Francesco Carrozzini porta sullo schermo l'omonimo romanzo dello scrittore norvegese riproducendo la sua asciuttezza e il suo rigore narrativo. Film di chiusura di Venezia 79 e da lunedì 12 settembre al cinema.
di Paola Casella
Francesco Carrozzini porta sullo schermo il romanzo “Sole di mezzanotte” dello scrittore norvegese Jo Nesbø, specializzato in thriller dalle atmosfere rarefatte, riproducendo la sua asciuttezza e il suo rigore narrativo (la sceneggiatura è di Stefano Bises): non c’è un solo momento di indugio registico o di ridondanza nei dialoghi, il che testimonia la fiducia nell’intelligenza degli spettatori e nella potenza della storia.
Alessandro Borghi è un John convincente, capace in egual misura di ferocia e di tenerezza, e il cast comprende almeno due altri nomi di primo piano: Peter Mullan nella parte del padre di John e Charles Dance in quella del pastore.
The Hanging Sun è una storia di ritorni possibili e impossibili che sembra rendere omaggio al detto “se ami qualcuno lascialo libero, se torna da te sarà per sempre tuo”, e parla di affetti scelti o imposti. In particolare sottolinea il principio secondo cui i genitori (soprattutto i padri) non si possono scegliere, mentre i figli sì: ma questo non equivale necessariamente a rispettare la natura dei singoli individui.