Mon Crime - La colpevole sono io

Film 2023 | Drammatico, +13 102 min.

Regia di François Ozon. Un film Da vedere 2023 con Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon. Cast completo Genere Drammatico, - Francia, 2023, durata 102 minuti. Uscita cinema martedì 25 aprile 2023 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,48 su 36 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 aprile 2023

Accusata di omicidio, Madeleine Verdier dimostra che il fatto è avvenuto solo per legittima difesa. Viene assolta e diventa una star, finché la verità non si presenta alla sua porta. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office Mon Crime - La colpevole sono io ha incassato 937 mila euro .

Consigliato sì!
3,48/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,44
PUBBLICO 3,50
CONSIGLIATO SÌ
Uno smagliante manifesto femminista, più sovversivo di quanto le sue 'buone maniere' lascino intendere.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 20 marzo 2023
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 20 marzo 2023

Parigi, 1935. Madeleine Verdier, aspirante attrice convocata da un celebre produttore per un ruolo e poi aggredita, è accusata a torto del suo omicidio. Con la complicità di Pauline Mauléon, avvocato senza clienti che si incarica della sua difesa, si assume il crimine e accede alla gloria denunciando la misoginia della società e l'incompetenza della giustizia. Il tribunale diventa 'teatro' della sua performance. L'ingiustizia subita commuove l'opinione pubblico, il successo è immediato. Per Madeleine comincia una nuova vita, gli ingaggi piovono coi fiori e le proposte di matrimonio ma la vera colpevole bussa alla porta e reclama la sua parte...

Procedendo al ritmo di un film all'anno, François Ozon non smette di girare e di concimare i generi.

Soltanto ieri firmava Peter von Kant, evocazione impertinente del suo idolo, Rainer Werner Fassbinder, e otto mesi più tardi è di ritorno con una commedia che riconfigura il presente col sorriso aperto e la giusta dose di insolenza. Perché quella che avrebbe potuto essere una screwball comedy nostalgica dispiega, al contrario, una vitalità organica che 'suona' le note moderne delle protagoniste.

Con 8 donne e un mistero e Potiche - La bella statuina, Mon Crime - La colpevole sono io forma una sorta di trilogia ideale, inscrivendosi nella vena più popolare e leggera dell'autore. Un trittico scintillante che condivide lo stesso DNA e gli artifici della rappresentazione scenica, perché il teatro resta la sorgente d'ispirazione maggiore per Ozon, come se la teatralità gli permettesse di celebrare meglio il cinema. Ma Mon Crime è altrettanto ossessionato dalla storia del cinema e ritrova lo spirito delle commedie sofisticate dell'età dell'oro hollywoodiana. Una stagione glamour, sublimata tra gli altri da Ernst Lubitsch e Howard Hawks, dove i personaggi si affrontano a colpi di repliche e le donne portano volentieri i pantaloni.

Dopo aver 'cantato' la misoginia negli anni Cinquanta, con un vaudeville smisurato e barocco (8 donne e un mistero), dopo aver dato una lezione di femminismo sullo sfondo degli anni Settanta (Potiche), con una commedia ludica dai colori vintage, ribadisce la gioia insurrezionale di 'eliminare' la figura maschile abusante, o caricaturalmente maschile e arrogante, che nutre il suo cinema dagli esordi (Sitcom).

Comme d'habitude, Ozon va oltre il testo che lo ispira. Mentre le nostre eroine 'prendono la parola' (e la pistola), il film allude a una possibile deriva del potere femminile. Se in Potiche era l'avvento della 'supermamma', in Mon Crime è la possibilità di raggiungere un fine personale. Il femminismo ostentato non manca di ambiguità, l'emancipazione e la scalata sociale delle protagoniste passano di fatto per le bugie e la manipolazione. Perfidia intrigante di un film che dietro il divertissement e i virtuosismi verbali si rivela più sovversivo di quanto le sue 'buone maniere' lascino intendere.

