Trasposizione del romanzo di Paul Gallico. Ada Harris, signora non più giovane rimasta vedova durante la 2° guerra mondiale, vive facendo la donna delle pulizie a Londra nel 1957. Ada frequenta gente semplice come lei e non ha grandi ambizioni sociali, ma ha un sogno: possedere e vestire un abito di alta moda. Dopo una serie di avvenimenti favorevoli che le consentono di mettere insieme una cifra ragguardevole, parte per Parigi per acquistare niente meno che un vestito firmato Christian Dior. Alcune coincidenze rocambolesche la portano direttamente all’interno dell’Atelier, dove porterà lo scompiglio sia nell’azienda che nelle vite private di alcuni dipendenti.
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Trasposizione del romanzo di Paul Gallico. Ada Harris, signora non più giovane rimasta vedova durante la 2° guerra mondiale, vive facendo la donna delle pulizie a Londra nel 1957. Ada frequenta gente semplice come lei e non ha grandi ambizioni sociali, ma ha un sogno: possedere e vestire un abito di alta moda. Dopo una serie di avvenimenti favorevoli che le consentono di mettere insieme una cifra ragguardevole, parte per Parigi per acquistare niente meno che un vestito firmato Christian Dior. Alcune coincidenze rocambolesche la portano direttamente all’interno dell’Atelier, dove porterà lo scompiglio sia nell’azienda che nelle vite private di alcuni dipendenti. In questo mondo sconosciuto dovrà affrontare l’ostilità di quelli che tenderanno a respingerla come un corpo estraneo, ma la sua semplicità e il suo senso pratico la guideranno: riconoscerà come farlocca una parvenza d’amore, farà conoscenza con problemi aziendali e catalizzerà lotte sindacali e crescite personali.
Commedia leggera senza pretese in chiave fiabesca, che ha però un punto di merito nel rappresentare piuttosto realisticamente il mondo dell’alta moda come una attività industrial-artigianale soggetta alle leggi del mercato, con tutte le figure di quell’ambiente lavorativo. Il vestito di classe qui non è simbolo di ascensione sociale, ma rappresenta il sogno da realizzare e uno strumento per acquisire coscienza di sé. L’abito di Dior sarà uno spartiacque nella vita della protagonista: Ada, diversamente da Cenerentola, non sposerà il principe, ma conquisterà qualcosa di molto più prezioso. Morale: credi nei tuoi sogni e crescerai.
Lesley Manville è deliziosa nell’interpretare con leggerezza e ironia questa candida sessantenne. Da segnalare anche la bellezza dei costumi di Jenny Beavan.
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