Anno | 2023 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Andrea Di Stefano |
Attori | Pierfrancesco Favino, Linda Caridi, Antonio Gerardi, Francesco Di Leva, Martin Francisco Montero Baez Katia Mironova, Carlo Gallo, Mauro Negri, Fabrizio Rocchi, Camilla Semino Favro, Shi Yang, Matilde Vigna, Alfonso Veneroso. |
Uscita | giovedì 9 marzo 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Vision Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,41 su 30 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 ottobre 2023
Un tenente di polizia di nome Franco Amore la notte prima del suo pensionamento viene chiamato per indagare sulla scena del crimine in cui il suo migliore amico e compagno di lunga data Dino è stato ucciso. Il film ha ottenuto 5 candidature ai Nastri d'Argento, 4 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office L'ultima notte di Amore ha incassato 3,5 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Franco Amore è un poliziotto all'ultimo giorno di lavoro dopo trent'anni di integerrimo servizio nelle forze dell'ordine. Ha già anche a lungo meditato il discorso d'addio in cui ricorda di non avere mai sparato a nessuno anche se gli incarichi pericolosi non gli sono mancati. La sua nuova moglie, la figlia che studia all'estero e gli amici hanno organizzato una festa a sorpresa per lui quando, all'improvviso, viene richiamato in servizio perché è accaduto un fatto grave.
Andrea Di Stefano ha realizzato un film di genere nel quale ci si occupa del mondo del crimine e per il quale sarebbe un crimine rivelare anche pochissimo di più di quanto esposto nella breve sinossi.
Perché, dopo il breve prologo, lo spettatore deve seguire passo dopo passo, decisione dopo decisione, incontro dopo incontro, quella che il regista stesso definisce come una discesa agli inferi del protagonista. Insieme a lui si è chiamati a giustificare o meno delle scelte, a cercare di capire come sia possibile conservare l'integrità e come si riesca a uscire da tunnel apparentemente chiusi sul fondo.
Di Stefano è arrivato a girare il film dopo un lungo e serissimo approfondimento di conoscenza sia del lavoro (e dell'usura che spinge ai prepensionamenti) del lavoro di poliziotto sia del sottobosco criminale milanese. Questo è un film a cui la comunità cinese di Milano ha dato il suo contributo non solo attoriale ma anche di conoscenza di quanto avviene sul territorio.
Poi c'è Milano, una metropoli prevalentemente ripresa di notte (a partire dai lunghi ma efficaci titoli di testa) che diventa teatro di una vicenda che come plot di base poteva essere ambientata ovunque ma che come mood trova in quelle vie, in quella piazza Duomo deserta, in quel contesto di mix di attività più o meno borderline sul piano della legalità, il suo giusto contesto.
E poi c'è Pierfrancesco Favino. Nella terza stagione di Boris un personaggio diceva: "Una volta c'erano i ruoli, per gli attori. Adesso li fa tutti Favino". Tutti certamente no ma quelli che accetta sa come gestirli. Come questo Franco Amore di cui sa cogliere tutte le sfumature di coerenza ma anche di fragilità, di determinazione ma anche di paura. Anche di amore, quello privo della maiuscola del cognome, ma mostrato e dimostrato per la donna con cui condivide la vita.
Un personaggio a cui offre la giusta naturalezza insieme all'altrettanto giusta tensione una Linda Caridi che riesce ad essere credibile anche quando la sceneggiatura la colloca in una situazione al limite della verosimiglianza. Il cinema di genere in Italia abbisogna di film come questo e di registi come Di Stefano che ha la giusta passione ed empatia per affrontarlo.