La pièce de boulevard di Georges Berr e Louis Verneuil, scritta nel 1934 e aggiornata al 2023, 'difende' la necessità della violenza, qui estrema (l'omicidio come unico mezzo per proteggersi dagli uomini), e la riconquista del potere delle donne attraverso l'esercizio di questa violenza. L'aula di tribunale è un laboratorio di sperimentazione performativa per le protagoniste e per le loro interpreti che praticano la sorellanza e si divertono ad abbattere gli uomini e l'immagine che gli uomini hanno di loro.

Ma ancora più bella è la maniera generosa di Ozon di invitare due attrici in divenire, e tra le più promettenti della loro generazione, nello star system francese. Intorno a Nadia Tereszkiewicz (Forever Young), che incarna la 'deliziosa' colpevole che il pubblico, da convenzione, ama odiare, e Rebecca Marder (Une jeune fille qui va bien), novizia del foro che farà di lei un'icona femminista, ruotano come satelliti Fabrice Luchini, giudice conservatore che ha fretta di archiviare l'omicidio invece di chiarirlo, Dany Boon, affarista provenzale con accento di Marsiglia e baffo malandrino, e Isabelle Huppert, attrice del muto lanciata a pieno regime contro il privilegio maschile dominante.

In questo gioco di ruoli, di inganni e di massacro, la tentazione di mettere in competizione gli interpreti è grande ma è più appropriato constatare l'inarrestabile effetto comico che producono insieme generando un miracolo: la verità dietro tanto trucco.

Ancora una volta, Ozon fissa un punto di incontro tra un'attrice (senza tempo) e il suo personaggio. In Potiche Catherine Deneuve, star del passato che non smette di investire sul presente, è una creatura del futuro anteriore che modificherà la mentalità e la percezione delle donne in una società ancora patriarcale. In Mon Crime, Isabelle Huppert, che sullo schermo sembra ringiovanire con gli anni, incarna un'attrice obsoleta che pretende di rivalizzare con due giovani primizie. Anche questo fa di Mon Crime uno smagliante (e divertito) manifesto femminista.

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L'emancipazione femminile incontra il gusto per la satira sociale. Ozon conclude la trilogia iniziata con Otto donne e un mistero.
Overview di Archimede Favini
giovedì 16 marzo 2023

Confermando la straordinaria prolificità mostrata negli ultimi anni, François Ozon torna al cinema con Mon Crime, dopo alcuni recentissimi successi come Estate '85 (2020), È andato tutto bene (2021) e coraggiose riletture fassbinderiane come Peter Von Kant (2022).

Questa volta François Ozon ritorna un po' allo stile di Otto donne e un mistero con un'irresistibile via di mezzo tra un giallo e una commedia. Anzi, più che una ripresa stilistica, come ha dichiarato Ozon stesso, Mon Crime andrebbe a costituire il terzo e conclusivo capitolo di una trilogia iniziata con Otto donne e un mistero e Potiche.

Sempre a questo proposito, temi cari al regista come l'emancipazione femminile, l'amicizia, il gusto per la satira sociale e una buona dose di cinefilia trovano tutti un loro posto in Mon crime, che si preannuncia irresistibilmente coinvolgente, ma senza rinunciare a una dovuta dose di impegno sociale e qualche chicca per i cinefili più appassionati.

Ozon ha lavorato instancabilmente per confezionare un film che restituisse in qualche modo la patina classica di certe opere di Lubitsch o di Billy Wilder, al fine di raggiungere un grado di stilizzazione tale da astrarre queste vicende dalla nostra contingenza storica e dalla nostra (in certi casi iper) sensibilità.

Il regista arriva così ad esiti estremamente comici ma senza comunque mettere in secondo piano gli argomenti più seri.

Ma vediamo un accenno di trama. Nella Parigi degli anni Trenta, una giovanissima attrice spiantata e senza talento è sospettata dell'assassinio di un importante produttore. Grazie a un'amica avvocato riesce a farsi assolvere per legittima difesa, cosa che porterà la sua zoppicante carriera di attrice a un inaspettato successo. Ma prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.

