Io vivo altrove!

Film 2023 | Commedia, +13 104 min.

Anno2023
GenereCommedia,
ProduzioneItalia, Slovenia
Durata104 minuti
Regia diGiuseppe Battiston
AttoriGiuseppe Battiston, Rolando Ravello, Teco Celio, Diane Fleri, Ariella Reggio Alfonso Santagata.
Uscitagiovedì 19 gennaio 2023
DistribuzioneAdler Entertainment
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,84 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Giuseppe Battiston. Un film con Giuseppe Battiston, Rolando Ravello, Teco Celio, Diane Fleri, Ariella Reggio. Cast completo Genere Commedia, - Italia, Slovenia, 2023, durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 19 gennaio 2023 distribuito da Adler Entertainment. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,84 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 19 gennaio 2023

Due amici stanchi delle rispettive vite fuggono dalla città e intraprendono l'avventura della vita in campagna. Liberamente ispirato al romanzo 'Bouvard e Pécuchet' di Gustave Flaubert. In Italia al Box Office Io vivo altrove! ha incassato 172 mila euro .

Consigliato sì!
2,84/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,95
PUBBLICO 3,07
CONSIGLIATO SÌ
Battiston debutta alla regia con una commedia sul ritorno alla natura e sull'incrollabilità dei sogni.
Recensione di Roberto Manassero
giovedì 19 gennaio 2023
Recensione di Roberto Manassero
giovedì 19 gennaio 2023

Durante una gita di fotoamatori, due uomini di mezza età di Roma, entrambi di nome Fausto, si conoscono e diventano amici. Il primo è un bibliotecario vedovo e dall'animo gentile, il secondo un tecnico del gas dall'aria dimessa che vive ancora con la madre. Un'improvvisa eredità spinge il primo Fausto e proporre all'amico di mollare tutto e trasferirsi al nord, nelle campagne del Friuli, dove vivere liberi praticando l'agricoltura e cercando l'indipendenza economica. Volenterosi ma inetti, i due Fausto provano inutilmente a imparare sui libri il mestiere di agricoltori e coi loro disastri si alienano le simpatie della gente del luogo. Ingenui e ottusi, anche dopo un incidente non perderanno, però, l'entusiasmo e la voglia di fare...

Per il suo esordio alla regia, Giuseppe Battiston si è ispirato liberamente a "Bouvard e Pécuchet" di Flaubert per una commedia sul ritorno alla natura e sull'incrollabilità dei sogni.

Ma il sogno di entrare in comunione con la terra e i suoi prodotti vale sempre la pena di essere perseguito? E la fiducia nelle proprie capacità, sia pratiche sia intellettuali, è sempre sinonimo di bontà, di coraggio, di forza, e non magari di ossessione, di tenacia mal riposta, o peggio di quel dilettantismo della volontà che rendeva ridicoli già gli amabili e buffi personaggi di Flaubert?

Impegnato in primissima persona nel progetto come regista, sceneggiatore (con Marco Pettenello) e interprete protagonista, in Io vivo altrove! Battiston ha riunito nella sua figura i dubbi di un sognatore e i patetici sforzi di un uomo fallito ma ostinato. Il film stesso, con i suoi toni svagati e bonari, con la sua anima dolce e un po' programmatica, sembra aver assorbito l'esibita incertezza del progetto: il personaggio dello stesso Battiston, il primo Fausto, compìto ed elegante anche quando zappa la terra, ribalta in maniera interessante la tipica figura dell'attore friulano (ad esempio il matto del villaggio di Il grande sogno, che qui potrebbe tranquillamente essere uno dei cattivissimi abitanti dell'immaginaria Valvana), costringendolo però lo stesso Battiston ad assumere toni forzati e mai del tutto spontanei; la regia è misurata, un po' impacciata e formale come i due protagonisti, ma per questo inevitabilmente scolastica, senza guizzi; la scrittura, infine, è didascalica ed edulcorata, anche in questo caso per restare al passo con l'ingenuità soprattutto del primo Fausto (che la rivelazione finale inquadra però meglio come uomo segnato dal dolore), finendo però per scadere nel bozzettistico quando raffigura la variegata umanità del paesino di campagna, tra il prete dall'animo combattente, due fratelli un po' matti ma buoni, una farmacista francese bella e amorevole, i vicini di casa gretti e antipatici...

Resta, come unico aspetto fuori dagli schemi di questo film corretto fino all'anonimato, la strana amicizia fra i due Fausto, con il secondo ben interpretato da un Rolando Ravello il cui piccolo uomo timido e sconfitto aggiorna il personaggio di Romanzo di un giovane povero di Scola (era il 1995). Per fortuna priva di connotazioni omoerotiche, la relazione fra i protagonisti di Io vivo altrove! rappresenta nella sua unicità l'estraneità di due sognatori al mondo che li circonda, rendendoli principi di un mondo inesistente e ridicolo, ma senza dubbio libero, o meglio ancora altrove.

