Occhi blu |
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Un film di Michela Cescon.
Con Valeria Golino, Jean-Hugues Anglade, Ivano De Matteo, Matteo Olivetti.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 86 min.
- Italia 2021.
- I Wonder Pictures
uscita giovedì 8 luglio 2021.
MYMONETRO
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Roma in noir dagli occhi blu
di Fabio Ferzetti L'Espresso
È un' opera prima ma soprattutto è un noir o meglio un "polar", alla francese.
Dunque le atmosfere sono più importanti della trama, l' ambientazione pesa quanto i personaggi se non di più, la protagonista non è la misteriosa rapinatrice interpretata da una Valeria Golino in guerra col mondo ma la città in cui mette a segno i suoi colpi perfetti in sella a moto potenti e inafferrabili: Roma. Una Roma obliqua, in cui asfalto e lamiere fanno parte del panorama allo stesso titolo della Piramide o del Mandrione.
Anche se "Occhi blu", con la sua andatura ellittica, non cade mai nella retorica del film d' azione tutto ritmo e adrenalina. Una Roma decentrata, multiprospettica, che si indovina frutto di studio attento e appassionato. Evidenziato anche dalle mappe multicolori cui ricorrono sia la rapinatrice che la polizia, a moltiplicare i piani d' esistenza della città in un vertiginoso gioco di specchi.
La passione è quella di Michela Cescon, che da veneta sbarcata nella capitale quasi vent' anni fa ingaggia nel suo primo film da regista un corpo a corpo virtuale con questa metropoli smisurata e inafferrabile che condensa tutte le contraddizioni delle grandi città con una sfacciataggine, una protervia, a volte una violenza in cui risiedono il suo fascino e la sua maledizione.
Basterebbe molto meno per fare l' originalità di un esordio. Ci vorrebbe forse qualcos' altro per tradurre questa originalità in un' emozione più persistente. Malgrado la tragedia da cui muove la caccia alla rapinatrice - un ex-poliziotto francese (Jean-Hugues Anglade) cerca il pirata della strada che anni prima uccise sua figlia - i personaggi restano infatti un poco astratti, posseduti da quella città-matrigna che li sovrasta e li nasconde, anche a se stessi. Come "L' uomo della folla" di Edgar Allan Poe, il commissario romano che aiuta il collega francese (Ivano De Matteo), il giovane meccanico che "prepara" le moto della Golino (Matteo Olivetti), i comprimari che emergono per un momento dalla sceneggiatura scritta con Marco Lodoli e Heidrun Schleef, si piantano nel nostro sguardo ma non sempre passano dal cuore. È una strada legittima anche se non priva di insidie. Da attrice di razza, Michela Cescon è la prima a saperlo. Anzi non è detto che non sia stata proprio questa sfida ad attrarla.
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