Anno | 2023 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 77 minuti |
Al cinema | 11 sale cinematografiche |
Regia di | Annalena Benini, Francesco Piccolo |
Attori | Patrizia Cavalli . |
Uscita | giovedì 14 settembre 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 3,19 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 settembre 2023
La poeta amata da Elsa Morante incarna la modernità anche pop della poesia italiana contemporanea, l'amore per le parole e per la performance. In Italia al Box Office Le mie poesie non cambieranno il mondo ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 21,9 mila euro e 578 euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Roma, Trastevere. Gli scrittori Annalena Benini e Francesco Piccolo sono a casa dell'amica poeta Patrizia Cavalli per coinvolgerla in un film che la riguardi (la stessa casa filmata da Céline Sciamma nel cortometraggio This Is How a Child Becomes a Poet, presentato ugualmente in Giornate degli Autori 2023). Il tempo incalza, il taglio di capelli - che nelle foto di lei da ragazza sono lunghi e lisci - dichiara una malattia in corso. Lei accetta la proposta di "costruire andando", cioè di non procedere ordinatamente: non fa parte della sua natura.
Andrà proprio così: a volte restando in campo, anche solo con l'audio, ma per la maggior parte del tempo rimanendone fuori, gli autori, disinteressati a un profilo celebrativo canonico o all'ennesimo coro unanime di lodi, si mettono a sua totale disposizione, catturandone la naturalezza davanti alla macchina da presa.
Il suo monologare ha teatralità, un tono divertito e divertente, lampi di vanità e molto understatement. Senza reticenze, con una nonchalance solo apparente e un linguaggio non aulico ma ricercato. L'esattezza con cui si esprime, senza un errore, un ripensamento, un'incertezza, dice tutto del suo status letterario, almeno quanto l'iniziale dichiarazione di fiducia nelle parole.
Cavalli ("come horses!", disse presentandosi a Diane Kelder, futura compagna statunitense di una vita) segue le regole di libertà che ha deciso per sé stessa. Anche quella di contestare i registi, di sottrarsi a delle definizioni o all'elogio da circolo intellettuale. Se l'amica Elsa Morante - decisiva per la pubblicazione della sua prima raccolta, che dà anche il titolo al film - la laureò poeta (non poetessa) insistendo per conoscerla attraverso la lettura dei suoi versi, allora qui Cavalli si racconta quasi sempre parlando di altro da sé: gli incontri, l'amore e la sua semiotica, tra alto e quotidiano, il gioco, la curiosità per la vita, mai distinta da una pigrizia leggendaria: solo cinque le raccolte di poesie, più uno di prose, in circa cinque decenni di attività, dopo avere, come molti spiriti liberi, abbandonato presto la nativa Todi e scelto Roma per un'emancipazione fatta di grandi esitazioni, palpitazioni, goffaggini, solitudini, slanci.
Nel flusso della conversazione scivolano selezionate perle d'archivio: tra le letture pubbliche, apre Se ora tu bussassi alla mia porta (da Poesie 1974-1992) e tra le rare apparizioni, il cameo nel ruolo di studentessa universitaria in Discutiamo, discutiamo, episodio di Marco Bellocchio nel film collettivo Amore e rabbia (1969).
In parallelo corre un filo rosso canoro, anche grazie al a libro/cd realizzato nel 2012 con Diana Tejera (Al cuore fa bene far le scale, Voland). A ribadire che il potere taumaturgico del verso scritto, mai declamato, è equivalente a quel tipo di espressione vocale. Un film fatto tra amici, un gesto di altruismo dedicato a chi non l'ha potuta conoscere e da oggi ha una nuova amica: magnetica, spietata, irresistibile.
Non so se qualcuno li abbia già contati, mappati, ma fra i documentari biografici incentrati su personaggi famosi, tecnicamente fra i biopic, esiste una sotto-categoria che verrebbe di chiamare biopic testamentario. Si racconta la biografia di una persona celebre nella consapevolezza (forse, almeno in parte: a causa del fatto) che essa abbia poco tempo a disposizione, in altre parole sia malata e fra [...] Vai alla recensione »
I cappotti con le tasche troppo basse hanno rovinato per anni la camminata di Patrizia Cavalli: non portando borse, ficcava tutto lì - e siccome le mani non sai mai dove metterle, per infilarle in quelle tasche la schiena era curva e l'andatura non trionfale come dovrebbe. Patrizia Cavalli commenta le poesie di Patrizia Cavalli che raccontano Patrizia Cavalli in un labirinto che solo a lei riesce (e [...] Vai alla recensione »
Ma sì che le sue poesie hanno cambiato il mondo, certo. Lo sapeva lei e lo sa chiunque abbia letto i suoi versi e quelli come i suoi, capaci di sovvertire l'ordine di fenomeni ed epifenomeni che continuiamo a conoscere solo attraverso il linguaggio. E sono proprio le parole della "poeta" Patrizia Cavalli, definizione della sua mentore Elsa Morante che rifiutava la desinenza femminile in essa - chissà [...] Vai alla recensione »
Non si può separare la poesia di Patrizia Cavalli, scomparsa nel giugno 2022, dagli oggetti, dalle cose, dalla casa: ed è in quell'intorno - un microcosmo affollato di fotografie, dipinti, memoria, scarti - che il documentario di Benini e Piccolo si ambienta e si accomoda, accolto e spronato dalla poeta in persona, soggetto ma soprattutto sorniona condottiera del film, da lei modellato sul suo sublime [...] Vai alla recensione »