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kyotrix
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giovedì 1 agosto 2024
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deluso
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Discreto film, guardabile, ma nulla di nuovo, trama nulla di speciale, e soprattutto non mi ha creato emozioni. Anche la scena finale mi è sembrata tirata via.
3 stelle solo perchè studio ghibli, ma sarebbe più da 2 :(
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fabrizio friuli
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sabato 6 luglio 2024
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l'' avventura nella torre misteriosa
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A causa di un devastante bombardamento, Marito ha perduto per sempre sua madre ed è palese che un perdita simile lo abbia segnato, dato che si dimostra sempre cupo e apatico, nonostante suo padre sia attento nei suoi confronti ed anche la sua nuova compagna sia molto amorevole con lui e, tra l' altro, gli rivela di essere in dolce attesa, tuttavia, nemmeno questa notizia cambia il suo stato d'animo. Ma quando si trasferisce in una nuova casa non distante da un bosco, nota che un airone cenerino gli si avvicina con frequenza, questo perché la creatura lo stava aspettando e gli rivela che sua madre è celata da qualche parte e Mahito, pur essendo scettico, entra nella misteriosa torre che racchiude al suo interno un mondo fantastico ma compromesso.
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A causa di un devastante bombardamento, Marito ha perduto per sempre sua madre ed è palese che un perdita simile lo abbia segnato, dato che si dimostra sempre cupo e apatico, nonostante suo padre sia attento nei suoi confronti ed anche la sua nuova compagna sia molto amorevole con lui e, tra l' altro, gli rivela di essere in dolce attesa, tuttavia, nemmeno questa notizia cambia il suo stato d'animo. Ma quando si trasferisce in una nuova casa non distante da un bosco, nota che un airone cenerino gli si avvicina con frequenza, questo perché la creatura lo stava aspettando e gli rivela che sua madre è celata da qualche parte e Mahito, pur essendo scettico, entra nella misteriosa torre che racchiude al suo interno un mondo fantastico ma compromesso.
Il Ragazzo e L' Airone è un lungometraggio di animazione ed anche fantastico che vuole inizialmente fare comprendere cosa è realmente la guerra : un morbo che causa distruzione, sofferenza e morte, infatti, essa ha causato la morte della morte della madre di Mahito , di conseguenza la sofferenza è diventata una costante della sua vita, e dulcis in fundo vi è la distruzione, causata dai bombardamenti, poi compie un passaggio nel fantastico, facendo comprendere subito ( anche in modo troppo sbrigativo ) che l' airone cenerino che spia Mahito è una creatura fantastica, presumibilmente basata su uno yokai ( creatura mitologica giapponese ) chiamato Tengu ( una creatura in parte uomo, in parte uccello ) anche se somiglia vagamente al Pinguino di Batman ( per via della sua bassa statura, il naso lungo e l' aspetto decisamente sgradevole ) ed oltre alla creatura che diventa la sua guida, Mahito incontra una coraggiosa pescatrice, dei piccoli spiritelli che rappresentano le anime dei non nati, una giovane ragazza capace di controllare l' elemento chiamato fuoco, dei grandi parrocchetti carnivori e un mago che rivela essere il suo prozio scomparso. Egli, ormai vecchio, vuole che un' anima pura come quella di Mahito prenda il suo posto nella creazione del Mondo della Torre, ma lui, con estrema umiltà ammetta di non essere del tutto privo di malvagità : essendosi provocato volontariamente una ferita alla tempia con un sasso ed ha mentito al padre, dicendo di aver avuto un incidente. Dopo che il Prozio ha accettato la sua scelta, il Re Parrocchetto distrugge i pezzi che controllano l' equilibrio del Mondo ed esso collassa definitivamente, ma tutti quanti ( eccetto il Prozio ), sopravvivono e la ragazza che controlla il fuoco non vuole seguire Mahito perché non vuole impedirgli di venire al mondo ( essendo sua madre ).