L'ULTIMA NOTTE DI AMORE disponibile in DVD o BluRay |
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“La gran fatica dell'esistenza non è insomma nient'altro che questo gran darsi da fare per restare ragionevoli venti, quarant'anni, o più, per non essere semplicemente, profondamente se stessi, cioè immondi, atroci e assurdi.” da Viaggio al termine della notte - Louis-Ferdinand Céline L’incipit è [...] Vai alla recensione »
Se c'è un genere con cui è meglio evitare di misurarsi, quando si realizza un film, è il noir. Troppo complicato per le sue atmosfere torbide difficili da riprodurre, per la violenta contrapposizione tra le luci artificiali e la notte, per la presenza di protagonisti impossibili da catalogare nelle classiche categorie buono/cattivo. Il noir è tra i generi più affascinanti perché le storie e i dialoghi [...] Vai alla recensione »
L’ultima notte di Amore mira a evocare una cinematografia di stampo internazionale, con in testa il polar francese prima di tutto. Non fosse un film italiano, si qualificherebbe forse come eccezione meritevole, perché di azione ce n’è veramente poca e sono i dilemmi e lo struggimento del protagonista a farla da padroni. Essendo però un film italiano, il fatto che ci [...] Vai alla recensione »
L'ultima notte di Amore. Il preludio di ciò che accadrà è racchiuso nei primi cinque minuti: musica ritmata da un respiro che ti ipnotizza e ti inchioda, e Milano, dall'ala del drone, così bella e notturna, unica città possibile per ospitare questo film. Poi c'è tutto il resto, ben scritto, ben messo, con una buona dose di tensione. [...] Vai alla recensione »
Nel corso di un'invernale notte Milanese, una delle tante trascorse lavorando, il poliziotto Franco Amore, impersonato da Pierfrancesco Favino, capace di caratterizzarlo grazie a un accento meridionale, l’amore per la famiglia e il rispetto della divisa; si troverà a passare da una serata di festeggiamenti organizzata da chi lo conosce, a una scena del crimine lungo un tratto della [...] Vai alla recensione »
L'ultima notte di Amore. Di Stefano si muove bene in un territorio Polar, mostrando tutto il suo valore descrittivo, ma anche la conoscenza di quanto avviene nel sottobosco dei poliziotti, in parte e ripeto solo in una piccolissima parte, costretti ad arrotondare gli stipendi troppo poveri ed indegni per il difficile lavoro svolto al servizio dello Stato e di tutti noi.
Una Milano ripresa dall'alto, avvolta da una colonna sonora tesa ed emozionante, è il preludio di una notte che sembra non avere mai fine, l'ultima notte di un uomo che per tutta la vita e ha condotto una vita onesta e tranquilla tranne quella maledetta notte. Franco Amore è un poliziotto all'indomani dalla pensione, uno stipendio modesto, ha una moglie giovane e bella, [...] Vai alla recensione »
Il film di Andrea Di Stefano è tra quelli che incollano lo spettatore alla sedia per tutta la sua durata e già dalle prime scene nel rappresentare una metropoli anonima estesa poco a misura umana lascia intuire un concatenarsi di eventi drammatici che caratterizzeranno la storia seguente. Questa impressione viene accentuata dall'uso di musiche intense che accompagnano [...] Vai alla recensione »
Il regista Andrea Di Stefano di L'ULTIMA NOTTE DI AMORE non è in grado di accettare che il tenente di Polizia Franco Amore (Pierfrancesco Favino) possa andare in pensione dopo 35 anni di condotta immacolata, con l’ammirazione e la stima dei colleghi, per aver servito lo Stato, cioè la comunità di tutti i cittadini, con grande lealtà e profondo senso del dovere. [...] Vai alla recensione »
Andrea Di Stefano se ne diletta, magari senza dare nell'occhio. In The Informer ce l'ha con l'FBI e con certi Slavi, ingiustamente, in quanto da poco annoverati tra i buoni. In Paradise Lost condanna i Colombiani, sfonda una porta aperta, nutriamo tutti pregiudizi a causa della fiction, quegli Escobar... E adesso? Non m'ingolfo, segnalo asettico che si è voluto uno dei migliori [...] Vai alla recensione »
Film poco convincente. Favino sprecato.