Il ruolo della protagonista è affidato a Nadia Tereszkiewicz, fresca fresca di Premio César come miglior promessa femminile, conquistato grazie alla meravigliosa interpretazione che ci offre in Forever Young - Les Amandiers, diretto da Valeria Bruni Tedeschi. Ad affiancarla, nel ruolo dell'avvocato, c'è Rebecca Marder, che abbiamo potuto apprezzare nel magnifico Tromperie - Inganno, tratto da "L'inganno" di Philip Roth e presentato a Cannes nel 2021. Questo cast stellare continua con nomi del calibro di Dany Boon e Fabrice Luchini, quest'ultimo in particolare, fa il suo ritorno dopo 3 anni di silenzio: mancava infatti sullo schermo dai tempi di Il meglio deve ancora venire (2019). Non può mancare ovviamente all'appello Isabelle Huppert, nei panni della diva del cinema muto.

Mon crime è prodotto da Mandarin & Compagnie, coprodotto da Foz, Gaumont, France 2 Cinéma, Scope Pictures e Playtime, e distribuito in Italia da BIM.


MON CRIME - LA COLPEVOLE SONO IO disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 15 maggio 2023
enzo70

Ozon riesce a rendere un grande omaggio al miglior cinema francese, con una commedia semplice quanto brillante. Madeleine Verdier e Pauline Mauleon sono due giovani donne, una aspirante attrice ed un aspirante avvocato. Ma la vita in un sottotetto di Parigi è difficile per le due ragazze che vivono in miseria, assillate da un grasso padrone di casa.

giovedì 17 agosto 2023
LUCIANO SIBIO

La scenografia è di tutto rispetto, l'ambientazione d'epoca è ricercata con una felice ricostruzione di colori e sensazioni.Anche la storia almeno inzialmente sembra riportarci a un certo cinema, anni venti francese, alla Renè Claire tanto per intenderci. Ma  la storia ben presto finsice con l'imperniarsi su un susseguirsi di impersonificazioni di ruoli, che danno [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 maggio 2023
Cateri

Godibile per i costumie i personaggi.  Deve piacere il genere un po' surreale e frivolo, dove il dramma è smorzato da leggerezza spensierata; indicato a chi ha amato 7 donne e un mistero.

mercoledì 3 maggio 2023
Phil

Per chi, come il sottoscritto, ha apprezzato quei film ambientati negli anni '30 come l' indimenticabile "La stangata", vedere l'ultima pellicola del prolifico Ozon dal titolo "Mon crime" è come un invito a nozze. In questo caso, non solo si apprezza la prova recitativa delle attrici e attori impiegati (nessuna esclusa/nessuno escluso), ma si ha modo di riflettere [...] Vai alla recensione »

martedì 2 maggio 2023
corebo

Brave le due attrici principali Nadia Tereszkkiewicz e rebecca Marder un giallo rosa intrigante con vari capovolgimenti di scena, buona la fotografia di una Parigi del 1935,si rovina forse un pò nel finale con la passerella del tipo avanspettacolo, comunque sia sono 102 minuti in cui si ride e si sorride, concludo senza infamia e con non troppa lode.

venerdì 28 aprile 2023
athos

Pellicola sopra le righe con chiari riferimenti al Me Too. Buona performance delle attrici ma l'ironia esasperata alla fine stanca.

martedì 19 settembre 2023
Eugenio

Bravo Francois Ozon. Capace di innovare la sua filmografia, spiazzando e rendendo la commedia occasione di riflessione arguta! Qui siamo dalle parti di 8 donne e un mistero, Mon Crime ,storia di due giovani donne nella Parigi degli anni 30,simpaticamente spiantate: una accusata di omicidio (Madeline,sicut) del produttore che ha cercato di abusare di lei; l'altra che la difende.