Sebbene sia un bel film, che racchiude anche un collegamento con la Divina Commedia, e con gli Uccelli di Hitchcock ( perché gli uccelli come i pellicani e i parrocchetti, si sono rivelati ostili ) manifesta delle pecche : il sangue risulta essere troppo denso e poi, quando i parrocchetti entrano nel mondo reale, si trasformano in dei normali pappagalli mentre l' airone cenerino, può apparire con l' aspetto di una creatura umanoide, anche nel mondo reale, anche se probabilmente, si tratta di una scelta registica.
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valeria gottardello
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venerdì 16 febbraio 2024
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un film allegorico
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È un film che usa l' allegoria per trasmettere messaggi
Sinceramente non l'ho trovato semplice da seguire e da comprendere pur avendo dei contenuti molto forti e profondi . Non lo consiglierei ad un pubblico fatto di bambini
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felicity
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martedì 6 febbraio 2024
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film impegnativo ed eccezionale
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Il ragazzo e l'airone di Hayao Miyazaki è un film complicato. E complicato non significa oscuro o respingente. Significa che per essere compreso fino in fondo richiede tempo, concentrazione e impegno.
Ne Il ragazzo e l'airone, ci sono tantissimi elementi. Può vederlo un bambino, se si ferma allo strato più superficiale del racconto: i colori, le animazioni e i disegni. Può vederlo un adolescente, se cerca una storia capace di mostrare le contraddizioni della crescita. E può vederlo un adulto che ha già vissuto parte della sua vita e che vuole uno specchio in cui riconoscersi.
Ne Il ragazzo e l'airone ci sono delle citazioni di 8 e mezzo, con inquadrature che ribaltano la prospettiva scelta da Federico Fellini.
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Il ragazzo e l'airone di Hayao Miyazaki è un film complicato. E complicato non significa oscuro o respingente. Significa che per essere compreso fino in fondo richiede tempo, concentrazione e impegno.
Ne Il ragazzo e l'airone, ci sono tantissimi elementi. Può vederlo un bambino, se si ferma allo strato più superficiale del racconto: i colori, le animazioni e i disegni. Può vederlo un adolescente, se cerca una storia capace di mostrare le contraddizioni della crescita. E può vederlo un adulto che ha già vissuto parte della sua vita e che vuole uno specchio in cui riconoscersi.
Ne Il ragazzo e l'airone ci sono delle citazioni di 8 e mezzo, con inquadrature che ribaltano la prospettiva scelta da Federico Fellini. C'è Dante, c'è la Divina Commedia, c'è l'Inferno. Non è un film facile.Non essere facili vuol dire invitare al ragionamento, alla considerazione e al pensiero critico.
Il protagonista deve capire chi vuole essere da grande. E soprattutto deve capire come fare per convivere con il senso di smarrimento e il lutto: due sentimenti che, anche crescendo, non andranno mai vita.
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domenica 28 gennaio 2024
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veramente molto profondo
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Sinceramente molto profondo come tutti i suoi film
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alexxxx
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venerdì 26 gennaio 2024
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bello ma un gran chaos
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Da fan dell'autore mi aspettavo qualcosa meglio.
Gli scenari sono veramente bellissimi, come le altmosfere visive dei paesaggi,
però tutto finisce lì:
tutto il resto purtroppo è una accozzaglia di eventi sempre nuovi che si aggiungono alla storia senza creare un gran legame con il senso del film, sempre se un senso cel'ha.
Fa' venire una sonno mortale !
Inizia con una noia apocalittica, prosegue con una lentezza e inutilità di eventi da coma sonnifero,
per poi sfociare in una catalessi che ti porterà a far dei pensieri continui mentre dormi durante la proiezione :
ma se me ne stavo a casa a dormire non avrei fatto una scelta migliore ?
è stata dura tenere entrambi gli occhi aperti.
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Da fan dell'autore mi aspettavo qualcosa meglio.