Dialoghi per lo più incomprensibili, trama confusa, non lo consiglio proprio
Molto meglio i poliziotteschi degli anni '70. Questo film con il solito Favino non è nè carne, nè pesce. Confuso, contorto con un pessimo suono in presa diretta che rende incomprensibili i dialoghi talvolta sussurrati con marcata cadenza calabrese. Per disintossicarmi, ho dovuto guardare un paio di film con Maurizio Merli, Henry Silva & co. Intramontabili.
Film pessimo, scritto male e girato peggio. Sceneggiatura inverosimile e piena di buchi. Recitato malissimo, persino Favino ne esce male. Finale orrendo, insignificante. Soldi buttati.
Avevo grosse aspettative, ma non sono state del tutto soddisfatte Audio pessimo, ho dovuto mettere i sottotili come al tempo di Gomorra La trama è accattivante, i personaggi non del tutto: la moglie è poco credibile, oltretutto ingenua per essere moglie di un poliziotto di 35 anni di servizio Il film è pieno di errori e di situazioni inverosimili.
Peccato,una trama avvincente,un cast eccellente rovinata da un regista che costringe a vedere il film con i sottotitoli .......cambiare mestiere
Film interessante. Favino sempre bravo, qualche scena di maniera (la festa a casa del capoclan cinese), nel complesso ben diretto. Una grave e purtroppo sempre più frequente lacuna: la già sommaria recitazione all'italiana è resa incomprensibile dall'audio. Una visione compromessa. Peccato Raffaele Izzo, Roma
Audio in gran parte indecifrabile, non tanto per l'uso del dialetto ( scelta legittima) quanto per la discutibile qualità. Come e' possibile che il film sia tanto osannato dalla critica?
Mah. Premetto che pensavo pure di avere l'impianto audio kaputt appena ho iniziato a visionare questo film, ma poi mi sono dovuta ricredere: chi ha diretto questo film si vede che leggeva i sottotitoli e basta. Disquisizione su audio pessimo a parte... Beh...dai, anche il film è pessimo! Ma insomma, va beh che anche Favino ce lo siamo giocati (nelle ultime interpretazioni è [...] Vai alla recensione »
Senza entrare nel dettaglio della trama (il film va visto e basta) mi sento di affermare naturalmente che, da diversi anni a questa parte, ogni pellicola italiana in cui è presente l'attore Pierfrancesco Favino ha, già come presupposto di base, una certa garanzia di qualità e di spessore. E chiaramente non rappresenta certo un'eccezione alla regola questo film italiano [...] Vai alla recensione »
Un buon noir, con la solità prestazione di sostanza di Favino. Ho dato solo tre stelle perché la prima parte avrebbe potuto essere più snella, più efficace. Comunque consigliato...
Flm che interessa comunque gli appassionati del genere però, ragazzi, perchè tanta voluta difficoltà a far capire l'intreccio, perchè tanto parlare in dialetto calabrese, perchè tanta oscurità e tanto fermo immagine lunghissimi? Lo spettatore si innervosisce ad un certo punto perchè la trama gli sfugge e questo può essere seducente in [...] Vai alla recensione »
Purtroppo non sono riuscita a finire L'ultima notte di Amore. Il motivo principale è stata la caratterizzazione dei personaggi femminili, che ho trovato irritante, improbabile e in certi momenti quasi offensiva. A partire dalla moglie del poliziotto Amore: una donna incredibilmente giovane rispetto al marito, che, per quanto sembri moderna con lo smartphone in mano, parla ancora solo [...] Vai alla recensione »
Scrivo subito dopo aver verificato che Amore non è riuscito a raccogliere nulla ai David, anche se la concorrenza mediatica per il re e la regina della stagione era a dir poco improponibile. Ed è un peccato, perché si tratta di un film che in qualche modo ceca di riproporre in chiave moderna stilemi del miglior noir all'italiana degli anni '70, modernizzandoli e soprattutto [...] Vai alla recensione »
Il noir è un genere che mi ha sempre respinto, e i pochissimi che hanno letto "Il Verme del rafano" conoscono la mia avversione per i gialli. Per qualche strana e incomprensibile alchimia, però, questo film mi ha preso e mi sento di consigliarne la visione. Sarà perché l' "azione" vera e propria passa in secondo piano rispetto al tormento interiore [...] Vai alla recensione »
Vi correggo. Non è un tenente di polizia, che tra l'altro non esiste in Italia. E' assistente capo il grado del protagonista. Forse un po' più di accuratezza quando si scrivono le recensioni non guasterebbe. Per quanto mi riguarda è un ottimo film rovinato da un finale improbabile.
