Il viaggio leggendario

Erick e Dominick fanno quello che sempre fanno: stanno insieme, giocano e si divertono. Una sera invitano un gruppo di amiche di Dominick, e con una pioggia torrenziale che batte sulle finestre, decidono di guardare un film dell'orrore. Si addormentano tutte, tranne Erick, troppo impaurito per poter anche solo chiudere gli occhi. Il panico si impossessa di lui quando sente qualcuno che suona alla porta, e subito svegliata Dominick, i due decidono di andare a vedere: si tratta di un misterioso fattorino che gli consegna una console con dentro un gioco sconosciuto, gioco che appena avviato li trasporta nel mondo de "Il Viaggio Leggendario". Erick e Dominick si ritrovano così all'interno dell'universo di Leggendaria, suddiviso in tre regni, Camelot, Atlantide e Diamante, i cui sovrani sono tutti scomparsi forse per i piani del misterioso Consigliere. I due non fanno in tempo ad ambientarsi che subito vengono divisi dal Dottor Timoti, in malvagia combutta con il Dottor Giniu, che rapisce Erick e dà avvio alla quest per risolvere il gioco.

Un altro pezzo fondamentale dell'intrattenimento online per i più piccoli arriva al cinema, in un film più adulto e costruito di quanto si possa pensare.

Che tempo è quello degli Youtuber al cinema? Non una progressione logico-fisica, consequenziale, da un prequel ad un sequel ad una saga, o da un incasso da weekend locale a un grande successo nazionale. Né fenomeno passeggero o moda effimera, ma nemmeno solida realtà da vendere porta a porta, il menu à la carte degli streamer passati dall'Arte della Rete alla Settima, di arte, è comunque così numeroso e variegato da poter essere tagliato, rimontato, analizzato e discusso da varie angolazioni. A partire dalla sua prima deriva, una fase naturalmente ibrida e libera che non a caso vedeva come genere di riferimento quello della commedia, con dentro soprattutto gruppi comico-satirici che partendo dalle ere geologiche della tv e dalle distanze stellari della rete hanno portato in sala titoli come Sempre meglio che lavorare, Addio fottuti musi verdi, Il vegetale, Si muore tutti democristiani; o nell'altro filone carsico, quello propriamente da Youtuber e target di riferimento più giovane, con i film Succede, Game Therapy e soprattutto il sancta sanctorum inattaccabile di Luì e Sofì, cioè la quadrilogia Me contro Te - Il film: La vendetta del signor S, Me contro Te - Il mistero della scuola incantata, Me contro Te - Persi nel tempo e Me contro Te - Missione giungla.

In questo diagramma cartesiano cinematografico mettono adesso il loro punto anche i DinsiemE, al secolo post-breve Erick Parisi e Dominick Alaimo, coppia di Youtuber da 1,72 milioni di iscritti, generatori di video, reel, challenge, canzoni e libri - proprio da il loro "Il viaggio leggendario di Erick e Dominick", edito da Salani, è tratto questo film diretto da Alessio Liguori, prodotto da Lotus Production e distribuito da Medusa.

E quello che i DinsiemE portano alla causa è, pur con tutti i tag e meta-tag del caso, un qualcosa che sembra spostare un po' più avanti questo nugolo di E-titoli. Rispettando le linee guida del loro prodotto multimediale, improntato ai valori supremi del gioco e dell'amicizia - e come potrebbe non essere così? -, Erick e Dominick plasmano una storia che però rispetta a pieno anche il genere filmico con il quale hanno deciso di esordire in sala e che a ben vedere sembra calzargli in modo naturale, cioè l'avventura.

E nemmeno una qualche declinazione possibile, ma un riferimento che più ideale e simbolico non si può, tutto costruito su portali magici, principesse indomite, regni lontani, artefatti leggendari e sovrani decaduti. Certo, la spruzzata contemporanea c'è, si tratta pur sempre di un gioco con storie e livelli, però il tutto è vissuto con un gusto naïf che fa elevare ed apprezzare la composizione narrativa ed estetica.

Già, l'estetica. Anche qui siamo ad un passaggio differente rispetto ad altri titoli del genere, soprattutto quelli della stella polare "Me contro Te". Alessio Liguori, il nostromo dei DinsiemE al cinema, è uno a cui piacciono il respiro internazionale e i generi trasversali, basta elencare titoli aspiranti-cult come Report 51, In the Trap - Nella trappola e Shortcut.

Liguori si dedica anima e occhio a rendere più vivo, spigoloso e cinematografico possibile l'universo di Leggendaria, insistendo su movimenti di macchina, profondità di campo, inquadrature-quadri più iconiche possibili, e mentre porta a casa il risultato si vede anche che si diverte a farlo.

Certo, il lauto budget di Lotus Production dà sicurezza al riguardo, però ogni singola voce è spesa con criterio e la giusta finalità: dagli effetti visivi mai sovraccarichi alle scene di massa, dai costumi variegati alle numerose scenografie, Liguori e il suo team (Donato Sileo, Tiziana Liberotti, Magda Accolti Gil e via ricordando) tirano fuori uno spettacolo fluido, coerente, che intrattiene oltre gli occhi sbarrati e le bocche aperte della recitazione, il meccanismo a volte dispersivo e l'inaggirabile dose di buchi di trama e zucchero filato. Non un viaggio leggendario, ma a spasso con Erick e Dominick ci si può anche andare volentieri. 