Gli scenari sono veramente bellissimi, come le altmosfere visive dei paesaggi,
però tutto finisce lì:
tutto il resto purtroppo è una accozzaglia di eventi sempre nuovi che si aggiungono alla storia senza creare un gran legame con il senso del film, sempre se un senso cel'ha.
Fa' venire una sonno mortale !
Inizia con una noia apocalittica, prosegue con una lentezza e inutilità di eventi da coma sonnifero,
per poi sfociare in una catalessi che ti porterà a far dei pensieri continui mentre dormi durante la proiezione :
ma se me ne stavo a casa a dormire non avrei fatto una scelta migliore ?
è stata dura tenere entrambi gli occhi aperti.
quando è finito ( con un finale a dir poco orrendo ) ho ringraziato il signore di avermi lasciato ancora vivo,
perché pensavo di entrare in coma senza mai più risvegliarmi.
La cosa peggiore di tutto però è stato il doppiatore del protagonista.
Una cosa a dir poco vergognosa.
Forse l'hanno preso al circolo dei bambini dell'oratorio , o avevano fretta di doppiarlo e gli hanno detto :
leggi le frasi da dire che poi dobbiamo andare a fare la spesa al supermercato.
Una assenza di emotività da far paura, sembrava leggesse delle frasi prese dalla gazzetta
con un tono di voce alto, senza emozione senza impegno, senza amore,
senza tutto, forse veniva meglio se lo doppiava automaticamente google.
Ringrazio il signore di essere riuscito a trovare la strada di casa e di essere riuscito a risvegliarmi da una cosa così obrobriosa.
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alexfilm
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domenica 21 gennaio 2024
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attenzione! non adatto ai bambini!!
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Il regista Miyazaki è uno dei migliori di sempre, ma questo film non è adatto ai bambini, tinte molto forti, sangue, morte, violenza e guerra. Il mio è un consiglio amichevole.
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silvia andreatta
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giovedì 18 gennaio 2024
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uno sbadiglio, un grande punto di domanda
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Amo la poetica dell'autore e tutto il suo alfabeto, però la qualità dell'animazione in questo ultimo film è decisamente inferiore a quella dei precedenti.
Fanno eccezione le meravigliose scene di corsa e quelle dedicate all'incendio, nella prima parte; scene che non si rintracciano negli altri prodotti Ghibli e che hanno decisamente il sapore delle animazioni di Ufotable, che guarda caso compare nei titoli di coda...
Nella seconda parte del film il disegno si fa grossolano, superficiale, piatto, e la dimensione onirica che dovrebbe trascinarci nell'intreccio è invece soporifera.
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Amo la poetica dell'autore e tutto il suo alfabeto, però la qualità dell'animazione in questo ultimo film è decisamente inferiore a quella dei precedenti.
Fanno eccezione le meravigliose scene di corsa e quelle dedicate all'incendio, nella prima parte; scene che non si rintracciano negli altri prodotti Ghibli e che hanno decisamente il sapore delle animazioni di Ufotable, che guarda caso compare nei titoli di coda...
Nella seconda parte del film il disegno si fa grossolano, superficiale, piatto, e la dimensione onirica che dovrebbe trascinarci nell'intreccio è invece soporifera.
Se "Si alza il vento" è l'omaggio di Miyazaki al cinema, "How do you live?" è il suo omaggio a se stesso. Non è un film per bambini, ci può stare, ma francamente non mi pare proprio un film rivolto al pubblico.
Si potrebbe allora parlare di opera d'arte? Sì, se l'animazione non fosse così mediocre.