La tenacia dei due Fausto, il loro continuo, patetico invito a non mollare, così come il reciproco imbarazzo nel riconoscere d'aver agito sempre in maniera sbagliata (imbarazzo, va detto, che a volte si percepisce anche nella dinamica fra i due interpreti), è la cosa meno prevedibile del film, al quale sarebbe forse servito un regista più esperto e meno improvvisato (nel senso che intende Flaubert quando parla dell'erudizione di Bouvard e Pécuchet) per affermare con più forza ed energia la propria visione di una vita da azzerare e ricominciare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 8 maggio 2023
Eugenio

Il primo film di Giuseppe Battiston, il corpulento attore capace di trasmettere anima ed empatia ai suoi personaggi, da regista è una boccata d’aria fresca e leggera al cinema italiano. L’attore, in Io vivo altrove, traduce con ironia un adattamento, forse ingenuo ma comunque sanguigno del testo incompiuto di Flaubert, Bouvard e Pécuchet, conferendo ai suoi personaggi vitalit&agrav [...] Vai alla recensione »

martedì 31 gennaio 2023
gabriella

 Il primo lavoro di Giuseppe Battiston dietro la macchina da presa, è sincero e genuino, però non possiede lo stesso coraggio dei suoi due protagonisti che decidono di dare una svolta alla loro vita , abbandonare il grigiore della loro esistenza e andare a vivere in un paesino immerso nella campagna friulana , Fausto Biasutti e Fausto Pierbellini,due cinquantenni, il primo bibliotecario [...] Vai alla recensione »

sabato 8 luglio 2023
LUCIANO SIBIO

 Secondo me pesa molto sul film l'assenza di un finale. Sembra che il regista non voglia prender posizione lasciando nello spettatore la definizione se i due ce la faranno o meno a vivere in quella condizione nonostante la continue manifestazioni di ingenuità e deficenze e nonostante facciano leva su una sincera e profonda amicizia. Insomma la cosa toglie organicità alla storia [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 luglio 2023
dreamers

Onestamente credo sia il primo film che non vedo l'ora che finisca senza che per altro l'abbia mai visto iniziare. Non è brutto, è inguardabile. C'è una luce negli occhi di Battiston in buona parte del film che dice tutto della genesi di un prodotto del genere: l'unico a divertirsi e ad esserne felice è chi si è portato a casa un'operazione che [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 gennaio 2023
alceste perrone

un film con una sua poesia e delicatezza, con qualche ingenuità

martedì 24 gennaio 2023
stellab

un film curioso per il nostro cinema ma la storia fa un po' fatica ad andare avanti

lunedì 23 gennaio 2023
Dario B8S

Si propone come una fiaba con la morale. Personaggi, situazioni, dialoghi, paesi e paesaggi, collocazione temporale... tutto è irreale, tutto è sfumato ed esagerato insieme, tutto è ingenuo, di una ingenuità parrocchiale. Dovrebbe trasparirvi l'Italia regionale, vi traspare invece l'eterna commedia all'italiana, e un po' quella alla francese, che giocano [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
giovedì 19 gennaio 2023
Simone Emiliani

Tutto parte dai suoni. Dal traffico nell’inquadratura iniziale a quelli della campagna. Sono proprio dei suoni ricorrenti che accompagnano l’opera prima da regista di Giuseppe Battiston, che ha scritto il film assieme a Marco Pettenello ispirandosi liberamente a "Bouvard e Pécuchet", il romanzo incompiuto di Gustave Flaubert pubblicato postumo nel 1881.

Anche lì c’era il contrasto città/campagna. Al posto della fattoria del Calvados del libro, l’ambientazione si sposta a Valvana, una frazione montana in Friuli dove si trasferiscono due persone, Fausto Biasutti e Fausto Perbellini, che si sono conosciuti casualmente in una gita di un corso di fotografia. Il primo è un bibliotecario rimasto vedovo da sette anni dopo che la moglie è morta in un incidente stradale. L’altro è invece vive a casa con la madre che si è invaghita del suo maestro di ballo che andrà a vivere a casa loro.

Tra loro sembra esserci una sintonia. Sono entrambi solitari, detestano la città e vogliono cambiare vita. L’occasione arriva quando Biasutti diventa l’unico erede della casa della nonna e ci va a vivere con Perbellini. Ma una volta arrivati sul posto si dovranno scontrare con l’ostilità degli abitanti del luogo e i loro ambiziosi progetti sembrano essere sempre sul punto di fallire.

I rumori scandiscono il tempo in Io vivo altrove! che sembra essersi fermato e ripetersi ciclicamente anche attraverso una serie di azioni: la luce che si accende per un po’ dentro la casa ma poi ritorna il buio, il lavoro della terra, gli incontri con padre Walter che, se necessario, fa pure le veci del notaio, interpretato da Teco Celio. Ma ci sono anche le fotografie (in bianco e nero e presenti anche sui titoli di coda) che catturano le istantanee di una storia dolcemente tragica ma segnata da un contagioso ottimismo.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 20 gennaio 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Commedia della purezza a chilometro zero. Battiston, esordiente di buon risultato alla regia, forse dovrebbe eliminare «ispirato a Bouvard e Pecuchet». Non è questione oziosa: chi ricorda Flaubert potrebbe restare disorientato, lì il comico viene dall'onda della modernità nell'ideale romantico. Infine però questi due dilettanti si fan voler bene in una pièce gentile sull'amicizia e l'inserimento, a [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 gennaio 2023
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Fausto Biasutti (Giuseppe Battiston) è un cuorcontento: trova sempre il lato positivo e pratica una gentilezza antica, fuori dal tempo, nonostante la vita non gli abbia risparmiato le cicatrici. Per caso, incontra un altro Fausto (Rolando Ravello), che sta ancora in casa con la madre, quiescente come una pianta di calendula: non cresce e non muore.

