Al suo terza regia dopo The Ghostmaker e The Recall, Mauro Borrelli mette in scena la caccia a un serial killer in un gioco diabolico e paranormale. Da giovedì 8 giugno al cinema.
di Simone Granata
I detective Jake Doyle e Mary Kelly sono sulle tracce di un assassino imitatore, che replica le atroci modalità degli omicidi del serial killer dalla mente deviata Lefevre, incarcerato e soprannominato L’Artista per via della sua abilità nel disegno. A lui si rivolge Mary, chiedendo un aiuto per catturare il misterioso criminale e porre fine alle uccisioni.
Con mestiere Mauro Borrelli costruisce un thriller psicologico non sempre efficace attorno a un mefistofelico John Malkovich che attrae e respinge la protagonista detective.
Senza scomodare paragoni improponibili con Seven o Il silenzio degli innocenti, si intravede del mestiere nella regia, e anche il cast tutto sommato funziona. L’elemento più efficace del film è quello psicologico, relativo al rapporto ambivalente di fascinazione e repulsione tra la protagonista Mary (Melissa Roxburgh) e L’Artista, a cui Malkovich sa dare spessore e infondere carisma.