domenica 9 luglio 2023
ralphscott

Tre stelle abbondanti o quattro poco importa. Quelche conta é uscire dalla sala felice, leggero, sazio di cinema. Accuratissimo in una ricostruzione degli anni '30 che é operazione nostalgia di qualcosa in realtà mai vissuto, ma troppo bello da aver perso: costumi, automobili, vetrine...colori e sapori. Arriva persino una novità da Marsiglia, il pastis.

sabato 10 giugno 2023
GiovanniVestri

Il nuovo film di François Ozon regala 1 ora e mezza di risate in una storia originale e magnetica. Attori formidabili e Parigi in sottofondo accompagna delicatamente la storia. Nadia Tereskiewicz dopo Forever Young regala un altra interpretazione preziosa.

lunedì 5 giugno 2023
amgiad

Dopo tanti film introspettivi, costruiti, "autoriali" nel peggior senso, improvvisati, inutili, ecc.ecc., finalmente un buon film. Ben girato, ottima ricostruzione dello spirito, e nei costumi, dell' epoca. Tra tante altre, apprezzabile la battuta sul Pernod, nuovo aperitivo appena giunto dal Sud. Assolutamente da vedere, per meravigliarsi di quanto ancora possa essere bello fare vero [...] Vai alla recensione »

domenica 4 giugno 2023
corebo

Non c'è da aspettarsi il capolavoro, ma è un fil che scorre bene a volte è divertente altre meno, con finale a sorpresa.

domenica 7 maggio 2023
Femus001

Ineccepibile nella regia, il film delude molto per i dialoghi che lungi dall'essere brillantemente ironici, suonano purtroppo, quasi sempre, solo banalmente scontati.

mercoledì 3 maggio 2023
Pacana'

Io l’ho trovata una brillante “legal comedy” dalla piacevole ambientazione retro, scritta con grande precisione e dotata del giusto ritmo.  E una recitazione di questo livello da parte di così tanti attori (evidentemente anche benissimo guidati da Ozon, oltre che bravi di loro) si vede molto raramente, al di fuori delle produzioni statunitensi.

Frasi
La protesta è l'appello a una giustizia assente.
Pauline Mauléon (Rebecca Marder)
dal film Mon Crime - La colpevole sono io - a cura di Antoine
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 4 giugno 2023
Luca Pacilio
Rumore

Accanto all'Ozon cinefilo c'è anche un regista giocoso che ama rifarsi al teatro boulevard, rivisitandolo in chiave attuale e rimeditandone meccanismi e figure. Dopo 8 Donne E Un Mistero e Potiche il francese chiude la trilogia riprendendo una pièce degli anni 30: nella Parigi dell'epoca, Madeleine, un'attrice squattrinata e senza talento, viene accusata dell'omicidio di un produttore.

sabato 27 maggio 2023
Luca Sottimano
OndaCinema

Per ammissione del suo stesso autore, "Mon Crime - La colpevole sono io", nuovo film di François Ozon, costituisce l'ultimo capitolo di una trilogia iniziata con "8 donne e un mistero" e proseguita con "Potiche - la bella statuina". Questi titoli sono infatti l'adattamento di un testo teatrale d'annata, di cui viene mantenuta l'epoca di ambientazione ma che viene riletto in chiave revisionista, ovvero [...] Vai alla recensione »

domenica 14 maggio 2023
Luca Pacilio
Gli Spietati

Lo conosciamo bene Ozon, in questi anni lo abbiamo seguito con passione (questa rivista è stata la prima a dedicargli uno speciale): è uno dei nostri autori prediletti. E il suo percorso filmografico ci entusiasma anche per la sua varietà, una proposta eclettica in cui si possono distinguere filoni e dove, nonostante ciò, ciascun capitolo reca il marchio inconfondibile del suo artefice.

