Un gangster movie che ha il coraggio di andare oltre il fan service. Da giovedì 4 novembre al cinema.
di Andrea Fornasiero
Prequel della serie I Soprano, I molti santi del New Jersey è un gangster movie che racconta mafiosi italoamericani dalla vita piccolo borghese, travolta dal mondo che cambia intorno a loro.
Siamo naturalmente dalle parti di Quei bravi ragazzi di Scorsese, evocato anche da Ray Liotta tra i protagonisti, ma il periodo coperto dal racconto è più ridotto – tra fine anni Sessanta e inizio anni Settanta – e il registro è meno iperbolico.
I molti santi del New Jersey è uno studio linguistico e antropologico sul mondo che ha preceduto i Soprano: ne contiene in nuce gli elementi e pure molti protagonisti ancora giovani, ma li mostra nel loro “momento di gloria”, quando erano eleganti e sfacciati di fronte alla legge.
Il film non è interessante solo in quanto prequel, anzi si regge benissimo sulle proprie gambe e nella parabola di Dickie, che crede di essere migliore e dei suoi compari rozzi e razzisti, ma non riesce a uscire dalla loro ombra, non c'è solo il crepuscolo di un'era che contiene i semi della propria fine. C'è la tragedia di umanissima della difficoltà di sfuggire a quello che siamo, a come siamo stati forgiati.