Dopo il suo messaggio alla radio, una voce femminile dice: che ti,credi che ci mancherai? Meglio che sto zitta aggiunge. Poi si vede una sagoma, forse femminile. Io pensavo che fosse sia alla radio e sullo sfondo la sua collega che sapeva ormai la verità.
Non ho nemmeno finito di vederlo. Audio indecifrabile. A grandi tratti non si capisce cosa dicono. Se questo è un regista io sono Hitchcock con il mio smartphone. possibile che non se siano accorti? Peccato per Favino.
Non lo consiglio, molto debole e a tratti inverosimile. Che dire, Favino sempre il top. Peccato.
Bellissimo film... inizia con una ripresa di Milano by night al pari di un film americano... Favino ancora una volta bravissimo attore che ti trascina completamente nella scena del film .. Bravo... un film che mi ha appassionato
Bellissimo film... inizia con una ripresa di Milano by night al pari di un film americano... Favino ancora una volta bravissimo attore che ti trascina completamente nella scena del film .. Bravo... un film che mi ha appassionato
Molti film italiani recenti, pur interessanti e ben fatti, presentano attori che parlano con voce troppo bassa o veloce tanto da risultare incomprensibili, la cosa peggiora se come in questo film si esprimono con termini dialettali. Peccato..
Notevole, questo thriller. Ero poco convinto di andare in sala; i soliti attori che, nel panorama nostrano, seppur bravi, trovi ovunque : Favino, Servillo (non qui), ecc. Un problema mio che, a volte, mi porta a non vedere oltre la star inflazionata, a non godermi il personaggio. In questo piacevolissimo, moderno polar - si, come non pensare ai maestri francesi? - tutto fila in un meccanismo oliato, [...] Vai alla recensione »
Film molto bene esportabile dato che utilizza tutte le strategie del cinema d'azione americano mettendoci su una spruzzata di esotismo italiano (una lingua, spesso farfugliata, tra l'italiano e il calabrese nonché la parmigiana di melanzane). È vero che la drammaticità della situazione in cui vengono a trovarsi i protagonisti della storia tiene inchiodati alla poltrona, ma, come spiega un altro commentatore [...] Vai alla recensione »
La storia è semplice: un poliziotto decide di mischiarsi in un affare illecito per guadagnare qualcosa in più dei suoi 1800 euro mensili. E qui c'è il primo punto che non quadra. Franco Amore è un agente integerrimo, serio, onesto e prossimo alla pensione: nella sua carriera non ha mai sparato un colpo di pistiola. Come può una persona senza nessuna ombra, decidere [...] Vai alla recensione »
Film coinvolgente e ricco di umanità solo Crash di David Cronenberg è riuscito a farmi uscire il cuore dal petto cosìPeccato per la traccia audio sporca che rende difficoltosa la comprensione dei dialoghi dei vari personaggi
dopo il film commentero il mio commento e aspetto una vostra risposta
Flm che interessa comunque gli appassionati del genere però, ragazzi, perchè tanta voluta difficoltà a far capire l'intreccio, perchè tanto parlare in dialetto calabrese, perchè tanta oscurità e tanto fermo immagine lunghissimi? Lo spettatore si innervosisce ad un certo punto perchè la trama gli sfugge e questo può essere seducente in [...] Vai alla recensione »
Un thriller milanese dove tutti hanno da guadagnare arrotondando e dove tutti perderanno molto. Il ritmo è serrato, con un'interessante flashback della serata, anche se ci sono alcune scene che sembrano poco plausibili, come la camminata del bambino in galleria dove nessuno lo vede. Favino è impeccabile nella seconda parte da duro, mentre nella prima mi sembra un po' troppo minimalista [...] Vai alla recensione »
Premesse davvero accativanti e grande cast, impiegati molto mediocremente. Messa in scena povera e tensione che non è mai all'altezza del genere. Irritante la rappresentazione caricaturale della famiglia calabrese protagonista. Sconsigliato.