venerdì 5 maggio 2023
Raffaele Meale
Quinlan

Il 12 marzo 1934 andò in scena per la prima volta Mon crime !..., la pochade scritta da Louis Verneuil insieme a Georges Berr: il ruolo della protagonista andò alla ventisettenne Edwige Feuillère, in uno dei suoi primi ruoli fuori dalla Comédie-Française, che fece letteralmente impazzire il pubblico che affollava il Théâtre des Variétés, nel cuore di Montmartre.

giovedì 4 maggio 2023
Cristina Piccino
Il Manifesto

François Ozon è un regista che non riesce a stare fermo, col suo amato R.W Fassbinder, a cui aveva dedicato lo scorso anno Peter Von Kant, condivide almeno la velocità creativa che lo vede realizzare un titolo all'anno. Ecco che dopo quel film, nel concorso della scorsa Berlinale, arriva Mon Crime - La colpevole sono io, un film del tutto diverso, che dal teatro da camera di catastrofi emotive del [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 maggio 2023
Vania Amitrano
Ciak

Mon Crime - La colpevole sono io è la nuova commedia, sospesa tra giallo e legal drama, del regista francese François Ozon con le giovani Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder e i volti noti di Isabelle Huppert, Fabrice Luchini e Dany Boon. Nella Parigi degli anni '30 le giovani Madeleine, attrice in cerca di successo, e Pauline, avvocata senza lavoro, cercano un modo per tirare avanti, quando la prima [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 maggio 2023
Fausto Bona
Brescia Oggi

Nel suo ultimo «Mon crime - La colpevole sono io» il prolifico François Ozon parla dei suoi due temi preferiti, il cinema e le donne; parla, sì, ma in codice, dietro le quinte, oltre una messa in scena di impeccabile, assoluta teatralità. «Mon crime» è la libera rivisitazione dell'omonima, brillante commedia teatrale del 1934. E cosa c'è di meglio per rievocare il teatro boulevardier dei favolosi Trenta [...] Vai alla recensione »

martedì 2 maggio 2023
Francesco Ceccoli
Close-up

Difficile condividere la scena con Isabelle Huppert, quando compare lei, non ce n'è più per nessuno. Il suo carisma, la sua ironia, il suo sex appeal oscurano in un istante quello delle due belle e brave protagoniste di Mon Crime - La colpevole sono io, ultima opera di François Ozon. Ed Ozon, questo, lo sa bene: quando Isabelle fa il suo ingresso, a metà pellicola, nei panni di Odette Chaumette, [...] Vai alla recensione »

martedì 2 maggio 2023
Gianni Canova
We Love Cinema

Parigi, 1935. Un potente produttore cinematografico viene trovato ucciso nella sua villa. Il giudice istruttore sospetta di un'attricetta che è stata ricevuta dal produttore poche ore prima del delitto, e che all'inizio del film si vede uscire palesemente inquieta e alterata dall'abitazione della vittima. Giovane, bella e squattrinata, la ragazza (interpretata da Nadia Tereszkiewicz, deliziosa) sulle [...] Vai alla recensione »

domenica 30 aprile 2023
Valerio Caprara
Il Mattino

Bisogna convenire che nell'attuale fase di riassestamento dell'immaginario cinematografico mondiale la Francia rappresenta un autentico bastione. Non è tutto oro quel che riluccica -i film ovviamente non sono tutti eccezionali e l'ambiente soffre della sindrome della prosopopea- però l'originalità, la varietà e l'audacia della produzione d'oltralpe costituiscono una garanzia per il pubblico.

