di addetti alle pulizie di scene del crimine ritrova una valigetta piena di soldi. Dal 17 ottobre al cinema.
di Simone Granata
Nei sobborghi londinesi una squadra di addetti alle pulizie di scene del crimine ritrova per caso sul luogo di una strage una valigetta piena di soldi. Nonostante le titubanze e i disaccordi iniziali, il gruppo (composto da ex criminali) decide di tenersi il cospicuo malloppo ma dovrà fare i conti con un boss della malavita che spingerà alla caccia del denaro sia i suoi sicari sia gli agenti corrotti del governo con i quali è in combutta. Tra scontri a fuoco e rapimenti di ostaggi, la contesa verrà risolta inevitabilmente nel sangue…
Nonostante le premesse, il ritmo non decolla mai; a mancare sono sia l’azione sia la commedia in un film privo dell’energia necessaria e del giusto umorismo. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi, Antonio Banderas si fa dirigere dal regista Jon Keeyes. Se nel primo caso fungeva da mentore per la protagonista del thriller dai richiami noir Cult Killer (2024), qui cambia registro calandosi nell’action comedy Clean Up Crew - Specialisti In Lavori Sporchi (2024), dove interpreta un temibile e bizzarro capo criminale con la fissazione per Machiavelli e il suo Principe, di cui elargisce citazioni ai propri interlocutori. La recitazione di Banderas si fa così macchiettistica — pressoché in linea con quella del resto del cast, tra cui Jonathan Rhys Meyers nei panni di uno dei membri del team speciale di pulizia — e comunque non basta né a suscitare ilarità né a illuminare il lato divertente del thriller. Il risultato di tutta l’operazione è decisamente al di sotto delle aspettative, esaurendosi in un intreccio confusionario e in un andamento piatto, senza sussulti, privo dell’energia necessaria e del giusto umorismo.