Il cantore più atipico del Giappone si diverte con un gioco di coincidenze. Gran Premio della Giuria alla Berlinale 2021 e ora al cinema.
di Tommaso Tocci
Ryusuke Hamaguchi è un autore tra i più interessanti della nuova generazione di registi giapponesi: fa un cinema atipico, fluttuante e divertito, e gioca con le strutture temporali come un poeta impazzito all'inseguimento della metrica perfetta.
Wheel of fortune and fantasy lo vede proseguire in una direzione simile al precedente Asako I & II, con dei toni leggeri ma una messa in scena iper-calcolata, ben lontana dall'opera-fiume Happy hour, densa e spontanea esplorazione dell'amicizia femminile, che lo aveva portato al successo nel 2015.
L'Hamaguchi recente è però certamente più accogliente per il grande pubblico, e Wheel of fortune and fantasy è una gioia da guardare con le sue tre storie di coincidenze progressivamente più improbabili e di incontri che dal nulla cambiano la vita.