Nel film di Rob Marshall ritornano le amate canzoni della versione dell'89, a cui però vengono aggiunti dettagli di trama del tutto superflui. Da mercoledì 24 maggio al cinema.
di Andrea Fornasiero
La fiaba di Hans Christian Andersen torna al cinema con le canzoni del 1989, purtroppo però anche con una durata malamente gonfiata fino alle due ore abbondanti. Rispetto alla precedente trasposizione animata Disney viene introdotto qualche nuovo elemento ma questi pochi dettagli non bastano di certo a giustificare la lentezza con cui si trascina il film. Che risulta ancora più grave a fronte dell'agilità dell'originale animato, capace di sbrogliare la vicenda in soli 83 minuti.
La scelta di essere fedele ai testi della versione italiana del 1989 farà felici i fan ma impone di tradire il labiale del canto in lingua inglese. Un prezzo comunque modesto e che vale la pena di pagare, visto che diventa percettibile solo in alcuni primi piani. Il pubblico potrà così canticchiare le greatest hits dell'89 come In fondo al mar e La canzone di Ursula.
A dare prestigio all'operazione ci sarebbero anche Javier Bardem, nei panni del Re Tritone, e le nuove canzoni firmate da Lin-Manuel Miranda, autore di Hamilton divenuto ormai una colonna dei musical Disney, ma sono contributi che non bastano a rendere sopportabile l'estenuante durata.