domenica 30 aprile 2023
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Un penetrante sguardo a ritroso, divertente e divertito, sulla misoginia più o meno esibita, anche se le donne hanno ora una diversa consapevolezza e gli uomini possono ritrovarsi burattini pur essendosi creduti Mangiafoco. François Ozon - prolificissimo regista francese da un film all'anno - sceglie la commedia in costume smaccatamente teatrale (come già per «Otto donne e un mistero», anticipando [...] Vai alla recensione »

sabato 29 aprile 2023
Andrea Frambrosi
L'Eco di Bergamo

«Humour e glamour»: sono questi i principali ingredienti, parola del regista, che François Ozon sostiene di aver utilizzato in questo suo delizioso «Mon crime - La colpevole sono io». L'humour deriva dal testo teatrale scritto da Georges Berr e Louis Vrneuil nel 1934 e adattato per l'occasione; il glamour dalla scelta registica di ispirar- si allo stile della cosiddetta «screwball comedy», quel genere [...] Vai alla recensione »

sabato 29 aprile 2023
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Nella Parigi degli anni Trenta, un omicidio scuote il mondo del teatro nonché l'opinione pubblica. L'aspirante attrice Madeleine Verdier respinge le violente profferte di un impresario e lo uccide - così lei dichiara. Processata e difesa dall'amica Pauline Mauléon, avvocato alle prime armi, è giudicata colpevole ma abilmente sa mostrarsi come vittima della misoginia imperante.

venerdì 28 aprile 2023
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Honoré de Balzac era noto per una sua produzione molto ampia, sfornando più di un romanzo all'anno. Forse epigono del grande scrittore ottocentesco, anche il prolifico regista francese François Ozon non si risparmia, con almeno un film all'anno: mentre è in arrivo il remake di un classico di Rainer Werner Fassbinder, "Peter von Kant", ispirato a "Le lacrime amare di Petra von Kant", presentato a Berlino [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 aprile 2023
Maria Lombardo
La Sicilia

Cinéma de grande classe" quello di cui ci allieta François Ozon con "Mon crime" (il mio crimine, il mio delitto) storia di una falsa colpevole. Dopo aver scoperto la pièce di Georges Berr e Louis Verneuil, uno dei grandi successi del 1934, il regista ha trovato la giusta opportunità per confrontarsi con questo tema che lo sollecitava da tempo anche per l'intreccio con un altro tema forte: i rapporti [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 aprile 2023
Marilou Duponchel
Les Inrockuptibles

Nella Parigi degli anni trenta, Pauline (Rebecca Marder) sogna di diventare un'avvocata di successo, la sua amica del cuore Madeleine (Nadia Tereszkiewicz) è un'aspirante attrice. Accusata ingiustamente dell'omicidio di un produttore, invece di subire la sentenza di un giudice reazionario che non vede l'ora di condannarla, Madeleine si dichiara colpevole e affronta il processo con l'aiuto di Pauline. [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 aprile 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Madeleine attrice spiantata riceve proposta indecente da un produttore e se ne va. Poco dopo, lo trovano morto: «Gastrite aggravata dalla pallottola che ha ricevuto nella testa». Lei non ha fatto nulla ma confessa l'omicidio, fiutando nel processo il modo - rischioso, vedi alla voce pena di morte - per raggiungere la celebrità. Da una pièce anni Trenta - e la messa in scena è teatrale e d'epoca - Ozon [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 aprile 2023
Marina Visentin
Cult Week

Parigi, 1935. Madeleine Verdier (Nadia Tereszkiewicz), proptagonista di Mon Crime di François Ozon, è un'attrice che aspira al successo e respira solo fallimenti e porte in faccia. Un potente produttore la convoca in casa sua per offrirle forse il tanto sospirato ruolo da protagonista nel suo prossimo film. Un'occasione da non perdere, ma quale sarà il prezzo da pagare? Possiamo intuirlo, ma in realtà [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 aprile 2023
Stefano Giani
Il Giornale

In un'affascinante Parigi degli anni Trenta del secolo scorso Madeleine Verdier, giovane avvenente ma squattrinata attrice in cerca di fama, viene accusata dell'omicidio di un famoso produttore. Il maliardo avrebbe tentato approcci non proprio da galantuomo nei confronti della signorina, e frittata fu fatta. Lei si ribella. Si difende più che legittimamente e uccide il reprobo lumacone.