giovedì 19 gennaio 2023
Alice Sforza
Il Giornale

Molto liberamente ispirato al romanzo «Bouvard e Pécuchets», di Gustave Raubert, il convincente esordio alla regia di Giuseppe Battiston, qui anche protagonista, racconta la storia di due Fausto, che lasciano la città per andare a vivere in campagna. Il paese di Valvana, però, li accoglie con freddezza, Una commedia molto garbata, dove protagonista è la mezza età, anche se i personaggi, quasi irreali, [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 gennaio 2023
Alessandra De Luca
Avvenire

Biasutti e Perbellini hanno lo stesso nome, Fausto, e odiano entrambi la vita urbana. Conosciutisi per caso durante una gita per fotoamatori, diventano amici e iniziano a coltivare insieme il sogno di andare a vivere in campagna, mantenendosi con il frutto della terra che coltiveranno Quando Biasutti eredita la vecchia casa della nonna a Valvana, sulle colline del nord est, il sogno può finalmente [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 gennaio 2023
Riccardo Baiocco
Sentieri Selvaggi

Si ispira al romanzo postumo di Gustave Flaubert Bouvard e Pécuchet l'esordio alla regia di Giuseppe Battiston che ha diretto la commedia bucolica Io vivo altrove!. Il nucleo del libro, ritenuto una prima incrinatura del romanzo realista creata proprio da chi ne ha creato il genere, è quello di due uomini che scoprono al primo incontro un'incredibile coincidenza: sono omonimi e condividono la stessa, [...] Vai alla recensione »

martedì 17 gennaio 2023
Ilaria Feole
Film TV

Si chiamano entrambi Fausto, sono entrambi gentili, colti, miti, e sono entrambi uomini soli. L'uno, il bibliotecario incarnato da Giuseppe Battiston, a causa di un fatale incidente che ha falcidiato la sua famiglia; l'altro, l'impiegato dell'azienda del gas interpretato da Rolando Ravello, per troppo pudore e per l'ingombrante presenza di una madre padrona.

lunedì 16 gennaio 2023
Margherita Fratantonio
TaxiDrivers

Con Io vivo altrove! Giuseppe Battiston torna nell'Italia del Nord Est, ma per la prima volta come regista. Ne è anche interprete, insieme a Rolando Ravello, che qualche anno fa lo ha diretto nel film È per il tuo bene. Si sono scambiati i ruoli, per questa storia divertente, con un sottofondo di amarezza e tanta tenerezza. Battiston ha curato la sceneggiatura insieme a Marco Pettenello, le cui scritture [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2023
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

Io vivo altrove! è il primo film da regista di Giuseppe Battiston, anche co-produttore (Rosamont con Minimum Fax Film e Rai Cinema) e co-protagonista a braccetto con Rolando Ravello, ben calato nella parte del cinquantenne dimesso e mammone. Liber(issim)a trasposizione del romanzo enciclopedico di Flaubert Bouvard e Pécuchet, la sceneggiatura dallo stesso regista con Marco Pettenello (Lontano, lontano, [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2023
Vittorio Renzi
Quinlan

All'età di 54 anni, il bravissimo attore, teatrale e cinematografico, Giuseppe Battiston si dà alla regia con un film semplice e allo stesso tempo ambizioso, cercando ispirazione niente di meno che nell'opera ultima e incompiuta di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi: Bouvard e Pécouchet di Gustave Flaubert, pubblicato postumo nel 1881, un anno dopo la morte del suo autore.

giovedì 12 gennaio 2023
Andrea Caramanna
FareFilm

Io vivo altrove! di Giuseppe Battiston, rischia di essere il film più programmatico dell'anno... appena iniziato! Senza veli e senza tanti fraintendimenti Battiston, ma dobbiamo includere la produzione intera peraltro italiana e slovena, e non è casuale che Battiston sia anche produttore esecutivo... Insomma, questo è un film che se ne frega FINALMENTE delle auree fetide della solita autorialità. [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
martedì 17 gennaio 2023
 

L'esordio alla regia dell'attore friulano, ispirato a "Bouvard e Pécuchet". Da giovedì 19 gennaio in sala. Guarda la clip »

NEWS
lunedì 9 gennaio 2023
 

Giuseppe Battiston debutta dietro la macchina da presa con un film liberamente ispirato al romanzo "Bouvard e Pécuchet" di Gustave Flaubert. Vai all'articolo »

TRAILER
giovedì 5 gennaio 2023
 

L'attore debutta alla regia con una commedia sulla voglia di rinascita in campagna. Dal 19 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

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