In un monastero nell'area di Curinga in Calabria una suora scompare e un monsignore viene trovato morto avvelenato. Il Vaticano invia un ispettore, fra Lodovico, per indagare. Le sorprese non mancheranno.
Riccio sa come gestire la suspense e ha trovato anche gli interpreti giusti per realizzare un prodotto dignitoso con un basso budget. Si sentono, soprattutto nella colonna sonora, echi argentiani e la passione per un genere poco frequentato dai filmmaker italiani.
Vengono alla mente alcuni film (allora ritenuti di serie B) degli anni '70 in cui era l'ambiguità di gesti, le parole e i primi piani a costruire un'atmosfera che sfruttasse l'hortus conclusus del non detto, in questo caso in un ambito ecclesiale omertoso. A tratti sembra di assistere agli intrighi che Marcello Simoni situa in epoca medioevale e che qui vengono trasferiti nel presente.