Si vive una volta sola |
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Un film di Carlo Verdone.
Con Carlo Verdone, Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Max Tortora.
continua»
Commedia,
durata 105 min.
- Italia 2021.
- Vision Distribution
uscita mercoledì 28 aprile 2021.
MYMONETRO
Si vive una volta sola
valutazione media:
2,21
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una commedia con l'amarezza dei nostri giorni
di Emiliano Morreale La Repubblica
Gli ultimi film di Carlo Verdone sono segnati da una malinconia di fondo, quasi un fastidio nel dover fare ridere, che in parte riverbera anche in questo ultimo lavoro. Umberto (Verdone) è un chirurgo e nella sua équipe lavorano Corrado (Max Tortora), Lucia (Anna Foglietta), sempre alle prese con amori difficili, e Amedeo (Rocco Papaleo). Un team di lavoro esemplare, con una particolarità: i continui scherzi, pesantissimi, che i primi tre fanno ai danni dell'ultimo. Beffe alla Amici miei, appena un po' meno feroci, che la vittima incassa ogni volta.
Ma quando si scopre che Amedeo ha pochi mesi di vita i suoi amici e colleghi decidono di partire con lui per qualche giorno di vacanza in Puglia aspettando l'occasione di rivelargli la triste verità.
Lo sviluppo narrativo (il film è co-sceneggiato da Pasquale Plastino e Giovanni Veronesi) è quasi obbligato: presentazione dei personaggi, colpo di scena con viaggio dopo tre quarti d'ora, finale a sorpresa. Quest'ultimo però è in realtà prevedibile da subito, e Verdone sembra saperlo e addirittura puntare sul fatto che lo spettatore l'abbia già capito (ma non lo riveliamo lo stesso, ovviamente). A tenere in piedi il film è la scelta di una dimensione corale, con Verdone alla pari con gli altri tre, fra cui spicca per tempi comici Tortora. Non si ride come nei migliori film del regista- attore, e del resto i suoi toni sono da tempo meno scatenati, più quieti; il Verdone migliore è sempre stato più cattivo e più sociale, l'osservatore di tic e costumi, mentre questo film sembra un po' fuori dal tempo (a parte il personaggio della figlia soubrette, interpretato da Mariana Falace). Dei nostri giorni c'è semmai l'amarezza, questi personaggi stanchi che cercano di tenersi vivi con scherzi e giochi, ma in fondo non riescono a uscire dalle loro frustrazioni e dai loro fallimenti, né con la famiglia, né col sesso, né forse con l'amicizia.
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