L'innamorato, l'arabo e la passeggiatrice

È proprio vero: il cinema francese ha la capacità di raccontare la nostra società contemporanea a partire da piccoli episodi che paiono slegati fra di loro,ma non lo sono. Il protagonista vede, durante il jogging mattutino, una passeggiatrice e se ne innamora, ricambiato nonostante il di lei marito sia geloso Sullo sfondo c'è una città francese come Clermont Ferrand scossa da un attentato ad opera di fondamentalisti islamici ed ecco che un giovane arabo sbandato chiede aiuto al protagonista maschile e da qui parte una girandola di fatti sorprendenti che dicono molto sulla sessualità,  sui pregiudizi sociali. Cento minuti di film godibilissimi e caldamente consigliati.

La società vista con il pensiero laterale, dove s'incrociano gentilezze e comprensioni. Una bella commedia francese dove l'ironia e il grottesco la fan da padrone, lasciandoci un poco stupiti su come potremmo essere e non siamo neanche lontanamente. Alcune scene mi han fatto ridere di gusto, solo e sperduto in una sala cinematografica pomeridiana. L'ho consigliato alla ragazza alla cassa, che ama il cinema molto più di me.

 Clermont-Ferrand, Francia: Médéric corteggia romanticamente la prostituta Isadora; Selim, un giovane arabo, vaga per le strade, mentre un attentato terroristico scuote la città. Commedia sagace, che gioca con i paradossi ed il ribaltamento dei luoghi comuni e usa “la sorprendente normalità” dei suoi bislacchi protagonisti come pietra di paragone rispetto alle paure e le ritrosie di una società gonfia di pregiudizio, ansiogena, xenofoba e ripiegata su se stessa. Sguardo deformante ed obliquo, prezioso nell’indicare orizzonti possibili – la fiducia nell’altro come forza rigeneratrice - che regala, assieme ad un sorriso, anche un anelito di speranza. [+]