Franco Amore è un poliziotto operativo a Milano prossimo alla pensione, mancano pochi giorni. Viene però assunto da un milionario cinese per gestire la sicurezza privata. A gestire la faccenda però, è il genero di quest'ultimo, date le sue precarie condizioni di salute. A salvargli la vita con una manovra è stato lo stesso Franco, evento che li ha fatti conoscere.
Confesso che è il primo film italiano che ho visto al cinema dagli anni 80, diffidandone istintivamente e della cui bontà di intuito ho avuto purtroppo conferma dalle visioni televisive. I film di genere non sono il "parente povero" della cinematografia, ma l'espressione massima delle professionalità espresse dall'insieme, che, private di ogni sovrastruttura [...] Vai alla recensione »
Un film coinvolgente, teso, intrigante, un poliziesco(poliziottesco) come pochi se ne sono fatti in Italia negli ultimi anni sorretto da un grandissimo cast. Favino, linda Caridi(grandissima sorpresa) Antonio Gerardi ma non solo, tutto il cast è estremamente in parte, le atmosfere di una Milano notturna e multietnica funzionano alla grande e la trama porta tutti i nodi al pettine senza mai darti [...] Vai alla recensione »
Occasione persa. La storia non è male, ma una regia approssimativa ci annoia per tutto il primo tempo e poi ci confonde con trovare ridicole, una su tutte, il finale: ridicolo.
Finalmente un thriller all'italiana, un film che porta aria nuova, fatto di un racconto ben ingegnato, intrecci, flashback, eventi possibili nel quotidiano con poco spazio alla fantasia, personaggi reali, uomini e donne della porta accanto, un po' eroi, un po' vigliacchi, un po' onesti, un po' malavitosi ... Con una buona colonna sonora e immagini di una Milano quasi "american [...] Vai alla recensione »
L'ultima scena del film l'ombra è di un cinese che vuole recuperare i diamanti o la polizia che lo prende?
Un thriller noir che soddisfa anche i palati più esigenti...regia, sceneggiatura e fotografia si mescolano perfettamente per un risultato che è a dir poco ottimo... Pier Francesco favino si conferma come al solito un attore sopra le righe... Voto 8,5
Un thriller noir che soddisfa anche i palati più esigenti...regia, sceneggiatura e fotografia si mescolano perfettamente per un risultato che è a dir poco ottimo... Pier Francesco favino si conferma come al solito un attore sopra le righe... Voto 8,5
"L'ultima notte di Amore". Franco Amore (Pierfrancesco Favino) è un onesto poliziotto pugliese in servizio a Milano da 35 anni. Oggi svolge l'ultimo turno prima della meritata pensione. Festa a sorpresa per lui. Mentre viene festeggiato viene chiamato d'urgenza per un'ultima interminabile notte nella multietnica e criminale metropoli.
Il longtake in plongée dei meravigliosi titoli di testa - senza dubbio tra i più belli visti nel cinema italiano recente - ad osservare fatalmente dall'alto una Milano tanto affascinante quanto cupa e spettrale, è già un'evidente dichiarazione, se non d'intenti, quantomeno di sentimenti. Ce lo dice l'incedere tesissimo dello straordinario tema musicale di Santi Pulvirenti e ce lo dice anche il titolo: [...] Vai alla recensione »
Realizzare un noir a Milano è come andare a girare in casa di Fernando Di Leo. Non si può pensare in nessun modo di evitare confronti spietati. L'Ultima Notte Di Amore di Andrea Di Stefano non solo se la gioca a tutto campo, evoca con grande precisione bagliori de Il Poliziotto È Marcio, dribbla i luoghi Comuni delle serie televisive e permette a Favino di dare a una vulnerabilità corpo sempre in agguato [...] Vai alla recensione »
Partiamo dai titoli d testa. Lunghi, chilometrici, realizzati con il drone, scelta che rischia di risultare stucchevole. Invece si viene catturati, risucchiati, come quando in aereo per la prima volta si vede la città sottostante, si comincia a riconoscere qualcosa, anche se lì non si è ancora mai stati. Il tutto prima di arrivare alle finestre di un appartamento vicino alla stazione centrale.