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tom cine
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martedì 9 gennaio 2024
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uno splendido ritorno
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Nel 2013 Hayao Myazaki, in occasione dell’uscita di “Si alza il vento”, annunciò che si sarebbe allontanato dal mondo del cinema e che quello sarebbe stato il suo ultimo film. Invece, dieci anni dopo, eccolo di nuovo in pista con “Il ragazzo e l’airone”: ed è uno splendido ritorno. Dopo la commovente e anomala parentesi realistica di “Si alza il vento” (che aveva anche, al suo interno, una stupenda storia d’amore), il regista giapponese e lo staff dello Studio Ghibli sono tornati alla ribalta con un film dove convergono molti temi cari al regista (l’orrore della guerra, le contraddizioni degli esseri umani, l’amore) e con il quale quest’ultimo torna a raccontare una fiaba.
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Nel 2013 Hayao Myazaki, in occasione dell’uscita di “Si alza il vento”, annunciò che si sarebbe allontanato dal mondo del cinema e che quello sarebbe stato il suo ultimo film. Invece, dieci anni dopo, eccolo di nuovo in pista con “Il ragazzo e l’airone”: ed è uno splendido ritorno. Dopo la commovente e anomala parentesi realistica di “Si alza il vento” (che aveva anche, al suo interno, una stupenda storia d’amore), il regista giapponese e lo staff dello Studio Ghibli sono tornati alla ribalta con un film dove convergono molti temi cari al regista (l’orrore della guerra, le contraddizioni degli esseri umani, l’amore) e con il quale quest’ultimo torna a raccontare una fiaba.
Rispetto a molti lavori precedenti (e con l’eccezione di “Princess Mononoke”), i toni, pur non rinunciando a tocchi di salutare e buffa ironia, diventano più malinconici e cupi perché, al centro della storia, c’è l’elaborazione di un lutto: Mahito, il ragazzo del titolo, è orfano di madre. Il come e il perché li sappiamo subito dopo lo spegnimento delle luci in sala: la storia si apre su una sequenza che non solo chiarisce il contesto storico, ma ci catapulta bruscamente nel mezzo di un dramma con una sequenza breve ma bellissima. La Seconda Guerra Mondiale è nel pieno del suo svolgimento e l’ospedale in cui la donna è ricoverata viene avvolto dalle fiamme e a nulla vale la disperata corsa di Mahito e di suo padre Shoichi per salvarla. Un anno dopo, Shoichi sposa la sorella della defunta, Natsuko. In seguito a questo nuovo matrimonio, padre e figlio vanno a vivere nella casa di campagna della donna (che nel frattempo è rimasta incinta). Mahito è costretto così ad ambientarsi, mentre il dolore per la perdita della madre (che non riesce ad esprimere) lo porta addirittura a compiere un atto di autolesionismo. Nei dintorni della casa della zia, si erge una torre la cui origine è ignota. Ed è proprio l’ignoto che entra nella vita del ragazzo quando un airone parlante, personaggio bizzarro e inizialmente inquietante, comincia a irretire il protagonista (ovviamente c’è un motivo, ma non voglio anticiparvi nulla in proposito), invitandolo a seguirlo all’interno della torre, dove si cela un luogo in cui i vivi possono incontrare i morti e promettendogli di aiutarlo ad incontrare la madre. Quando Natsuko scompare all’interno dell’edificio, Mahito deciderà di oltrepassare la soglia insieme allo strano animale, cominciando un’avventura dentro un mondo surreale e parallelo.
