The Whale |
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Un film di Darren Aronofsky.
Con Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau, Ty Simpkins.
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Titolo originale The Whale.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 117 min.
- USA 2022.
- I Wonder Pictures
uscita giovedì 23 febbraio 2023.
MYMONETRO
The Whale
valutazione media:
3,12
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La solitudine di un'anima fragile Brendan Fraser torna e sorprende
di Roberto Nepoti La Repubblica
Chi conosce il cinema di Darren da non si aspetterebbe mai da lui un "feel good movie", un film per stare bene: il cineasta newyorkese ci ha abituati a storie su gente con problemi di dipendenza, di vecchiaia, di solitudine; e neppure questa volta si smentisce. Tutto l'opposto per il protagonista di The Whale, Brendan Fraser, eroe di film sciocchi e infantili come la trilogia La mummia che non avremmo immaginato in una parte difficile come questa (per la quale è candidato all'Oscar come miglior attore protagonista). Incredibilmente deformato dal trucco, Fraser è Charlie, insegnante di inglese enormemente obeso che, dopo la morte dell'amante Alan, si è autorecluso in casa a rimpinzarsi di cibo in modo ossessivo. Le sue lezioni si tengono sul web. ma a telecamere spente, perchè l'uomo non vuole che gli studenti vedano il suo aspetto difforme. Lo può avvicinare soltanto l'infermiera Liz, la quale tenta invano di farlo curare prima che sia troppo tardi. Ma Charlie, oltreché di autodistruzione, è anche alla ricerca di redenzione e, sapendo che gli resta poco da vivere, tenta di riallacciare i rapporti con Ellie, la figlia adolescente che non vede da nove anni. A parte qualche incursione, come quella della ex-moglie e quella. poco significativa, di Thomas, un missionario che vorrebbe salvargli l'anima., tutto l'interesse drammatico è concentrato sul degrado del protagonista, che si muove per la propria casa con sempre maggiore difficoltà e servendosi di una carrozzina. Tratto dal dramma di Samuel D. Hunter, The Whale è il genere di film destinato a turbare e a dividere il pubblico. Intanto per la scelta della patologia di cui soffre il protagonista: una obesità iperbolica che può che generare repulsione, molto meno cinegenica e scontata dell'alcolismo al centro di tanti film sulla depressione. Neppure lo stile claustrofobico di rappresentazione è fatto per rasserenare l'animo dello spettatore, sottolineato dallo "stretto" formato 1:33 dello schermo, con prevalenza di primi piani e luci smorzate. Malgrado qualche difetto (in particolare l'analogia col Moby Dick di Herman Melville, trattata con poca sottigliezza e che alla fine scivola nel melodramma), The Whale si può collocare senza sforzo nel gruppo dei film migliori del discontinuo Aronofsky: assieme a The Wrestler (che richiama alla memoria anche per il protagonista malato e il tentativo di ricucire il rapporto con la figlia) e al Cigno nero piuttosto che al confuso The Fountain -L'albero della vita o al pretenzioso Noah. Glissando sulle polemiche innescate all'uscita americana del film intorno al tema dell'obesità, bisogna riconoscere il sorprendente livello dell'interpretazione di Brendan Fraser, alla cui candidatura all'OScar si affianca quella di Hong Chau (Liz) come migliore attrice non protagonista.
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