giovedì 27 aprile 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Ozon torna alla commedia modello vaudeville di 8 donne e un mistero e Potiche, ma aumenta ritmo, mascheramento dei personaggi e dosi di equivoci cercando Billy Wilder mentre riscrive una pièce del '34 (di Berre e Verneuil) a uso dell'attuale femminismo a istanza di giustizia. Quando capisce che, accusandosi di un delitto per aggressione sessuale, può diventare celebre, un'attrice squattrinata accende [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 aprile 2023
Roberto Nepoti
La Repubblica

Alla velocità di crociera di un film ogni anno, François Ozon ha prodotto una filmografia delle più eclettiche: più di venti titoli spazianti dalla pedofilia nella chiesa cattolica (Grazie a Dio) all'omosessualità, alla farsa nera (8 donne e un mistero). Adattamento di un lavoro teatrale del 1935, Mon crime la colpevole sono io inizia come una commedia poliziesca dal tono satirico; ma poi accoglie [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 aprile 2023
Alessandra Levantesi
La Stampa

Quando sono a corto di ispirazione i cugini francesi non disdegnano di ricorrere alla "maniera": arma che i cineasti italiani (pur se un tempo il manierismo letterario fu cosa nostra) mal padroneggiano; e loro, al contrario, giostrano con estrema grazia. Vedi il caso di François Ozon, che usa alternarsi tra opere autoriali ed eleganti commedie imbastite con gusto vintage e occhio al teatro.

mercoledì 26 aprile 2023
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Quanto è prolifico François Ozon. Prolificissimo. Dal 1998, allorché esordì con Sitcom, a oggi, in ventisei anni ha realizzato ventidue lungometraggi: l'Ozonterapia è coazione a ripetere, ma non - film alla mano - ripetersi, tanto nella poetica quanto negli esiti. L'ultimo della nidiata è Mon crime, adattamento dell'omonima pièce di Georges Berr e Louis Verneuil (1934): arriva nelle nostre sale prima [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 aprile 2023
Fabio Vittorini
Duels.it

Il cinema del prolifico François Ozon da sempre si sviluppa per concrezioni e aggregazioni prodotte dalle acque carsiche della sua immaginazione polimorfica e debordante. Così, accanto a racconti di taglio asciutto e intimista in cui ha preso forma una sorta di minimalismo estetico nella messa in scena di emozioni refrattarie a un'analisi solo razionale (si pensi, tra gli altri, ai tre che compongono [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2023
Francesco Costantini
Asbury Movies

La solita vecchia storia può essere raccontata in molti modi, compreso quello giusto. Con Mon Crime - La colpevole sono io, nelle sale italiane dal 25 aprile 2023, François Ozon ci dimostra che si può parlare di misoginia, abusi di potere e teatro in maniera sottile e maliziosa, oltre le aspettative preconfezionate e i dannati luoghi comuni. Libero adattamento dell'omonima pièce del 1934 di Georges [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2023
Roy Menarini
Roymenarini.it

Per Ozon il cinema è una pratica infinita, un film all'anno (come minimo) e l'ossessione per la mutazione radicale di stili, forme, narrazioni a ogni progetto. Qui si torna a Feydeau, alla commedia lubitschiana, al gioco di maschere talmente lieve da insospettire: e infatti il tema del femminile e della violenza sessista del mondo dello spettacolo emergono in modo beffardo, in mezzo alle buffonerie [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2023
Ilaria Feole
Film TV

Nel 1934, Georges Berr e Louis Verneuil scrivono la pièce Mon crime!: la storia di Madeleine e Pauline, amiche squattrinate, l'una scrittrice, l'altra avvocata, che tirano a campare in un pulcioso studio di Parigi. Un grosso imprenditore offre a Madeleine un "lavoro", ovvero diventare la sua amante, mantenuta, nella garçonnière, ma lei se ne va indignata; poco dopo l'uomo viene trovato morto e Madeleine [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2023
Martina Barone
The Hollywood Reporter Roma

