Forse mai come questa volta in un film Marvel, il marchio di Sam Raimi è riconoscibile: c'è tutto il suo mondo, accompagnato dalla colonna sonora di uno scatenato Danny Elfman. Benedict Cumberbatch fornisce un'interpretazione come sempre solidissima, che rende credibili anche le situazioni più assurde. Da mercoledì 4 maggio al cinema
di Andrea Fornasiero
Secondo capitolo delle avventure del mago dell'universo Marvel, Doctor Strange nel multiverso della follia è una montagna russa di scene fantasy e terrificanti nel miglior stile di Sam Raimi. Forse mai come questa volta in un film Marvel, il marchio del regista è riconoscibile. Ci sono non morti, spiriti furibondi, uccisioni brutali (assai più del solito, sconsigliamo infatti il film ai piccolissimi), streghe e altre dimensioni spaventose, scazzottate e super poteri, il tutto accompagnato dalla colonna sonora di uno scatenato Danny Elfman.
Doctor Strange nel multiverso della follia è poi una summa di mitologia Marvel che farà la gioia degli spettatori più appassionati di fumetti.
Ovviamente Benedict Cumberbatch fornisce un'interpretazione solidissima, che rende credibili anche le situazioni più assurde e sa dare umanità persino a una versione zombieficata di Strange. È poi praticamente coprotagonista Elizabeth Olsen, che a sua volta ha un articolato arco narrativo, diretta prosecuzione dei fatti della serie WandaVision.