La prima lunghissima ripresa ad accompagnare i titoli di testa (una fluida visione aerea e notturna di Milano della durata di circa cinque minuti) sgombra subito il campo da qualunque dubbio avesse attanagliato chi è entrato in sala pensando di trovarsi di fronte il Favino confuso ma fondamentalmente onesto tipico dei drammi a sfondo sentimentale da lui interpretati.
Woody Haut nel suo saggio Neon Noir ci ricorda che: "per esaminare una cultura bisogna soltanto investigarne i crimini". E andare alla scoperta di chi, anche inconsapevolmente, è votato alla dannazione. Vedendo Escobar e soprattutto The Informer - Tre secondi per sopravvivere si poteva già comprendere che Andrea Di Stefano padroneggia molto bene il genere, soprattutto sa dove piazzare la macchina [...] Vai alla recensione »
Ultimi giorni alla pensione, un integerrimo agente finisce in un bel casino... Flirtando col poliziesco d'oltreoceano di corrotti il regista di "Escobar" trova un plausibile modello italiano, nella misura "domestica" di un ottimo Favino e nel labirinto etnico, cinese, della metropoli: Milano di notti deserte, attici e pranzi domenicali valorizzata da un'attenzione scenografica che la fa protagonista [...] Vai alla recensione »
Franco Amore (Pierfrancesco Favino) è un poliziotto della squadra mobile "che non ha mai sparato a un cristiano". Dopo 35 anni di servizio a Milano è pronto alla pensione. Qualche giorno prima del congedo, Amore intravede un'occasione, una sorta di risarcimento morale (ed economico) ad una carriera senza grandi soddisfazioni professionali, forse frenata anche dall'aver sposato una donna (una superlativa [...] Vai alla recensione »
Un lungo piano sequenza con la macchina da presa in volo sopra le case, le luci e i grattacieli di Milano: fa venire in mente Psyco di Hitchcock l'incipit di L'ultima notte di Amore. Qui come là la macchina da presa si muove a volo d'uccello sorvolando la città dall'alto per poi avvicinarsi a poco a poco a una finestra/soglia che mette in connessione il nostro sguardo con il centro dell'azione.
Finalmente un gran film italiano di genere. Nero come la pece. Il poliziotto Franco Amore (Favino, perfetto) è alla vigilia della pensione dopo 35 anni di servizio e mai un colpo sparato. A casa gli hanno preparato una festa, ma arriva una telefonata e il festeggiato deve andare, è accaduto qualcosa di grave in una galleria. Di Stefano ci conquista già con la prima inquadratura, Milano di notte dall'alto, [...] Vai alla recensione »
Finalmente un bel film da vedere. Noir: nei generi (quando funzionano) viene fuori davvero la bravura del regista, oltre che degli sceneggiatori. I vincoli fanno bene, lo imparassero una volta per tutte i principianti che inneggiano alla sbrigliata creatività. Un noir milanese, che inizia con spettacolari riprese notturne della città: tangenziali e periferia, con una puntata sui nuovi grattacieli. Vai alla recensione »
Tutto in una notte, che diventa perno di un'intera vita. Il buio cala su Milano, vestendo la città come un abito da sera, nell'elegante piano sequenza d'apertura del film, con la macchina da presa a volo d'uccello. Il luccichio della metropoli, tuttavia, non allude al glamour, come preannuncia l'incalzante colonna sonora di Santi Pulvirenti, dove riecheggiano fervidi omaggi ai poliziotteschi anni '70. [...] Vai alla recensione »
Sta per andare in pensione. A casa la moglie Viviana gli ha organizzato una festa a sorpresa, ma una telefonata rompe l'idillio. Il poliziotto Franco Amore è chiamato in servizio, sulla scena di un delitto inspiegabile, con cinque cadaveri tra cui quello di un collega e amico. Inspiegabile per tutti, non per lui: poco prima, si trovava proprio lì, su quell'auto semi-bruciata ferma in una galleria della [...] Vai alla recensione »
È una Milano senza milanesi, meticcia e colpevole, corrotta e metallica, che chi è venuto dal Sud a faticare adesso vorrebbe finalmente guardare dall'alto al basso: anche se soffre di vertigini. Ma come si fa con mille e otto al mese e i figli da mantenere? Bisognerebbe chiedere ai cinesi, che ormai è tutto loro, o alla 'ndrangheta, che qui ha messo radici.
