Un ritratto dello stilista che dalla provincia di Avellino conquistò Hollywood. Presentato a Venezia 77 e prossimamente al cinema.
di Raffaella Giancristofaro
Nato in una famiglia contadina a Bonito (Avellino) nel 1898, undicesimo di quattordici figli, Salvatore Ferragamo fin da bambino è rapito dalla magia legata all'arte di creare calzature. Determinato a perseguire il proprio sogno, emigra giovanissimo negli Stati Uniti, proprio mentre l'industria del cinema sta creando i primi divi; da Hollywood prenderà il via una carriera che lo imporrà come icona della moda italiana nel mondo e stilista tra i più originali e amati dalle star. Mentre lui darà lustro al Paese, riportando nel 1927 la sua sede a Palazzo Spini Feroni a Firenze, e negli anni Sessanta passerà prematuramente il testimone ai suoi eredi.
Il documentario di Luca Guadagnino assembla e ricompone una mole colossale di voci, materiali e svariati interventi esperti di moda, cinema, costume: tra i tantissimi, i couturier Christian Louboutin e Manolo Blahnik, la fashion editor Grace Coddington e la giornalista Giusi Ferré, l'enciclopedico Martin Scorsese e Jay Weissberg di "Variety".