“Il ragazzo e l’airone” è un film polisemico: mescola, nel suo calderone, il racconto di formazione, l’avventura, la fiaba, il grottesco, citazioni delle opere precedenti e una malinconica riflessione sulla vita e sulla morte. Il bello consiste nel fatto che riesce a far convivere sullo schermo tutti questi aspetti senza renderli pedanti e a farli convergere nella parte finale, dove emerge l’argomento principale che attraversa l’intero film e che rimanda, più degli altri, alle opere precedenti del regista. L’intera filmografia di Myazaki è costellata da personaggi femminili forti e determinati, ma questo film si spinge addirittura oltre. Attraverso il dolore affrontato dal suo protagonista e l’affetto che prova per la zia (che non a caso è molto somigliante alla madre) quando scopre che è incinta, “Il ragazzo e l’airone” diventa anche e soprattutto un film potente che, oltre a far sfoggio di una fantasia davvero scatenata, riesce a far vibrare i sentimenti e a trasformarsi in vera poesia affrontando il tema della maternità e dei legami tra madri e figli, quando sono veri e profondi. Le donne, in questo film, sono dispensatrici di vita in lotta contro la morte e molte delle scene più belle sono correlate proprio ai temi della nascita e della sopravvivenza (non dimenticherete i Warawara…) e mostrano in pieno quanto questo lungometraggio animato sia meravigliosamente potente anche a livello visivo: è un’opera ricchissima, in alcuni passaggi perfino sperimentale (c’è perfino una lunga parte in cui quasi domina il silenzio, a parte alcuni scarni dialoghi e qualche effetto sonoro), piena di simbologie e che obbliga costantemente lo spettatore ad essere silenzioso e attento. Ed è un film profondamente commovente, ma qui è bene non anticipare troppo: “Il ragazzo e l’airone” mette gli spettatori con le spalle al muro ricordando a tutti che bisogna sempre andare avanti e affrontare quell’avventura breve ma straordinaria che è la vita. Senza dimenticare che dietro alla crescita di ognuno, uomo o donna che sia, ci sono sempre il sacrificio e l’amore di una madre.
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harloch74
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sabato 6 gennaio 2024
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animazione superlativa
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Si alza il vento doveva essere l'ultimo lavoro di Miyazaki, un opera personale, il suo omaggio al cinema. Fortunatamente l'arte e il mestiere hanno avuto la meglio sulle decisioni prese, e così siamo dinnanzi a questo "il ragazzo e l'airone" , l'omaggio del maestro allo studio Ghibli. Visivamente impressionante, con una tridimensionalità che ti fa capire che l'animazione classica, quella fatta con matita, colori e pennelli, se fatta a regola d'arte e con esperienza e tecnica non solo è superiore alla CGI, ma riesce tranquillamente a essere tridimensionale senza bisogno di creare freddi videogioconi. Dicevo omaggio allo Studio Ghibli, tutto il film è impregnato di tutti gli elementi della gloriosa storia dello studio: troviamo nella trsma la guerra, elementi di cinema neorealista che ricordano i lavori di Isao Takahata, altro pilastro dello studio, scene che omaggiano altri lavori, il tutto condito da una trama onirica, a tratti difficile da capire, non è un film per bambini, va detto , è la visione anche spirituale di Miyazaki.
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Si alza il vento doveva essere l'ultimo lavoro di Miyazaki, un opera personale, il suo omaggio al cinema. Fortunatamente l'arte e il mestiere hanno avuto la meglio sulle decisioni prese, e così siamo dinnanzi a questo "il ragazzo e l'airone" , l'omaggio del maestro allo studio Ghibli. Visivamente impressionante, con una tridimensionalità che ti fa capire che l'animazione classica, quella fatta con matita, colori e pennelli, se fatta a regola d'arte e con esperienza e tecnica non solo è superiore alla CGI, ma riesce tranquillamente a essere tridimensionale senza bisogno di creare freddi videogioconi. Dicevo omaggio allo Studio Ghibli, tutto il film è impregnato di tutti gli elementi della gloriosa storia dello studio: troviamo nella trsma la guerra, elementi di cinema neorealista che ricordano i lavori di Isao Takahata, altro pilastro dello studio, scene che omaggiano altri lavori, il tutto condito da una trama onirica, a tratti difficile da capire, non è un film per bambini, va detto , è la visione anche spirituale di Miyazaki. Consiglio di vederlo, e vederlo al cinema. Il film bisognerà vederlo più volte per capirlo in pieno, ma è il prezzo da pagare se vuoi vedere un prodotto eccellente rispetto le tonnellate di filmetti animati dal animazione dozzinale pieni di politicamente corretto tanto di moda oggi.
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[+] potente film d''animazione, ricca e allegorica
(di antonio montefalcone)
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