Con ventidue film all'attivo, François Ozon è l'autore più eclettico del panorama europeo. Se il suo stile risulta sempre ben definito, con un occhio attento alle politiche femminili, le loro rappresentazioni e su un gusto spiccatamente francese che lo ha reso una delle punte della sua filmografia nazionale, all'atto pratico l'autore realizza opere sempre differenti.

lunedì 24 aprile 2023
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Liberamente tratto dell'omonima pièce del 1934 di Georges Berr e Louis Verneuil, qui sceneggiato (l'ambientazione è spostata dal mondo degli affari a quello del cinema) dal regista François Ozon, Mon Crime. La Colpevole Sono Io è una spassosa commedia in giallo. Negli anni '30, a Parigi, Madeleine Verdier, avvenente giovane attrice squattrinata e con un talento ancora (!) acerbo, si dichiara colpevole [...] Vai alla recensione »

sabato 22 aprile 2023
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Gira un film all'anno. Per i francesi. Gli spettatori italiani hanno mancato, chiedete il perché ai distributori, "Peter von Kant". Ovvero "Le lacrime amare di Petra von Kant" (dramma e film di Rainer Werner Fassbinder) cambiati di genere. Erano due donne - una coppia guastata dall'arrivo di una ragazza più giovane - per il regista tedesco. Ozon sceglie una coppia di maschi, e un giovanotto che scardina [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 marzo 2023
Mario Turco
Sentieri Selvaggi

Con Mon crime - La colpevole sono io, François Ozon compie l'ennesima svolta ad U di una carriera quasi programmaticamente scissa tra autorialità ed istituzione sfornando un'opera che sembra quello di un nuovo "papà", per dirla alla maniera dei primi Cahiers du Cinema, ovvero una fotografia artistica del dibattito e della società attuale francese che ha la pretesa di aggiungere legna culturalmente [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 marzo 2023
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

È un peccato che gli spettatori italiani debbano aspettare il prossimo 25 aprile, causa sciopero dei doppiatori, per vedere in italiano "Mon crime. La colpevole sono io", la scintillante commedia di François Ozon che uscirà nelle sale targata Bim. Ma intanto chi vive a Roma, se trova posto, potrà gustarlo in originale sottotitolato al cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti, stasera mercoledì 29 marzo, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 marzo 2023
Lucio D'Auria
La Gazzetta di Parma

«Non sarebbe possibile nel 1935 progettare la propria vita e la propria carriera in piena uguaglianza?». Nascosto in una commedia, solo all'apparenza leggera e appena intorbidita da una trama gialla, urla il manifesto femminista di Francois Ozon, che al solito si diverte a mischiare i generi per arrivare dritto al cuore e alla testa dello spettatore.

lunedì 27 marzo 2023
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Di François Ozon escono due film in poco tempo. Non è del tutto una sorpresa: regista prolifico, può succede che con la distribuzione italiana, che ben conosciamo, si finisca quasi per sovrapporre i suoi ultimi lavori. Che hanno, come capita spesso con il regista francese, registri diversi, ma che rincorrono sempre un'idea di cinema al tempo stesso autoriale e popolare, capacità che lo rende apprezzato [...] Vai alla recensione »

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mercoledì 27 settembre 2023
 

Il film conclusivo della trilogia sull'emancipazione iniziata con Otto donne e un mistero e proseguita con PoticheVai all'articolo »

TRAILER
venerdì 31 marzo 2023
 

Regia di François Ozon. Un film con Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon. Da martedì 25 aprile al cinema. Guarda il trailer »

OVERVIEW
giovedì 16 marzo 2023
Archimede Favini

François Ozon ritorna allo stile di Otto donne e un mistero con un'irresistibile commedia. Dal 25 aprile in sala. Vai all'articolo »

TRAILER
giovedì 16 febbraio 2023
 

Regia di François Ozon. Un film con Isabelle Huppert, Jean-Christophe Bouvet, Dany Boon, Félix Lefebvre, Fabrice Luchini. Da martedì 25 aprile al cinema. Guarda il trailer »

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