Se osservate la locandina de L'ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano vi renderete conto di come prima della visione la vostra attenzione si focalizzi, in particolare, sullo sguardo di Favino, come se vi 'interpellasse'. Se ci ripensate dopo aver assistito al film, è come se quelle lettere, talvolta accennate e che in parte entrano nel primo piano, siano già un indizio di come il fuori possa 'irrompere' [...] Vai alla recensione »
"Riuscito", "il miglior esempio", "buono però"... ma che diavolo è tutta questa stitichezza critica? Su, coraggio. L'ultima notte di Amore, diretto da Andrea Di Stefano, è un film stramaledettamente perfetto. Quando produciamo a casa nostra un'opera del genere dovremmo semplicemente dedicarci al famigerato lancio festivaliero dei "dodici minuti di applausi".
Già nei titoli di testa, che coprono tutto lo schermo, nel lungo travelling su una Milano notturna, attraente e al tempo stesso inquietante, si coglie l'ambizione di Andrea Di Stefano di definire col suo terzo film da regista, il primo girato in Italia, una prova di maturità nel gestire una materia incandescente, tra il noir e il poliziesco. Gli incroci delle geometrie urbane, colte dall'alto nello [...] Vai alla recensione »
L'ultima notte di Amore si apre su un lungo e articolato movimento di camera notturno a volo d'angelo sui tetti di Milano, un piano-sequenza che permette allo spettatore di guardare la città dall'alto, e in qualche modo di dominarla. Non è un dominatore della città Franco Amore, Assistente Capo della polizia meneghina che si appresta ad appendere la pistola al muro e andare in pensione: la figlia avuta [...] Vai alla recensione »
Andrea Di Stefano gioca per la prima volta entro i confini nazionali, lui che inizia la sua attività attoriale a New York, studiando all'Actor's Studio e recitando nel cinema indie di quegli anni. Dopo Escobar e The Informer, il regista si sposta a Milano per una nuova storia nera attraverso cui, anche sceneggiatore, Di Stefano rinnova la sua passione per i meccanismi narrativi ad incastro, per le [...] Vai alla recensione »
La notte prima del suo pensionamento, dopo 35 anni di onorata carriera, mentre festeggia a casa con colleghi e parenti, l'onesto tenente di polizia Franco Amore viene chiamato su una dolorosa scena del crimine: Dino, il suo migliore amico e partner, è stato ucciso durante una rapina di diamanti. Amore sa bene cosa è accaduto e solo l'amore della moglie Viviana saprà aiutarlo a sopravvivere alla notte [...] Vai alla recensione »
Attenzione. L'apostrofo del titolo è fondamentale. E lo diciamo subito perché nessuno accampi scuse. Un conto è «L'ultima notte d'amore» ed è lecito aspettarsi un film sentimentale, dal sapore magari pure un po' al polpettone. E un altro - ed è questo il caso -è «L'ultima notte di Amore», cioè Franco Amore, tenente di polizia all'estrema corvè prima della meritata pensione.
