Massimiliano Schiavoni
Quinlan
Una figura di culto di altri tempi, e senza tempo. Björn Andrésen assurge a enorme notorietà tra il 1970 e il 1971, quando Luchino Visconti, in cerca di un'incarnazione di bellezza assoluta, lo scelse dopo pochi provini per il ruolo di Tadzio nel capolavoro Morte a Venezia (1971), ispirato al (quasi) omonimo e celeberrimo racconto lungo di Thomas Mann. Per Andrésen, appena quindicenne, significò imbarcarsi per un viaggio sfolgorante tra set e festival di cinema, première e conferenze stampa, in giro per l'Europa e poi per il mondo intero. [...]
di Massimiliano Schiavoni, articolo completo (7443 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 15 settembre 2021