La notte prima del suo pensionamento, dopo 35 anni di onorata carriera, mentre festeggia a casa con colleghi amici e parenti, l'onesto tenente di polizia Franco Amore viene chiamato su una scena del crimine particolarmente dolorosa: il suo migliore amico e compagno di lunga data Dino e` stato ucciso durante una rapina di diamanti. Amore sa bene cosa e` accaduto, in quella rapina e` coinvolto anche [...] Vai alla recensione »
Milano dall'alto, di notte. Quattro minuti di ripresa della città, dal centro ai suoi confini e ritorno, piazza del Duomo e poi zona stazione Centrale, con la macchina da presa che chiude su un palazzo, un appartamento. Persone in un interno, persona in un esterno. Lui è Franco Amore, sbirro. Torna a casa quando compie gli anni alla vigilia del suo ultimo giorno di lavoro, 35 primavere di onorato servizio, [...] Vai alla recensione »
Un poliziotto è vicino alla pensione: dopo 35 anni di servizio senza mai sparare a un uomo, è arrivato il tempo di dedicarsi alla famiglia, alla amata moglie Viviana (Linda Caridi), alla figlia che studia all'estero. Si chiama Franco Amore (Pierfrancesco Favino), lo mettono in mezzo dicendo 'amore, di nome e di fatto '. Nelle prime immagini, dopo una lunga perlustrazione sulla città di Milano vista [...] Vai alla recensione »
Due ore di tensione al cardipoalma per questo poliziesco italiano dagli effetti spettacolari un po' all'americana, ma le riprese dall'alto di Milano di notte, così grandiosa e magnifica che è più bella di New York. Uno "spaghetti noir", come lo ha definito scherzosamente il regista Andrea Di Stefano, perché ci sono caratteri tipicamente italiani, anche se l'intrigo è internazionale.
Sono passati nove anni da quando l'attore Andrea Di Stefano ha fatto il suo debutto dietro la macchina da presa. Dopo il successo di Escobar, realizzato appunto nel 2014, egli ha diretto dapprima The Informer - Tre Secondi per sopravvivere (2019), fino ad arrivare dunque a questa 73a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino con L'ultima notte di Amore, presentato in anteprima mondiale [...] Vai alla recensione »
L'ultima notte di servizio del poliziotto Franco Amore è turbata da un colossale scontro a fuoco, dove le forze dell'ordine non rappresentano il bene e dove lo stesso poliziotto cerca in tutti i modi di uscirne indenne. In mezzo ci sta un carico di diamanti e un boss cinese, anche lui alle prese con tradimenti e bugie. Un poliziesco avvincente, con quale eccesso caricaturale e una figura ingombrante [...] Vai alla recensione »
Mentre la 73esima edizione del Festival di Berlino si avvia verso la conclusione, il cinema italiano è ancora protagonista con "L'ultima notte di Amore", il nuovo film di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino come interprete principale. Il celebre attore veste i panni di Franco Amore, un uomo che, proprio la sera prima del suo pensionamento, si ritroverà a indagare su un omicidio.
Tutto in una notte. Era questa la provocazione di John Landis nel 1985, dove la favola e la finzione sfioravano la magia, tra gangster, diamanti perduti e femme fatale da capogiro. Forse era la rielaborazione di un altro grande titolo: Accadde una notte del 1934 di Frank Capra. Per il regista di La vita è meravigliosa, l'importante era l'evento, l'attimo.
Pierfrancesco Favino, classe 1969, ormai zompa da un set all'altro. Quattro film solo nel 2022, intanto s'è visto il suo cammeo mascherato da Che Guevara in "Call My Agent" e ha già girato "Il Comandante" di Edoardo De Angelis e "Adagio" di Stefano Sollima. Che sia bravo è fuor di dubbio: versatile, poliglotta, in parte sia in ruoli drammatici sia in ruoli da commedia, a suo modo una star del cinema [...] Vai alla recensione »